Tumefazione inguine

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Quando parliamo di Tumefazione dell’inguine ci stiamo riferendo a una condizione nella quale è presente una massa o un rigonfiamento nella zona inguinale che potrebbe essere associata a condizioni che possono essere di minore o maggiore gravità. In numerosi casi una tumefazione presente nella zona dell’inguine è causata dall’ingrossamento di un linfonodo che è collegato a un processo di natura infiammatoria o un processo di natura infettiva. Volendo fare un approfondimento a quelle che possono essere le malattie di natura infettiva che potrebbero condurre a un rigonfiamento nella zona dei linfonodi abbiamo:

  • Potrebbe essere legata a una patologia come l’Aids;
  • Potrebbe essere legata a una patologia come la Mononucleosi;
  • Potrebbe essere legata a una patologia come la Sifilide;
  • Potrebbe essere legata a una patologia chiamata Linfogranuloma di natura venereo.

Questa problematica potrebbe anche essere collegata a un’ernia inguinale, si tratta di una condizione nella quale una porzione dell’intestino tende a espandersi in un punto che risulta essere debole, legato alla parete addominale. Se il paziente soffre di una condizione del genere, tende ad avere una massa che risulta avere una consistenza molle che potrebbe in tal senso causare un fastidio lieve o un dolore che risulta essere più o meno marcato.

In quale modo si potrebbe rilevare un’ernia di natura inguinale? Si può cogliere attraverso dei colpi di tosse o quando magari si compie uno sforzo per esempio l’aver sollevato un peso. Tra le altre possibili cause che conducono a questa condizione potremmo avere:

  • Potrebbe essere legato alla discesa mancata di uno dei due testicoli o di entrambi nella zona della sacca scrotale ( definita criptorchidismo o ritenzione dei testicoli).

Un gonfiore nella zona dell’addome potrebbe anche indicare la presenza di una ciste, un lipoma o un ascesso inerente ai tessuti molli. Inoltre potrebbe riscontrarsi anche nel caso di:

  • Se si presenta uno strappo di natura muscolare;
  • Se si presenta una problematica definita Orchite;
  • Se si presenta una problematica definita Epididimite;
  • Se si presenta una problematica definita Idrocele;
  • Se si presenta una problematica definita Varicocele;
  • Se si presenta una problematica definita Spermatocele.

In alcuni casi la presenza di una massa nella zona inguinale potrebbe essere un chiaro sintomo di una patologia con un livello di gravità maggiore come la torsione del testicolo o una neoplasia tumorale.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause legate alla presenza di una massa nella zona inguinale? Vediamole insieme:

  • Parlando di quelle che possono essere le cause comuni abbiamo l’Ernia inguinale;
  • Un’altra causa comune potrebbe essere l’Idrocele;
  • Un’altra causa identificabile come comune è il Linfoma;
  • Potrebbe essere collegata a un Tumore nella zona dei Testicoli;
  • Potrebbe essere collegata alle Vene varicose;

Quando invece parliamo di cause rare, queste potrebbero essere:

  • Una causa rara potrebbe essere l’Aids;
  • Un’altra causa rara potrebbe essere la Clamidia;
  • Un’altra causa rara potrebbe essere l’Epididimite;
  • Un’altra causa rara potrebbe essere la Frattura del pene;
  • Un’altra causa rara potrebbe essere la Gonorrea;
  • Un’altra causa rara potrebbe essere l’Herpes genitale;
  • Un’altra causa rara potrebbe essere un Linfogranuloma venereo;
  • Un’altra causa rara potrebbe essere il Liposarcoma;
  • Un’altra causa rara potrebbe essere la Mononucleosi;
  • Un’altra causa rara potrebbe essere una forma tumorale nella zona del pene;
  • Un’altra causa rara potrebbe essere una forma tumorale all’uretra.

 Parliamo di tumore del pene

Nella maggior parte dei casi quando si parla di tumore al pene ci si riferisce a una casistica specifica che è quella del: carcinoma a cellule squamose. In quali soggetti si può maggiormente presentare una problematica del genere? In linea generale si parla di uomini che non hanno avuto la circoncisione e si può presentare anche in quelli che tendono a curare poco l’igiene locale.

Parliamo di sintomi

Nella maggior parte dei casi i carcinomi squamocellulari tendono a nascere nella zona del:

  • Si parla della zona del glande;
  • Si parla della zona del solco coronale;
  • Si parla della zona sotto al prepuzio.

Generalmente nella fase iniziale, questi tumori specifici tendono a presentarsi come una piccola lesione di natura eritematosa e tendono a restare confinati nella zona della cute per un periodo di tempo piuttosto prolungato. Nel corso del tempo possono crescere, quando è in corso la metastasi vengono colpiti i linfonodi femorali e inguinali. Nella maggior parte dei casi tende e presentarsi una sorta di ulcera che tende a non guarire. Unitamente a questo potrebbe esserci una forma di indurimento della cute spesso del tutto impercettibile, in alcuni casi con una formazione tipo verruca e purulenta.

Processo diagnostico

Qual’è il corretto iter da un punto di vista diagnostico? Se il medico dovesse sospettare l’effettiva presenza di una patologia tumorale nella zona del pene, sarà necessario eseguire una biopsia. Da questo punto di vista se possibile, sarà consigliabile eseguire un’asportazione dei tessuti presenti sotto alla lesione.

La tomografia computerizzata o la risonanza magnetica, consentiranno di stabilire quale sia lo stadio effettivo del cancro, oltre ad aiutare a capire quale sia l’accertamento relativo all’invasione dei corpi cavernosi e una valutazione dello stato dei linfonodi.

Approcci terapeutici

Quali possono essere in tal senso gli approcci di natura terapeutica? Generalmente si interviene in forma chirurgica, un dettaglio molto importante del quale tenere conto è che il tumore infiltrante al pene se non viene trattato tende a progredire, fino al punto in cui porta il paziente ad un decesso.

Questo avviene nell’arco di due anni, se invece trattato in maniera del tutto precoce, il tumore nella zona del pene generalmente può essere curato. Intervenire con una terapia a livello topico con imiquimod o ablazione con il laser è possibile nel caso in cui le lesioni sono piccole e del tutto superficiali.

Se si tratta invece di lesioni che hanno un grado elevato, da un punto di vista chirurgico si dovrà intervenire con una resezione maggiormente radicale. Si parla in tal senso di penectomia parziale quando si può asportare il tumore lasciando intatto un moncone di pene che consente al paziente di avere ancora un’attività di natura sessuale e la minzione.

In termini di misure preventive si può agire tramite la circoncisione quando un bambino è piccolo, curando in tal senso l’igiene intima in maniera adeguata, vaccinando contro il papillomavirus quando si tratta di adolescenti.

Considerazioni finali

Quando si parla di tumefazione all’inguine è bene sapere che per prima cosa, tramite ovviamente un consulto di natura medica, si renderà necessario stabilire quale sia la causa che ha prodotto questa problematica. Solo in un secondo momento si potrà stabilire quale sia la terapia più idonea per curarla.

Mononucleosi

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.