Utero bicorne ecografia

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Oggi parliamo di utero bicorne e ecografia, quando la struttura anatomica della cavità uterina di una donna ha una conformazione differente rispetto al normale. Come si procede a diagnosticare una condizione del genere? La risposta corretta è che la donna può essere sottoposta a una serie di esami di approfondimento di varia natura, andiamo a vedere quali:

  • La donna potrebbe essere sottoposta a un esame chiamato isterosonografia. Si tratta di un’ecografia di natura ginecologica che consente di avere una visione dettagliata e chiara di quella che è la cavità dell’utero. Si tratta di un esame che ha un certo grado di utilità se si deve stabilire se sono presenti nella zona dell’utero, eventuali malformazioni. Per poter eseguire questo esame si utilizzerà uno strumento a ultrasuoni che verrà inserito nel corpo della donna attraverso la vagina.
  • La donna potrebbe essere sottoposta a una risonanza magnetica nucleare. Si tratta di una procedura diagnostica che in quanto tale non produce nella donna alcun tipo di dolore. Consente di esaminare i segmenti interni al corpo senza però esporre il paziente a radiazioni come i raggi x.
  • La donna potrebbe essere sottoposta a un esame chiamato isterosalpingografia. Si tratta di un esame di natura radiologica che consente di avere una buona visione della cavità uterina e della sua struttura. Prevede tuttavia l’esposizione della paziente a raggi x e all’utilizzo di una sostanza di contrasto che verrà iniettata all’interno della cervice uterina.
  • La paziente potrebbe essere sottoposta a un altro tipo di esame che si chiama isterosonosalpingografia. Si tratta a tutti gli effetti di un esame di natura ecografica e come tale non espone la paziente ai rischi connaturati all’utilizzo di raggi x

Parliamo di cavità uterina bicorne

Quando parliamo di cavità uterina bicorne, ci riferiamo essenzialmente al fatto che la struttura anatomica di questo organo è differente rispetto a una condizione normale. Solitamente potremmo definirlo come una struttura che la forma di un imbuto rovesciato, mentre invece nella forma bicorne, la sua struttura è più simile come forma a quella di un cuore.

Si tratta di una conformazione particolare che si presenta come secondaria o come primaria? La risposta corretta è che si tratta di una forma primaria, presente nella donna già quando nasce. Nel linguaggio e nella terminologia prettamente medica, spesso questa condizione invece di essere identificata con il termine bicorne, viene identificata direttamente con il termine di cavità uterina a cuore.

La notizia curiosa è che mentre nel mondo degli uomini questa forma anatomica particolare della cavità uterina risulta a tutti gli effetti essere una conformazione anomala, nel mondo animale, in alcune specie identificabili con i roditori e e i maiali questa conformazione risulta essere del tutto normale e non rappresenta in alcun modo una sorta di anomalia.

Approfondiamo il termine cavità uterina bicorne

Volendo approfondire il termine cavità uterina bicorne è interessante sapere che non esiste una sola e univoca, identificabile come tale, in realtà potremmo trovarci in presenza di due differenti tipologie, vediamo quali sono:

  1. La donna potrebbe avere alla nascita una cavità uterina nella quale sono presenti due canali cervicali
  2. La donna potrebbe avere alla nascita una cavità uterina nella quale è presente un solo canale cervicale

Approfondiamo le cause

Nonostante la medicina si sia mossa con numerosi studi volti a determinare come mai si possa produrre nella donna una struttura anatomica a livello di utero bicorne, ad oggi le motivazioni precise e specifiche sono del tutto sconosciute. Si è riuscito a determinare quale sia il meccanismo di base nel suo sviluppo.

Per capire meglio quale sia l’anomalia dobbiamo parlare dei dotti di Muller, potremmo definirli come due dotti di natura genitale che si trovano nella fase embrionale di sviluppo. Una volta venuti a contatto con la carica di ormoni estrogeni in condizioni normali dovrebbero dare origine a tre organi specifici dell’apparato genitale femminile, vediamo quali:

  • La combinazione di estrogeni e dotti di Muller, dovrebbe dare origine all’utero
  • La combinazione di estrogeni e dotti di Muller, dovrebbe dare origine alle tube di Falloppio
  • La combinazione di estrogeni e dotti di Muller, dovrebbe dare origine vagina

Per motivi medici ancora del tutto sconosciuti, la fase embrionale collegata ai dotti di Muller non segue l’iter corretto creando una struttura uterina del tutto differente che potrebbe essere portare a :

  • La porzione inferiore dell’utero si unisce
  • La porzione superiore dell’utero presenta una biforcazione

Parliamo di diagnosi

Questa anomalia nella struttura tradizionale della cavità uterina viene correttamente diagnosticato? In realtà no, solitamente la diagnosi è inferiore ai casi realmente presenti relativi a questa strutturazione differente dell’utero. Volendo fornire alcuni dati di natura statistica, possiamo dire che riferendoci in tal senso agli Stati Uniti, che la sua incidenza sulle donne è pari a una percentuale del 0.1 per cento.

