Vagina

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Sicuramente ne avrete sentito parlare spesso, oppure l’avrete sentita citare su riviste di natura medica: parliamo della vagina. Si tratta dell’organo genitale femminile, tuttavia spesso, per quanto se ne possa aver sentito parlare, se ne ha una conoscenza piuttosto sommaria, incompleta e frammentaria. La conoscenza invece, serve a far capire meglio le cose e anche ad aiutare ad avere approcci sessuali consapevoli che ci aiutino a evitare una malattia sessualmente trasmissibile.

Quindi è importante conoscerne le caratteristiche da un punto di vista scientifico e biologico, perchè si tratta di un organo complesso e delicato, composto di una serie di parti specifiche, ognuna svolge una sua funzione. Uno degli errori più comuni, quando si parla dell’organo genitale femminile, è quello di confondere in maniera erronea una serie di termini che corrispondono di fatto a zone differenti nell’organo genitale. Per esempio si è portati nel linguaggio comune spesso a parlare di vulva, che non è la stessa cosa.

Proprio per questo, per evitare degli equivoci o di utilizzare determinati termini in maniera impropria, è bene iniziare un’analisi dettagliata, per capire meglio il tutto e avere maggiore chiarezza. Spesso siamo soliti indicare una zona specifica, confondendola con altre parti. Quindi in tal senso è bene fare un minimo di chiarezza cominciando col dire che non è corretto identificare  l’apparato genitale femminile con una parola specifica. Quello che invece va detto in maniera corretta è che si tratta di un complesso di organi esterni e interni e ognuno di essi ha il suo nome specifico e la sua funzione.

Quindi quando utilizziamo ad esempio la parola vulva, ci stiamo riferendo in realtà alla parte più esterna dell’apparato genitale femminile, quella più evidente ed esposta. Per chiarire ulteriormente questo concetto, possiamo utilizzare un esempio legato alla nostra igiene intima. Se utilizziamo prodotti intimi per una questione di natura igienica, possiamo tranquillamente dire che stiamo lavando con delicatezza a attenzione la parte più esterna dell’apparato genitale femminile, che corrisponde di fatto alla vulva. Quindi a tutti gli effetti, quando ci riferiamo alla vulva, stiamo parlando della parte più esterna. Non esiste una separazione netta tra la vulva e la vagina, questi due aree sono separate da un’altra zona chiamata imene.

Tuttavia se volessimo essere ancora più precisi e utilizzare una terminologia di natura medica, potremmo anche definire la parte interna dell’apparato genitale femminile, come organo copulatore femminile. Quindi da un punto di vista strettamente medico, se stiamo curando l’igiene intima, dobbiamo riferici al termine vulva, se invece stiamo per caso avendo un rapporto sessuale completo con il nostro partner, dobbiamo utilizzare un termine medico che si riferisce alla zona interna dell’apparato genitale femminile che viene anche detto: organo copulatore femminile.

Caratteristiche specifiche dell’organo copulatore femminile

Giustamente è bene farsi una serie di domande che porteranno inevitabilmente a un ulteriore approfondimento di natura medico-scientifica. Parlano di organo copulatore femminile ad esempio, quale forma ha? Qual’è la sua lunghezza specifica? Per prima cosa è bene chiarire che si tratta a tutti gli effetti di una sorta di canale, lungo all’incirca 8 centimetri, che collega zone tra di loro differenti. Stiamo parlando di vulva e di cervice uterina.

Visto che abbiamo spesso citato la parola vulva, ora è bene domandarsi quale sia la sua funzione specifica, a cosa serva effettivamente. Sostanziamente la vulva è la zona più esterna dell’apparato genitale femminile e per prima cosa svolge una funzione di natura protettiva. Infatti crea una barriera sulla zona più interna dell’apparato gentitale femminile. Una seconda funzione molto importante, è la sua funzione specifica nell’ambito di rapporti sessuali completi tra uomo e donna.

Vulva e sue caratteristiche

Quindi anche in questo senso, serve essere più precisi e capire che utilizzare la terminologia vulva, spesso è improprio se non ne consciamo a fondo le caratteristiche anatomiche. Il termine vulva in realtà, indica un complesso di zone e organi che hanno un loro funzionamento specifico, andiamo quindi a vedere nel dettaglio a cosa ci stiamo riferendo:

  1. Vulva è un termin generico, in realtà si tratta di un complesso di organi formati dal Monte di Venere
  2. Un’altrà zona molto importante è quella dell’area clitoridea ( o clitoride)
  3. Abbiamo poi la zona delle grandi labbra
  4. Sono comprese anche le piccole labbra

Monte di venere

Inziando a parlare delle zone e degli organi che vanno sotto al termine vulva, cominciamo con il capire meglio a cosa ci riferiamo quando utilizziamo il termine “Monte di Venere”. Si tratta di una zona specifica, localizzata in prossimità dell’area pubica femminile. Si tratta di una zona della vulva molto importante nell’immaginario femminile. Si tratta di un’area specifica della quale la donna comincia ad avere cura già nell’età adolescenziale. Negli ultimi anni, si è andata affermando sempre di più l’abitudine di depilarla con attenzione, viene infatti considerata una zona che fa parte integrante del processo di seduzione che viene messo in atto, quando di hanno dei momenti intimi con il proprio partner o con partner in generale occasionali.

