L’utero fibromatoso è una patologia che interessa l’apparato femminile. In pratica la zona uterina in seguito alla comparsa di fibromi tende nel corso del tempo a modificare le proprie caratteristiche, perdendo alcune peculiarità che gli sono proprie. Stiamo parlando della capacità della zona uterina di avere un determinato grado di elasticità. In conseguenza di questa problematica, il suo volume nel corso del tempo è destinato ad aumentare. Ci sono delle evidenze di natura scientifica che in tal senso possono dare una spiegazione legata a questa condizione? Ad oggi la scienza moderna non è ancora riuscita a fornire delle spiegazioni plausibili in tal senso. Proprio per questo motivo non sarebbe corretto parlare di evidenze ma si devono invece citare dei fattori di rischio.
Quali sono in tal senso i fattori di rischio specifici? Andiamoli a vedere insieme:
- Questa condizione potrebbe essere correlata a un fattore legato al peso della donna. Potrebbero essere maggiormente predisposte donne che sono in stato di obesità
- Questa condizione potrebbe essere correlata a una specifica sensibilità della zona uterina legata a fattori di crescita
Si tratta di una patologia che innesca nella donna dei sintomi specifici o al contrario si tratta di una patologia del tutto asintomatica? In realtà è bene dire che potrebbe causare nella paziente la comparsa di sintomi come risultare del tutto asintomatica. Questa variabile è direttamente influenzata da quelle che sono le dimensioni effettive dei fibromi. Qual’è il corretto processo diagnostico al quale la paziente si deve sottoporre per stabilire se presenta questa patologia? In tal senso si renderanno necessari due approcci specifici, vediamo quali:
- La paziente dovrà essere sottoposta a un esame di natura pelvica
- La paziente dovrà essere sottoposta ad un’ecografia pelvica
Per quanto invece quello che concerne i possibili approcci di natura terapeutica, non esiste in tal senso una procedura univoca e standard in grado di curare la problematica. Si dovrà partire dalla singola paziente e sulla base della sintomatologia riscontrata, sia essa più accentuata oppure meno, si dovranno tenere in considerazione due fattori ben precisi, vediamo quali:
- Un fattore del quale si dovrà tenere conto è il livello di salute della paziente
- Un altro fattore che bisognerà tenere in considerazione è l’età anagrafica della paziente
Caratteristiche zona uterina
Volendo invece citare brevemente quelle che sono le caratteristiche della zona uterina, possiamo dire che nel corso della vita di una donna è soggetto a dei mutamenti. Quindi la sua forma e il suo aspetto possono variare a seconda dell’età della donna, vediamo in che modo:
- Quando la donna è molto giovane, prima ancora della pubertà può avere un utero simile a un dito
- Se invece la donna è adulta, la zona dell’utero potrebbe assomigliare a una pera
- Se la donna invece sta attraversando la fase della menopausa l’utero va incontro a una riduzione in termini di volumi
Differenti dimensioni relative al fibroma
Parlando di fibroma è importante dire che se le sue dimensioni tendono a essere contenute, non avrà dei grandi effetti. In realtà la patologia è il risultato di due fattori specifici vediamo quali sono:
- I fibromi sono più di uno
- La loro quantità è tale da avere invaso una buona parte dell’utero
Quando parliamo di fibroma a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una patologia tumorale di natura benigna che tendono a manifestarsi prevalentemente nella zona definita miometrio. Potremmo definirle come delle masse che hanno dimensioni variabili, infatti possono essere di alcuni millimetri o al contrario essere più grandi fino ad arrivare a dimensioni massime intorno ai quindi centimetri.
Si tratta di una patologia rara o al contrario che risulta essere comune? In realtà di tratta di un tipo di patologia piuttosto comune e volendo in tal senso fornire delle statistiche potremmo dire che una percentuale che arriva all’ottanta per cento, parlando di donne con un’età anagrafica intorno ai 50 anni, può sviluppare questa patologia benigna.
Il fibroma quale effetto crea nella zona dell’utero? Il loro insediarsi coincide di fatto con una condizione nella quale l’utero tende ad aumentare di volume al punto tale che si può parlare a tutti gli effetti di utero ingrossato.