Parliamo di sintomatologie e possibili conseguenze

Quali possono essere i rischi ai quali va incontro una donna che presenta una cavità uterina bicorne? Vediamoli insieme:

  • Se la donna sta aspettando un bambino, questa particolare conformazione potrebbe causare un aborto spontaneo
  • Se la donna sta aspettando un bambino, questa particolare condizione potrebbe causare un parto prematuro. Da questo punto di vista è bene dire che i possibili conseguenze negative legate a un parto prematuro dipendono da quanto tempo prima è avvenuta la nascita del bambino. Più il parto è prematuro maggiori saranno le conseguenze per il bambino

Cause legate al parto prematuro

Quali possono essere le cause che innescano un parto prematuro? La nascita prematura del bambino sarebbe legata a una mancanca di spazio adeguata per il feto che si sta sviluppando, nel momento in cui la sua crescita inizia a prodursi all’interno di queste due strutture dell’utero a forma di corna.

Tra le problematiche e case di un parto prematuro c’è sicuramente anche il non corretto posizionamento del feto. Fornendo dei dati percentuali si può dire che il feto tende ad avere una posizione errata in uteri che definiamo bicorni in almeno un buon quaranta per cento dei casi.

Il bambino che nasce da una madre che ha una cavità uterina dalla conformazione particolare, può causare la presenza di figli che possono presentare malformazioni con un livello di gravità più o meno marcato. Questa conformazione in molti casi non produce nella donna alcun tipo di sintomo, motivo per cui molte donne lo scoprono solo quando aspettano un bambino o si sottopongono a esami di natura ginecologica.

Errate convinzioni mediche

In passato si pensava che questa particolare conformazione dell’utero causasse nelle donne una certa predisposizione a essere non fertili. In realtà si è visto che con studi più recenti che non c’è alcun tipo di correlazione tra questa conformazione anatomica della cavità uterina e eventuali problemi di infertilità.

Esclusi i problemi di fertilità si può invece affermare che le donne che presentano questa particolare struttura anatomica della cavità uterina possono avere maggiori problematiche in fase di gravidanza.

Approcci terapeutici

Qual’è il corretto iter terapeutico che i medici devono seguire per una problematica del genere? Si potrà intervenire con una procedura chirurgica chiamata metroplastica di Strassmann. Tuttavia è bene anche specificare che questa metodologia terapeutica viene applicata solo nel caso in cui le donne abbiano problemi di:

  • Una donna che in passato ha avuto problemi legati a aborti spontanei
  • Una donna che in passato ha avuto altre problematiche di natura riproduttiva

In tutti quei casi in cui l’iter della gravidanza della donna risulta essere del tutto regolare, non ci sarà bisogno di intervenire in tal senso.  Si tratta in ogni caso un intervento chirurgico di una certa complessità che prevede in modalità laparoscopica che il medico modifichi quella che risulta essere la conformazione della struttura anatomica dell’utero. L’intervento nasce con l’intento di poter dare al feto una struttura in termini di anatomia dell’utero capace di accoglierlo e di consentirgli di svilupparsi in maniera del tutto naturale.

Cosa prevede l’approccio con la laparoscopia? Quello di ridurre al minimo il livello di invasività di un intervento chirurgico riesce ad arrivare alla zona dell’addome e alla zona pelvica senza dover ricorrere a incisioni particolarmente invasive. Infatti le incisioni praticate in zona addominale sono piccole e minime e consentono di inserire la strumentazione che serve a eseguire l’intervento.

Utero bicorne ecografia : parliamo di cerchiaggio cervicale

Gli approcci di natura medica che si possono utilizzare per correggere questo problema comprendono anche una tecnica definita cerchiaggio cervicale. Cosa fa il medico? Viene in pratica applicata nella zona del collo dell’utero una porzione di tessuto del tutto sintetico che servirà a dare maggiore forza alla zona della cervice uterina.

Come si può intervenire in tal modo? In due modalità differenti, vediamo quali:

  1. Si potrà operare in modalità transvaginale, cioè attraverso la vagina
  2. Si potrà operare in modalità transaddominale, cioè attraverso l’addome

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.