Se non avete mai sentito parlare di tumore al cuore, sappiate che si tratta di una patologia estremamente rara, non per questo non si può manifestare. Quali sono i sintomi ai quali bisogna prestare attenzione, se si parla di una patologia tumorale del genere? Quali sono gli approcci terapeutici che la scienza mette in atto per curare con efficacia questa patologia e quanto sono risolutivi? Si tratta di forme benigne, oppure si può anche trattare di forme maligne? Quali sono gli esami ai quali il soggetto che presenta la sospetta patologia cardiaca, si deve sottoporre per arrivare a una diagnosi certa della problematica?
Prima di parlare in maniera dettagliata di questa patologia, come sempre è bene fare un approfondimento sul funzionamento del muscolo cardiaco e su quali sono le sue specificità. Se dovessimo dare una definizione del cuore, potremmo dire che è l’epicentro attraverso il quale l’ossigeno arriva a organi e tessuti che ne hanno bisogno per vivere. L’ossigeno viene quindi portato verso i vari organi in cambio anidride carbonica, una sostanza di scarto, determinata dall’attività metabolica del nostro organismo.
Com’è strutturato questo organo? Di quante sezioni è composto? Andiamo a vedere nel dettaglio la struttura del cuore:
- Si tratta di un organo diviso a sua volta in quattro zone
- Presenta due atrii
- Presenta due ventricoli che occupano la parte sinistra e destra del muscolo cardiaco
- La parte sinistra e destra del muscolo cardiaco, sono a loro volta divisi in pareti il cui nome è setti
Qual’è il peso del cuore in un individuo adulto? Qual’è invece il peso del cuore in un bambino? In un adulto, le dimensioni del cuore lo portano a pesare circa 300 grammi, in un bambino, parlando di un neonato, il cuore pesa circa 20 grammi. Dove si trova esattamente il cuore? Il muscolo cardiaco si trova nella zona del torace, è protetto dallo sterno. Il diaframma per il cuore costituisce una solida superficie di appoggio.
Diffusione della patologia tumorale
Come abbiamo detto all’inizio del post, questa specifica forma di cancro è piuttosto rara, tuttavia in termini percentuali, quali sono i livelli di incidenza di questa specifica forma tumorale? Considerando l’ampio spettro di patologie tumorali che possono interessare vari organi, questo cancro interessa una percentuale molto piccola di tutti i tumori che dobbiamo considerare. Ad oggi, si parla di un 0.1 per cento sul totale dei tumori considerati.
Il suo sviluppo è nella maggior parte dei casi benigno o maligno? Utilizzando sempre percentuali, possiamo dire che per fortuna, nella maggior parte dei casi, arrivando a percentuali che sono ben superiori al settanta per cento, si tratta di patologie benigne. Esiste una patologia tumorale specifica che rispetto alle altre è maggiormente diffusa? Si, la forma tumorale più diffusa si chiama mixoma. Quali sono gli approcci terapeutici che vengono utilizzati sul paziente, una volta diagnosticato correttamente il mixoma? Si adotta un approccio chirurgico.
Parliamo del Mixoma
Abbiamo detto che il mixoma è il tumore al cuore maggiormente diffuso, tuttavia per fortuna, si tratta di una patologia tumorale di natura benigna, e quindi gestibile con un intervento chirurgico. Dove ha la sua origine questa specifica patologia tumorale? Il cuore è rivestito da un tessuto interno, che viene chiamato endocardio. Nella maggior parte dei casi diagnosticati, si è notato che questo specifico tumore colpisce l’atrio sinistro.
Ci sono sintomi specifici che questa forma di tumore causa sul soggetto? Qui serve essere un minimo precisi e dettagliati, diecendo che in fase iniziale, quando il tumore non ha raggiunto ancora un certo grado di espansione, la sua presenza è del tutto asintomatica ( non ci sono sintomi di alcun genere).
In una seconda fase, quando la massa tumorale ha avuto una maggiore espansione, allora può iniziare a disturbare la regolare attività cardiaca del cuore. Cosa accade esattamente? Qua, si deve parlare di valvola mitralica, e dovendola definire, potremmo indicarla come una sorta di ” porta d’ingresso” alla zona del ventricolo sinistro del cuore. Qual’è la sua funzione? Immaginiamo per un attimo il sangue, che nel suo flusso, proviene dai polmoni ricco di ossigeno, si concentra nella zona dell’atrio sinistro. Grazie alla valvola mitrale, prosegue regolarmente arrivando al ventricolo sinistro. In seguito, verrà distribuito in tutto il corpo del soggetto.
La funzione specifica della valvola mitrale è quella di fare in modo tale che il sangue passi regolarmente dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro, e non sia invece spinto indietro. Quali possono essere i rischi di una fase espansiva del tumore che con la sua massa crea una ostruzione nella zona della valvola mitralica?
Qua gli scenari che si aprono sono fondamentalmente due: si parla di ostruzione parziale e di ostruzione totale.
- Nel caso di ostruzione parziale, il soggetto può lamentare delle evidenti e oggettive difficoltà in fase di respirazione
- Nel caso di una ostruzione totale della valvola mitralica, il soggetto può svenire
Mixoma in stadio più avanzato
Se invece il mixoma è in uno stadio più avanzato, può creare ovviamente dei rischi maggiori, andiamo a vedere quali sono:
- Se la patologia tumorale è in uno stadio maggiormente avanzato, il rischio è quello che la massa tumorale si disgreghi e possa causare un’embolia. Oppure si possono creare delle masse solide formate da glubuli rossi, piastrine e globuli bianchi chiamati anche trombi nella zona del tumore, che possono essere trasportate e creando delle ostruzioni.
Processo diagnostico
Per arrivare a una diagnosi di tumore al cuore, in maniera molto frequente si arriva a prescrivere determinati esami perchè il paziente ha manifestato problemi specifici al cuore che inizialmente vengono scambiate per aritmie, o magari si pensa a una possibile patologia che interessa il cuore.
Il primo esame che si andrà ad eseguire sul paziente è l’ecocardiogramma, in grado di fornire un’immagine precisa e nitida del muscolo cardiaco, e consente di rilevare la presenza di eventuali masse.
Un altro esame che può essere prescritto è la risonanza magnetica cardiaca, in cosa consiste esattamente questo esame? In pratica viene esteso all’organo o alla zona interessata, un campo magnetico molto intenso. Si tratta di un esame che ha molti vantaggi, non produce radiazioni, è poco invasivo ma consente di avere immagini di elevata qualità del cuore. Si tratta di un esame molto importante, serve a dare evidenza di eventuali fasi espansive del tumore che siano andate al di là del muscolo cardiaco e per patologie maligne.
Intervento chirurgico
Per il mixoma, si procede con un intervento chirugico che consente di asportare la massa tumorale. Viene fatto in anestesia generale, e fortunatamente si tratta di un intervento con ottime probabilità di successo. Tuttavia, data la particolarità del tumore che abbiamo trattato, serve che l’operazione venga eseguita in un centro apposito accellerando il più possibile le tempistiche.