Tricotillomania

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Probabilmente non ne avrete sentito parlare, la tricotillomania è la tendenza di un soggetto uomo o donna a strapparsi i capelli e non solo. Non si tratta di un impulso dettato da una sorta di ossessione o di una patologia che si manifesta,  è invece una condizione dettata dalla percezione da parte del soggetto di una forma di ansia o tensione che si manifestano in maniera improvvisa. Il gesto che la persona compie è una sorta di atto liberatorio che dovrebbe aiutare il soggetto a stare meglio, a ridurre il livello di ansia. Si tratta di un gesto che viene compiuto da una persona in maniera consapevole, sapendo cosa sta facendo o si tratta di una sorta di automatismo mentale che si origina ogni volta che una persona prova questa intensa sensazione di disagio?

La prima cosa che va chiarita parlando di questa particolare consizione psicologica è che il gesto che compie il soggetto, non è determinato da ragioni di natura cosmetica o estetica. Stiamo parlando di zone specifice del corpo nelle quali le persone affette da questo disturbo sono soliti mettere in atto questa azione oppure no? Se pensate che in linea generale un soggetto che ne soffre tenda a compiere questo gesto ripetuto in una zona specifica del corpo state sbagliando.

Il soggetto affetto da questo disturbo, può compiere questo gesto coinvolgendo tutta la peluria presente sul corpo, senza alcun tipo di distinzione. Quello che può mutare nel corso del tempo è l’area specifica sulla quale il soggetto compie l’azione. Esiste una consapevolezza in quelle persone che compiono questo gesto o al contrario è una sorta di automatismo del quale non si accorgono nemmeno?

Automatismo mentale o gesto consapevole?

Cosa accade nella mente di una persona che soffre di un disturbo del genere? Si genera un processo di consapevolezza che lo porta a rendersi conto del gesto che compie oppure al contrario è un automatismo al pari di un riflesso condizionato del quale il soggetto non presta alcun tipo di attenzione?

La risposta è che entrambe le opzioni sono valide, quindi un paziente affetto da questo problema può adottare due stili completamente differenti:

 

  1. Il gesto di strapparsi i capelli può essere fatto in maniera consapevole, il soggetto percepisce quello che sta facendo
  2. Il gesto può diventare come una sorta di abitudine nella quale non c’è alcuna consapevolezza di quello che si sta facendo

Cause scatenanti del disturbo

Per quale motivo accade che un soggetto improvvisamente tende a strapparsi i capelli in maniera consapevole o come gesto abituale senza rendersene neanche conto? Partiamo del definire quelli che non dobbiamo considerare i motivi di questo gesto. La persona che lo compie non è animata da una forma ossessiva nella quale si pensa ai capelli e di conseguenza si mette in atto il gesto. 

Non si tratta di problematiche di natura estetica nelle quali il soggetto associa ai suoi capelli, una percezione distorta nella quale non si piace, non gradisce il suo aspetto con i capelli e di conseguenza mette in atto questo comportamento.    

Il fattore scatenante che induce il soggetto a mettere in atto questo comportamento bizzarro è spesso legato a condizioni di ansia, di tenzione a livello emotivo che vengono gestite dal soggetto con un comportamento del genere. Il gesto crea nel soggetto uno stato d’animo piacevole, una sensazione di appagamento che riduce il livello di ansia e tensione che provava. Viene quindi percepito come una sorta di atto liberatorio associato a sensazione positive di benessere.

Il tentativo di controllarlo

Bisogna anche dire che i soggetti che soffrono di questa condizione psicologica, cercano nel corso della loro vita di prendere provvedimenti. Provano a smettere di ripetere questo gesto o cercano comunque di ridurre il numero di volte nelle quali lo ripetono. Purtroppo per quanto cerchino da soli una soluzione al problema, mettendo in atto dei comportamenti che mirano a ridurre o eliminare il gesto, non riescono a portare avanti questa intenzione con successo.