Negli ultimi anni, sono nate che mode discutibili sul come rendere più seducente il Monte di Venere. Ci sono quindi donne che magari decidono di farsi praticare un tatuaggio in quelle zone. Alcune addirittura si sottopongono a interventi di natura estetica che ridare un aspetto maggiormente elastico e giovanile alla zona pubica. Tuttavia sono pratiche discutibili, meglio sarebbe lasciare quella zona del corpo femminile intatta, utilizzando magari solo la depilazione tramite ceretta.

Parliamo ora delle piccole labbra

Andiamo avanti nel nostro approfondimento, parlando di un’altra zona della vulva che viene chiamata piccole labbra. Di cosa stiamo parlando esattamente? Dove si trovano? Qual’è la loro funzione specifica? Per prima cosa è bene specificare che si tratta pliche di cute, ricoperte di peli. Si trovano nella zona della vulva, in maniera più precisa all’interno delle grandi labbra. Se invece dobbiamo parlare della loro funzione, possiamo definirle come una sorta di barriera che protegge zone come l’uretra e il clitoride. Non possiamo dire che abbiano dimensioni standard, possono essere lunghe fino a 2/3 centimetri, tuttavia in alcune donne la loro anatomia è completamente differente, al punto tale che non sono praticamente visibili. Come loro caratteristica invece è quella di essere elastiche, condizione indispensabile per consentire la loro corretta dilatazione in fase di rapporti sessuali.

Vediamo ora le grandi labbra

Nella zona più esterna della vulva, troviamo le grandi labbra, volendole definire potremmo anche dire che si tratta di due plichi cutanei. Non hanno una forma standard, in ogni donna sono differenti per forma, dimensioni. Il colore delle grandi labbra tende allo scuro, e questa colorazione, a tutti gli effetti rappresenta una condizione perfettamente normale.

Hanno due funzioni specifiche, che andiamo a vedere nel dettaglio:

  1. La prima funzione della grandi labbra è di natura protettiva, costituiscono una naturale barriera per le zone più interne della vulva
  2. La seconda funzione è di natura sessuale. Emettono una secrezione quando si hanno rapporti di natura sessuale, o in fase di eccitazione che costituiscono un’attrattiva e un richiamo di natura sessuale

Clitoride

Una parte importante della vulva nella zona più esterna è caratterizzata dal clitoride. Volendo definire questo organo, possiamo dire a tutti gli effetti che si tratta di organo che potremmo equiparare tranquilllamente al pene maschile. Infatti è fatto dallo stesso tessuto e funziona in maniera analoga al pene maschile, con l’unica differenza sostanziale di essere molto più piccolo. In fase di acquiescenza, quando non è presente uno stimolo sessuale tale, che ha consentito la fae di eccitazione femminile, il clitoride è coperto da una parte chiamata prepuzio clitorideo.

Orgasmo femminile

Si sente con frequenza parlare dell’orgasmo femminile e in molto casi si parla di orgasmo di natura clitoridea o orgasmo di natura vaginale. In realtà si tratta di semplificazioni. Nella componente dell’orgasmo femminile, possono essere coinvolti degli elementi di natura prettamente psicologica, o di natura anatomica. Tuttavia, in ogni donna, si esprime in maniera differente. Infatti, ci sono donne che possono raggiungere questa condizione di piacere, con la semplice stimolazione nella zona del seno, ci sono donne invece che raggiungono questa condizione solo in fase penetrativa.

Sicuramente, i tratti anatomici della vulva, sono molto importanti per il raggingimento dell’orgasmo, purchè da parte di entrambi i partner, la conoscenza di queste zone erogene sia sufficientemente approfondita. Il clitoride in tal senso, gioca un ruolo molto importante, anche se occorre tener conto della conformazione e posizione, che cambia da una donna ad un altra.

Un fattore molto importante che occorre sapere, è che se il clitoride è distante dalla zona dell’apparato urinario femminile, sarà molto più complesso il raggiungimento dell’orgasmo femminile nella fase di penetrazione. Per questo motivo, nei rapporti sessuali, se nella donna è presente questa condizione, è molto importante stimolare opportunamente il clitoride quando si hanno rapporti sessuali.

Igiene intima nella zona della vulva

Un fattore molto importante nelle donne è la cura della propria igiene intima, che nella zona della vulva più esterna, deve essere fatta in maniera molto attenta e curata. La prima cosa da sapere è che si tratta di una zona molto delicata, per questo motivo è bene utilizzare dei prodotti intimi appositi, che non abbiano componenti al loro interno, troppo aggressive o acide. Seconda cosa importante è il modo in cui la donna deve lavare questa zona intima. Il movimento deve partire dalla zona della vulva per poi arrivare a alla zona anale. Questo modo di lavarsi è molto importante, per tutelare la zona della vulva, da possibili infezioni di natura intestinale. La vagina quindi, come abbiamo potuto vedere, è una zona composta da una serie di organi, ognuno con una propria funzione specifica, ed è bene per una corretta educazione sessuale, e come approccio tra i partner, che ci sia un’opportuna conoscenza di queste zone .

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.