Se vi è capitato di sentir parlare di tumore allo stomaco, sicuramente vi sarete chiesti come si origina e quali sono le cause. Se una persona si ammala di questa patologia tumorare, quante possibilità ha di guarire? I livelli di sopravvivenza, al di là della terapia utilizzata per curare la patologia tumorale, sono elevati? Dopo quanti anni dall’operazione o dalla cura, si può dire di aver ridotto al minimo i rischi e le possibilità di poter sviluppare nuovamente una patologia di natura tumorale? Esistono degli approcci di natura preventiva che possiamo mettere in atto per ridurre i rischi oggettivi, nel corso della nostra vita, di poter sviluppare una patologia tumorale del genere?
Per prima cosa è bene parlare dello stomaco, si tratta di un organo molto importante, la sua funzione è collegata alla seconda parte del processo digestivo, quello che viene dopo la masticazione. All’interno dello stomaco arriva il cibo che verrà trasformato in maniera adeguata, per consentirne poi il passaggio verso la zona intestinale. In questo ultimo tratto, c’è un ulteriore lavoro da parte dell’intestino, che si divide in due fronti specifici. La prima fase riguarda il corretto assorbimento degli elementi nutritivi provenienti dal cibo trasformato, la seconda fase invece, riguarda la corretta eliminazione di tutte le sostanze definite di scarto che non servono al nostro organismo.
Lo stomaco è un organo specifico che svolge una funzione precisa. Qual’è la sua forma? Si parla di un organo che ha una forma che potremmo definire a sacco espanso. Ci sono dei fattori o delle variabili che riguardano le sue dimensioni e la sua forma? Si, ci sono dei fattori specifici che ne influenzano la forma. La prima è legata alla costituzione fisica della persona, e il secondo fattore più importante, è legato al regime alimentare che abbiamo tutti i giorni, a quale tipo di dieta seguiamo, e quali sono gli alimenti che quotidianamente introduciamo nel nostro organismo.
Quali sono i fattori che influenzano lo sviluppo di questa patologia tumorale? Si tratta di un processo di crescita incontrollato di cellule, che hanno la loro origine, nella mucosa dello stomaco, che rappresenta il rivestimento interno di questo organo.
Diffusione di questa patologia tumorale
Se dovessimo fare un’indagine che ha come tema la diffusione di questa patologia tumorale nel mondo, potremmo subito dire che si tratta di uno dei tumori maggiormente presenti. Prendendo come riferimento le statistiche di proliferazione del tumore allo stomaco negli Stati Uniti, possiamo dire che vengono effettuate delle diagnosi relative a questa neoplasia che coinvolgono una quantità di persone che in termini numerici è pari a oltri 200.000 casi all’anno.
Ci sono zone del mondo in cui questa patologia tumorale è maggiormente diffusa? Si, c’è un maggior numero di casi in paesi come l’Asia, e nella parte orientale dell’Europa. Colpisce con maggiore frequenza gli uomini o le donne? In generale, il suo tasso di diffusione è maggiore tra la popolazione maschile rispetto a quella femminile.
In Italia, quali sono le numeriche di diffusione di questa patologia tumorale? Le percentuali di diagnosi legate alla patologia tumorale, si attestano all’incirca sugli ottomila casi per gli uomini e sui seimila per le donne. Tuttavia sono numeriche in sviluppo, infatti la maggior attenzione applicata nella fase diagnostica, che individua potenziali fattori di rischio quali il fumo, un’alimentazione non equilibrata, e la possibile presenza dell’Helicobapter pylori, sono fattori molto importanti, che incidono in maniera evidente, nelle numeriche qua riportate.
Adenocarcinoma gastrico
Parlando nello specifico, di adenocarcinoma di tipo gastrico, ci chiediamo subito, dove ha origine questa specifica patologia tumorale? La sua origine, è legata alla zona della mucosa gastrite e alle cellule in essa presenti. Si può sviluppare in maniera tale da essere in prossimità dell’esofago, oppure può avere uno sviluppo che lo colloca maggiormente vicino a organi come il piloro e il duodeno. Chiaramente una diagnosi il più possibile tempestiva, che riesca a individuarlo nelle fasi iniziali di sviluppo, consente poi di mettere in atto terapie più efficaci e mirate. Se invece viene diagnosticato quando è già in uno stadio avanzato, le probabilità di cura e di possibile guarigione del paziente, tendono decisamente a ridursi.
Se parliamo della prima patologia tumorale, quella in fase iniziale, solitamente ci riferiamo a un tipo di tumore che ha dimensioni ridotte, in linea generale è pari a 2 cm. Ci sono delle forme tumorali dello stomaco, maggiormente diffuse rispetto ad altre? Si, patologia tumorale allo stomaco che coinvolge il tratto intestinale è quello più diffuso, e si sviluppa in maniera prevalente nel sesso maschile. Hanno una forma particolare, simile a quella di un polipo e come caratteristica specifica, hanno quella di essere estesi anche nella zona delle viscere intestinali.