 

Età in cui la tricotillomania si manifesta

C’è un’età specifica, un periodo della vita preciso nel quale in un soggetto donna o uomo, si può manifestare una problematica del genere? Solitamente tende a manfestarsi durante il periodo adoloscenziale, prima che questo inizi o subito dopo. Colpisce in maniera più accentuata uomini o donne? In linea generale è un disturbo che colpisce con maggiore frequenza le donne. Volendo fornire in tal senso delle percentuali, potremmo dire che nella maggior parte dei casi circa il 90 per cento è un disturbo che colpisce in maniera più accentuata la donne.

Sintomi del disturbo

Qual’è la sintomatologia specifica in base alla quale si manifesta questo disturbo? ll gesto di strapparsi i capelli nel corso del tempo assume una forma di tipo cronico. Non ha sempre la stessa intensità, può avere dei periodi nei quali c’è una maggiore intensità nella ripetizione del gesto, alternato ad altri periodi nei quali la sintomatologia tende ad attenuarsi.

Il modo in cui i capelli o i peli vengono strappati e come il paziente li perde non hanno un iter uguale per tutti. Al contrario possono decisamente variare da un soggetto ad un altro. Quindi potremmo trovare persone che hanno zone completamente prive di capelli o altre che invece presentano semplici fenomeni di diradamento.

Tuttavia è bene invece dire che il soggetto che soffre di questa particolare condizione psicolgica, può mettere in atto dei comportamenti di natura rituale che si focalizzano sul modo in cui i capelli vengono strappati o sul modo in cui i capelli vengono tirati. Ci sono persone che in tal senso adottano atteggiamenti specifici che vanno dall’arrotolare i capelli in un certo modo a utilizzare i denti.

In casi particolari, ci possono essere persone che nel manifestare questo disturbo adottano atteggiamenti ancora più netti e radicali. Uno di questi è quello di ingoiare i capelli. Chiaramente questo gesto non è privo di conseguenze e può portare il soggetto a subire un intervento chirurgico per rimuovere la massa di capelli che ha precedentemente ingoiato.

Da un punto di vista sociale, si parla di soggetti che iniziano a manifestare un disagio di natura sociale e relazionale. Il loro problema viene camuffato magari indossando delle parrucche che sono in grado in parte o del tutto, di coprire le zone in cui compiono abitualemente questo gesto.

Cercano di ridurre le occasioni in cui altre persone potrebbero verderli compiere questo gesto. Evitano il più delle volte di farlo davanti ad altre persone. Alcuni pazienti oltre a strappare i propri capelli, tendono a strappare quelli di altri membri familiari, di animali o magari quelli presenti su capi di abbigliamento.

Come si interviene

Per prima cosa il disturbo deve essere correttamente diagnosticato e servono alcuni criteri sui quali basarsi per una diagnosi corretta. Andiamo a vedere quali sono:

  1. Il soggetto deve avere un comportamento costante nel tempo che lo porta a fare il gesto di strapparsi i capelli
  2. Deve essere una persona che per più volte, ha provato a non fare questo gesto
  3. Vive un forte disagio di natura interiore per questa problematica che ha

 Cure specifiche

La cura della tricotillomania, può avere differenti approcci. Quindi potrebbero essere prescritti dei farmaci, soprattutto se il soggetto soffre di una forma di ansia o di una sindrome depressiva. In questo caso si potrebbe intervenire con farmaci tipo la Acetilcisteina o la Olanzapina.

Diversamente si può anche intervenire con l’utilizzo di un approccio di natura comportamentale che aiuti il soggetto a comprendere il disturbo e a riconoscerlo. Successivamente potranno intervenire dei comportamenti di natura correttiva che cerchino di ridurre gli eventi che scatenano il disturbo. Verrà poi insegnato al soggetto come modificare il disturbo puntando su comportamenti alternativi.

 

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.