Tumore utero

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Il tumore dell’utero, se vi è capitato di sentirne parlare, si può formare in differenti punti di questo organo femminile. Si può arrivare tramite visite di controllo o altre forme di attenzione, adottate dalle donne a una diagnosi precoce per poter risolvere il problema e garantire alla paziente una buona qualità di vita? Quali sono le cause specifiche che portano un soggetto di sesso femminile, a sviluppare questa specifica patologia tumorale? Si tratta di una forma tumorale che è rimasta stabile nel corso degli anni, in termini di nuovi casi, oppure al contrario ha avuto una diminuzione o un aumento? Oggi, con le attuali terapie che possono essere messe in campo, quali sono le probabilità e le percentuali di guarigione delle pazienti donne che si sono ammate di questa neoplasia tumorale? 

Prima di parlare di questo specifico tumore, è bene come sempre fare un approfondimento su questo organo, sul suo funzionamento, su quali sono le parti di cui è formato. Per prima cosa, se dovessimo dare una definzione precisa di questa parte della donna, potremmo anche dire che si tratta di un organo, che fa parte dell’apparato genitale femminile che ha un preciso compito. In caso di gravidanza, sarà pronto a recepire il feto. 

Qual’è la forma di questo organo e da quali parti è formato? La forma è sicuramente particolare, se dovessimo meglio definirla, potremmo dire che si tratta a tutti gli effetti come di un imbuto capovolto, costituito da due zone specifiche:

  1. Questo organo è formato da una parte che viene chiamata corpo, che forma la zona superiore
  2. Questo organo è formato da un’altra parte che rappresenta la zona inferiore, chiamata anche collo dell’utero o cervice, che si collega in maniera diretta alla vagina

Le due aree di cui abbiamo parlato, sono formate dallo stesso tipo di tessuto? No, si tratta di aree che hanno una struttura ben definita, costituite da tessuti differenti, e formate a loro volta da tipologie di cellule che hanno funzioni diverse.

Endometrio e miometrio

Cosa sono l’endometrio e il miometrio? Parlando della zona del corpo di questo organo, è bene sapere che costituito da un involucro interno che si chiama endometrio. Al contrario, l’involucro più esterno si chiama miometrio. Ci sono fattori che influenzano in maniera diretta la struttura dell’endometrio e ne causano dei cambiamenti? Si, durante il ciclo mestruale, avvengono dei mutamenti di natura ormonale che sono responsabili di un inspessimento della zona più superficiale dell’endometrio, che si prepara in tal modo, a una possibile gravidanza. 

Ci sono forme tumorali che a differenza di altre, tendono a colpire con maggior frequenza le donne? Si, in linea generale, le patologie tumorali che interessano la zona dell’endometrio, sono quelle più diffuse. In termini puramente statistici, si parla di tumori che rappresentano, il cinque per cento di tutte le patologie tumorali che interessano le donne.

C’è un’età nella quale il rischio di sviluppare queste patologie tumorali è più elevato? Si, in generale, si tratta di donne che hanno un’età superiore ai 50 anni. Rispetto al passato, l’incidenza di questo segmento specifico di tumori è in netto aumento, ed è il risultato di uno stile di vita cambiato, di abitudini alimentari errate. In questi ultimi anni infatti, il modo di mangiare, il tipo specifico di dieta è cambiato, si prediligono infatti alimenti con un contenuto maggiore di grassi. Esistono altri fattori di rischio? Si, c’è un rischio correlato alla scelta di fare terapie a base ormonale.

Rischi 

Proprio per questo motivo, se di dovessero identificare dei fattori di rischio specifici, tra questi troveremmo sicuramente gli estrogeni, soprattutto se la loro attività all’interno dell’organismo presenta dei fattori di squilibrio, è un fattore di rischio oggettivo. L’attività degli estrogeni come può essere bilanciata in maniera adeguata per ridurre il rischio di sviluppare patologie tumorali del genere? Serve che sia presente un altro ormone chiamato progesterone che con la sua attività controbilancia in maniera adeguata l’attività degli estrogeni. Per esempio un rischio oggettivo, è rappresentato dall’utilizzo che viene fatto per donne che sono in menopausa, di terapie che sono fondate sull’azione di ormoni come gli estrogeni. Se da una parte la cura aiuterebbe a ridurre i disturbi che accompagnano il periodo della menopausa per le donne, dall’altra aumentano il rischio che si possano sviluppare questi tumori.

Esistono farmaci a base ormonale, che possono costituire un’adeguata barriera difensiva contro questi tumori? Si, spesso per donne che non vogliono avere gravidanze indesiderate, viene prescritta la pillola anticoncezionale a base ormonale. Questo farmaco, introducendo nell’organismo della donna un quantità di ormoni correttamente bilanciati tra estrogeni e progesterone, costituisce un adeguato fattore di protezione contro questi tumori.

