Se avete sentito parlare del tumore delle pelle, sappiate che è importante capirne bene le dinamiche e come si sviluppa, partendo dal presupposto, che le forme tumorali che possono interessare la zona delle pelle, sono più di una. Dipendono molto da dove si sviluppano. Ad oggi, giustamente, viene sempre consigliato di esporsi ai raggi solari con la dovuta moderazione, infatti i raggi UVA o UVB, sono tra le principali cause nello sviluppo di questa patologia tumorare. Come si manifesta? Quali sono le zone del corpo che può colpire maggiormente? Esistono dei comportamenti corretti, in base ai quali ci dobbiamo regolare, per fare in maniera tale che si riducano sensibilmente i rischi di sviluppare una neoplasia tumorale del genere?
Partiamo da una precisazione molto importante. Le patologie tumorali che possono coinvolgere la pelle, sono di vario genere, ricordiamoci che la pelle è un organo molto importante, oltre a possedere una precisa caratteristiche che lo distingue dagli altri organi che formano il nostro corpo: il suo livello di estensione è molto grande. Possiamo dire che si tratta sicuramente dell’organo che possiede come sua caratteristica, il livello di estensione maggiore paragonato agli organi del nostro corpo.
Infatti il termine pelle è piuttosto generico. In realtà, si tratta di un organo multistrato. Vediamo nel dettaglio, da quali specifici segmenti è formata la pelle:
- La pelle è formata da un primo strato maggiormente superficiale rispetto agli altri chiamato epidermide
- La pelle è formata a sua volta, da un secondo strado, che potremmo anche dire intermedio, chiamata derma
- Infine la pelle è formata da un terzo strato, che è a tutti gli effetti quello maggiormente profondo, chiamato tessuto sottocutaneo
Epidermide
Parlando invece dello strato maggiormente superficiale, che come abbiamo visto si chiama epidermide, è importante sapere che è costituito a sua volta da differenti tipologie di cellule, tra queste abbiamo i melanociti, che producono la melanina. Cos’è la melanina? Si tratta a tutti gli effetti di un pigmento. Qual’è la sua funzione? Ha una funzione di natura protettiva, di fatto ci aiuta a difenderci dagli effetti dannosi dei raggi solari sulla pelle.
Un’altra tipologia di cellule della pelle, si chiamano cheratinociti. Tra le caratteristiche interessanti che possiamo citare, per queste cellule specifiche, è quello di essere in numero molto esteso, molto più dei melanociti. Queste tipologie di cellule a quali tumori sono associati? Come di chiamano e qual’è il loro livello di gravita?
Allora parliamo per prima cosa del carcinoma basocellulare, si tratta a tutti gli effetti di un nodulo che cresce in maniera lenta, derivato da cellule di natura epiderminca, in questo caso i cheranotici. Il carcinoma spinocellulare o anche definito a cellule squamose, possiede una caratteristica specifica. Si forma in seguito a una crescita del tutto anomala delle cellule squamose ( i cheranotici che formano lo strato più esterno dell’epidermide).
Livelli di diffusione
In questo senso è bene fare una precisazione, si parla in maniera piuttosto frequente dei melanomi, come forme tumorali, in realtà c’è un errore di fondo. Le patologie tumorali più diffuse, non sono i melanomi, al contrario il carcinoma basocellulare il carcinoma spinocellulare, rappresentano ad oggi, i tumori maggiormente diffusi. In termini puramente numerici, l’80 per cento delle forme tumorali presenti, sono caratterizzate da queste due tipologie specifiche.