Esiste poi una seconda forma di patologia tumorale legata allo stomaco, definita diffusa, che si manifesta in maniera minore rispetto a quella di cui abbiamo appena parlato. In questo caso specifico, non colpisce prettamente uomini, si può diffondere in maniera indifferente sia tra uomini che tra donne.
Fattori di rischio
Molto difficile poter ricondurre la patologia tumorale dello stomaco, a una causa specifica. Si tratta in realtà di una patologia il cui sviluppo è influenzato da una serie di fattori. Il primo in assoluto, è rappresentano dal regime alimentare che adottiamo tutti i giorni. L’alimentazione e quali cibi introduciamo nel nostro corpo, è un fattore molto importante. Una dieta ad esempio basata sul consumo di cibi ricchi di grassi. Unitamente a questo, anche il consumo di bevande alcoliche, può contribuire a stimolare lo sviluppo di questa forma tumorale. Tuttavia ad oggi, non esistono studi scientifici specifici, in grado di dimostrare con evidenze concrete, un collegamento diretto tra l’alimentazione e questa patologia.
Un altro fattore di rischio è legato al fumo, in questo caso in termini percentuali, chi fuma ha un rischio maggiore di sviluppare la patologia in termini percentuali pari al 40 per cento. Esistono anche delle peculiarità all’interno del proprio nucleo familiare, soprattutto se ci sono geni specifici con modifiche e alterazioni ad esempio il P53.
Fase di prevenzione
Molto difficile mettere in atto dei comportamenti che puntino alla prevenzione, partendo dal presupposto che le cause della patologia tumorale, sono di vario genere. Sicuramente, avere un’alimentazione sana che punti a un maggior consumo di frutta e verdura, riducendo il consumo di carne, può essere un comportamento utile. Ridurre il fumo di sigaretta o non fumare proprio, è un altro fattore molto importante.
Se c’è la presenza di un batterio specifico nello stomaco, l’Helicobapter pylori, è bene venga curato e eliminato con un’opportuna terapia a base di antibiotici. Infatti è un fattore di rischio nello sviluppo di patologie tumorali a carico dello stomaco.
Sintomatologia
Esiste una sintomatologia specifica che aiuta un medico nella diagnosi di un tumore allo stomaco? In realtà no, i sintomi che il soggetto può presentare, sono molto simili a quelli di una comune gastrite. Andiamo a verderli nel dettaglio:
- Il soggetto può avvertire bruciori allo stomaco
- Si possono avere delle difficoltà di natura digestiva
- Il soggetto può avere lo stimolo a vomitare
- Il soggetto può avvertire una nausea
- Un segnale da non sottovalutare è quello di sangue presente nel materiale fecale
Il consiglio migliore che si può dare in questi casi, soprattutto se la persona è in cura per i sintomi di una fastidiosa gastrite, qualora la terapia prescritta, non portasse dei miglioramenti nella situazione del paziente, allora è bene effettuare una gastroscopia che aiuterà a rendere evidente l’attuale situazione della mucosa.
Diagnosi corretta della patologia
L’unico modo per stabilire con esattezza di si tratta di una patologia di natura tumorale, è quella di effettuare una gastroscopia, questo esame che consente di verificare lo stato dello stomaco con opportuna telecamera, ci dirà anche dov’è localizzata la patologia tumorale. Oltre a questo si potrà prelevarne una parte per poterlo analizzare.
Esistono ulteriori esami diagnostici ai quali il paziente deve essere sottoposto? Si, il primo è una tac all’addome con relativa soluzione di contrasto per capire se sono presenti eventuali metastasi. Un’ecografica all’interno del lume dello stomaco per capire quanto è esteso il tumore. Una Pet per capire se il tumore è presente in altre sedi.
Le cure che si possono mettere in campo
Gli approcci terapeutici alla patologia tumorale, sono direttamente influenzati dallo livello di sviluppo del tumore, se si tratta di una fase iniziale, l’approccio più indicato è quello chirurgico. In questo caso, si potrà decidere di intervenire se possibile, con un intervento che asporti solo il tratto di stomaco interessato dalla patologia tumorale, oppure l’intervento può prevedere un’asportazione totale dello stomaco, in questo caso, al paziente verrà costruita una sorta di collegamento tra egofago, stomaco rimanente e intestino. In questo modo il paziente, pur dovendo variare il proprio regime alimentare, basato su piccoli pasti con consumo di alimenti con un buon livello proteico, e un basso contenuto di zuccheri, sarà in grado di mangiare.
La chemioterapia, può essere fatta sia prima dell’intervento, che successivamente all’intervento chirurgico. Consiste nell’assunzione di farmaci da parte del paziente, per via orale, o tramite inserimento in vena, che hanno il compito di eliminare le cellule tumorali eventualmente presenti nell’organismo del paziente.