Esistono altre condizioni patologiche che nel corso della vita di una donna, mettono a rischio la sua salute, aumentando le possibilità di sviluppare un tumore dell’utero? Si, vediamo insieme quali sono le patologie che incrementano i rischi nello sviluppo di queste forme tumorali:

  1. I rischi di sviluppare questa patologia aumentano se la donna soffre di uno stato di obesità
  2. I rischi nello sviluppo della patologia sono correlati anche stati di ipertesione
  3. Se la donna soffre di una patologia come il diabete mellito, aumenta il rischio di sviluppo della patologia tumorale

Forme tumorali che si sviluppano

Ora che abbiamo visto i fattori di rischio, è bene fare una suddivisione che faccia un pò di chiarezza e ci consenta di capire quante sono la forme tumorali. Partiamo da un presupposto specifico, la maggior parte dei tumori che che riguardano la zona del corpo dell’utero, hanno un’origine specifica: le cellule della zona dell’endometrio. Vediamo insieme, le forme tumorali specifiche alle quali una donna può andare incontro:

  1. Si parla di adenocarcinomi endometriali 
  2. Un’altra tipologia specifica che nasce dalle cellule localizzate nello strato muscolare sono i sarcomi uterini

Sintomatologia

Quali sono le sintomatologie specifiche in base alle quali è possibile capire che ci troviamo in presenza di una forma di tumore? Nel caso delle patologie tumorali che interessano la zona dell’endometrio, un segnale chiaro, è la presenza di un’emoraggia vaginale piuttosto copiosa. Per fortuna, poichè tale sintomatologia è sempre correlata a uno stato iniziale di sviluppo del tumore, costituisce un indubbio vantaggio nella diagnosi. Infatti nella maggior parte dei casi, si parla in termini percentuali di un 80 per cento, il tumore viene diagnosticato in fase iniziale.

Approcci preventivi

Ad oggi, non esistono approcci di natura preventiva che consentano di prevenire l’insorgenza del tumore all’utero , quello che si può invece fare, è ridurre il rischio che si possa manifestare. Da questo punto di vista, un fattore molto importante in fase si prevenzione, è il fattore alimentare. Avere un’alimentazione sana, bilanciata, basata su un buon consumo di frutta e verdura, evitando invece cibi ricchi di grassi è un fattore di attenzione da non sottovalutare. Nel caso in cui la donna stia valutando terapie a base ormonale, deve fare una valutazione con lo specialista di fiducia, per valutare insieme i vantaggi e gli svantaggi.

Approcci diagnostici

Inutile dire che la diagnosi precoce, costutuisce un passaggio molto importante nell’affrontare queste forme tumorali. Quali sono gli esami che il medico deciderà di eseguire dopo una visita accurata? Vediamoli insieme:

  1. Ecografia transvaginale per una valutazione attenta della zona dell’endometrio
  2. Isteroscopia, tramite inserimento di uno strumento munito di telecamera attraverso la cervice , per poter vedere l’endometrio 
  3. In contemporanea all’isteroscopia, si  procede al prelievo di un piccolo campione per esaminarlo al microscopio (biopsia)

Fasi del tumore

Unitamente alla corretta diagnosi di tumore, questo a sua volta avrà raggiunto un certo grado di espansione e sviluppo, per questo motivo, vengono riconosciuti quattro stadi, andiamo a vedere quali sono:

  1. Nel primo stadio il livello di diffusione del tumore e limitato alla zona del collo dell’utero
  2. Nel secondo stadio è coinvolta anche la zona della cervice
  3. Nel terzo stadio è in fase maggiormente espansiva, coinvolgendo utero e linfonodi
  4. Nel quarto stadio si è diffuso nella zona intestinale o della vescica, con metastatizzazione

Approcci per la cura del tumore

Quali sono gli approcci che vengono utilizzati per la cura di queste patologie tumorali? L’intervento chirugico, rappresenta l’approccio più utilizzato. Prevede la rimozione dell’utero con un intervento chirurgico che verrà fatto utilizzando la zona dell’addome o la zona della vagina. L’intervento prende anche il nome di isterectomia. Nel caso in cui la patologia tumorale sia in una fase più avanzata, l’approccio sarà più drastico, e si procederà con un isterectomia radicale, con relativa asportazione dell’utero, la zona superiore della vagina, e tessuti intorno all’utero.

Chemioterapia e radioterapia, possono essere utilizzate valutando una serie di fattori quali la fase della malattia e potenziali rischi. 

Nel caso della radioterapia, si potranno utilizzare due approcci differenti. Con una radiazione che proviene dall’esterno del paziente, o con la brachiterapia. Per forme tumorali più aggressive, si potrà decidere di utilizzate la chemioterapia con specifici farmaci come ad esempio il carboplatino.

Nuovi approcci terapeutici

Infine, negli ultimi anni, si sono evidenziati degli approcci terapeutici nuovi, come l’immunoterapia e anche l’utilizzo di un farmaco chiamato Bevacizumab in grado di bloccare la proliferazione e lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni dentro al tumore.