Fibroma e sua collocazione
Se pensiamo che il fibroma abbia una collocazione standard nell’utero di una donna ci stiamo decisamente sbagliando. Al contrario si tratta di masse che possono essere posizionate in maniera differente, in tal senso infatti avremo:
- Se il fibroma è posizionato nella parte interna dell’utero verrà definito sottomucoso
- Se il fibroma è posizionato verso la parte esterna dell’utero verrà definito sottosieroso
- Se il fibroma è posizionato nel miometrio verrà definito intramurale
- Se si trova nella zona del collo dell’utero verrà definito cervicale
Possibili cause
Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a determinare quali siano le possibili cause di questa patologia. Tuttavia ci sono delle variabili che potrebbero essere correlate a questa problematica, vediamo quali sono:
- Potrebbe trattarsi di un problema ormonale della donna che manifesta una spiccata sensibilità a ormoni di natura sessuale
- Potrebbe trattarsi di un fattore legato alla predisposizione familiare. Quindi donne che nella loro famiglia hanno madri, nonne o sorelle che hanno sviluppato la medesima condizione
- Potrebbe trattarsi di una problematica legata a un fattore soggettivo della donna che tende ad avere una sensibilità piuttosto accentuata per fattori legati alla crescita
- Un fattore rilevante in tal senso è legato al peso corporeo della donna. Sembra che soggetti obesi abbiano una maggiore predisposizione a sviluppare questa patologia
Sintomatologia
Qual’è la sintomatologia in base alla quale una donna deve fare degli approfondimenti? Per prima cosa è bene dire che se il fibroma è di dimensioni ridotte, difficilmente darà alla donna fastidio producendo una sintomatologia in tal senso. Al contrario se si tratta di fibromi di grandi dimensioni potremmo avere:
- La donna potrebbe avere una sindrome dolorosa localizzata a livello pelvico che diventa più intensa durante il flusso mestruale
- La donna potrebbe avere un flusso mestruale più abbondante del solito
- La donna potrebbe avere delle perdite emorragiche che si manifestano in periodi non coincidenti con il flusso mestrule
- La donna potrebbe andare incontro a una condizione definita anemia
- La donna potrebbe percepire una pressione accentuata nella zona pelvica
- La donna potrebbe sviluppare avere condizioni quali la stitichezza, la diarrea
Possibili complicazioni
Le donne che sviluppano questa condizione, potrebbero avere nel corso del tempo delle complicazioni specifiche quali:
- Si tratta di pazienti che potrebbero avere un calo del livello di fertilità
- Si tratta di pazienti che potrebbero rischiare di avere aborti spontanei
Quando è consigliabile rivolgersi al medico ginecologo? Se la donna dovesse iniziare a manifestare una sintomatologia come quella descritta sopra è bene che si rivolga al proprio ginecologo per effettuare una serie di approfondimenti.
Processo diagnostico
Per poter effettuare una diagnosi di utero fibromatoso si ricorre a due metodologie specifiche vediamo quali:
- Si sottoporrà la paziente a un esame pelvico
- Si sottoporrà la paziente a un’ecografia pelvica
Se questi due approcci non dovessero essere sufficienti e permanessero dei dubbi il medico potrà sottoporre la paziente ad ulteriori accertamenti tra cui:
- La paziente potrebbe essere sottoposta a un’ecografia transvaginale
- La paziente potrebbe essere sottoposta a una risonanza magnetica relativa agli organi della zona pelvica
- La paziente potrebbe essere sottoposta a un’isteroscopia
- La paziente potrebbe essere sottoposta a un’isterosalpingografia
Tuttavia è bene dire che il trattamento che il medico deciderà di applicare al paziente potrebbe variare in funzione di una serie fattori specifici tra cui:
- In funzione del livello dei sintomi manifestati dalla paziente
- In funzione dello stato di salute della paziente
- In funzione dell’età anagrafica della paziente
Approcci terapeutici
Quali sono in tal senso gli approcci di natura terapeutica che possono essere utilizzati? La paziente potrebbe essere sottoposta a una cura farmacologiva a base di antagonisti del GNRH che sono in grado di arrestare la crescita dei fibromi. Potrebbe essere inserito nella zona dell’utero un dispositivo che rilascia progesterone e in questo modo riduce i sintomi lamentati dalla donna. Potrebbe essere prescritta alla donna un anticoncezionale come la pillola in grado di ridurre le perdite emorragiche.
In tal senso negli ultimi anni si è andata affermando una tecnica del tutto nuova che utilizza gli ultrasuoni nella zona dell’utero per eradicare i fibromi.
Procedure chirurgiche
Diversamente potrebbero anche essere utilizzate delle procedure di natura chirurgica vediamo nel dettaglio quali sono:
- Si potrebbe procedere con l’embolizzazione dell’arteria che fornire sangue alla zona dell’utero per bloccare il nutrimento ai fibromi e fare in maniera tale che muoiano
- Si potrebbe utilizzare un laser che in modo da eradicare i fibromi ( miolisi)
- La paziente potrebbe essere sottoposta a un intervento di miomectomia laparoscopica nella quale si praticano tre incisioni nella zona addominale e si eradicano i fibromi
- La miomectomia potrebbe essere eseguita attraverso un resettoscopio. Si tratta di uno strumento che emette scariche elettriche e eradica i fibromi
Diversamente l’approccio potrebbe prevedere l’utilizzo delle tecniche tradizionali chirurgiche. Queste sono maggiormente invasive, prevedono la somministrazione dell’anestesia generale, un’incisione di natura chirurgica più accentuata e delle tempistiche di recupero della paziente più lunghe.
In tal senso potranno essere usate tecniche come la miomectomia tradizionale o l’isterectomia che prevede la rimozione dell’utero.
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