Quali sono le zone del corpo nelle quali sono maggiormente diffuse queste due patologie tumorali delle quali abbiamo parlato? Andiamole a vedere insieme, ricordando a tutti che le zone sono quelle che ricevono la maggior parte dei raggi solari:
- Queste forme tumorali si possono sviluppare nella zona del viso
- Queste formute tumorali, possono svilupparsi nella zona delle orecchie
- Un’altra zona interessata alla loro diffusione è quella del collo
- Si possono anche sviluppare nella zona delle spalle o nella zona del dorso
Fattori di rischio
Quali sono i fattori di rischio che possono causare l’insorgenza di queste specifiche patologie tumorali? Il fattore più importante è sicuramente l’esporsi ai raggi solari. Tuttavia non sottovalutiamo anche il rischio connesso all’esposizione tramite lampade solari o relativi lettini. Ci sono ulteriori fattori di rischio che possono influenzare lo sviluppo del tumore della pelle? Si, ci sono altri fattori che possono determinare un rischio nello sviluppo di queste patologie di natura tumorale, vediamo quali sono:
- Uno dei rischi che causano l’insorgenza di queste patologie tumorali è rappresentato dall’arsenico, ovviamente se c’è un contatto diretto
- Un altro fattore di rischio da tenere in considerazione è l’eventuale presenza di modificazioni di natura genetica
- Un sistema immunitario indebolito, non più in grado di reagire efficacemente producendo i necessari anticorpi per combattere gli agenti patogeni. Parliamo di casistiche specifiche, nelle quali il soggetto ha magari un trascorso di terapie, oppure ha avuto un trapianto perchè ammalato di Aids
Forme tumorali
Come abbiamo visto in precedenza, le patologie tumorali che coinvolgono la pelle, possono essere di vario genere, molto dipende dalle cellule dalle quali hanno origine. Parlando di carcinomi basocellulari, hanno origine da cellule basali, presenti negli strati più profondi dell’epidermide, i carcinomi spinocellulari invece, derivano dalle cellule presenti negli strati più superficiali.
Sintomatologia
Purtroppo, si tratta di patologie di natura tumorale che non danno sintomi specifici, almeno nella fase iniziale. Come ci si deve regolare quindi? Quali sono i segnali che dobbiamo cogliere? In generale, occorre essere molto attenti, soprattutto se ci si accorge che una macchia presente sulla nostra pelle, ha magari avuto un mutamento nell’aspetto o si è pigmentata.
Ad esempio, se parliamo dei carcinomi basocellulari, all’inizio sono piccoli noduli. Se aumentano di dimensioni o di pigmentano, sono segnali che non devono essere sottovalutati, se si notano questi cambiamenti, è bene rivolgersi il prima possibile a uno specialista, quindi un dermatologo.
Strategie preventive
Cosa possiamo fare in termini di prevenzione? Quali sono gli accorgimenti validi che possiamo adottare, per ridurre il rischio di sviluppare patologie tumorali del genere? La prima cosa che va fatta, ed è anche la più importante, è quella di garantirsi un livello di protezione alto dai raggi ultravioletti. Quindi la prima regola è quella di utillizzare un crema solare con un livello di protezione elevata, evitando di esporre la propria pelle negli orari più caldi della giornata.
Queste regole non valgono solo per gli adulti, anzi si deve stare ancora più attenti se parliamo di pelle dei bambini, che è ancora più delicata. Unitamente a queste regole molto importanti, è bene evitare il contatto con sostanze come l’arsenico. Un’abitudine molto importante che dobbiamo acquisire, è quella di fare un controllo sulla nostra pelle, per verificare le macchie che abbiamo, sono rimaste della stessa forma e non hanno avuto pigmentazione. Si deve fare in una zona della casa illuminata bene, eventualmente facendosi aiutare per controllare quelle zone del corpo nelle quali non si riesce ad arrivare.
Processo diagnostico
Come si effettua una diagnosi corretta di tumore della pelle? Sicuramente si dovrà fare una visita medica da un dermatologo, che in sede di visita, effettuerà un esame molto attento della pelle del paziente. La sicurezza la si può avere solo tramite una biopsia, tramite un prelievo di un campione di pelle che andrà poi esaminata tramite il microscopio.
Ci sono una serie di variabili che devono essere considerate, quali ad esempio lo stadio di diffusione della patologia tumorale. Questa fase è essenziale per capire quale approccio utilizzare nella cura del tumore.
Cura delle patologie tumorali
Come sempre, ma questa è una regola che vale per tutti i tumori, se vengono curati all’inizio del loro ciclo di vita, le possibilità di guarire sono molto più alte. I tumori basocellulari e spinocellulari, se diagnosticati nelle fasi iniziali, possono essere curati attraverso l’intervento chirurgico.
L’intervento può essere eseguito in anestesia locale. Altri approcci di natura terapeutica sono la chirurgia laser, utilizzata per eliminare le cellule dei carcinomi se superficiali. Si può utilizzare la crioterapia, quando il tumore è in una fase inziale. In pratica si utilizza il freddo per distruggere le cellule tumorali tramite azoto liquido.
Citiamo anche la terapia fotodinamica, con l’applicazione sulla massa tumorale di un farmaco allo stato liquido. Una volta presente all’interno delle cellule cancerose, queste acquisiscono sensibilità a determinate tipologie di luci. Irradiando quindi la zona interessata con l’apposita luce, le cellule vengono eliminate.