Testicolo ritenuto

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Quando parliamo di testicolo ritenuto a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente della mancata discesa di un testicolo o di entrambi i testicoli nella zona dello scroto. Nella fase normale i testicolo tendono a rimanere a livello inguinale e addominale. Si tratta di una condizione che interessa maggiormente il testicolo destro o quello sinistro? Nella maggior parte dei casi tende a interessare quello destro, tuttavia in termini percentuali un buon trenta per cento può avere una forma definita bilaterale ( in pratica interessa entrambi i testicoli).

Si tratta di un’anomalia che interessa la zona uro-genitale che tende a manifestarsi quando il bambino si trova in età pediatrica anche se è importante sottolineare come in una buona parte dei casi il testicolo tende a scendere in maniera spontanea nella zona dello scroto entro i primi due anni di vita.

Si tratta di una patologia che possiamo definire con presenza di sintomi o del tutto asintomatica? Nella maggior parte dei casi si tratta di una patologia che ha un carattere del tutto asintomatico, in alcuni casi rari invece il paziente potrebbe avere una sindrome dolorosa, un processo di natura infiammatoria, una tumefazione.

Queste condizioni devono essere analizzate e risolte entro i primi anni di vita del bambino, per fare in maniera tale che non si creino eventuali complicazioni successive tra queste abbiamo:

  • Per evitare che si possa andare incontro al rischio di infertilità;
  • Per evitare che si possa andare incontro a attacco ischemico;
  • Per evitare che si possa andare incontro a necrosi dei testicoli;
  • Per evitare aumentino i rischi che si possa sviluppare una possibile patologia tumorale alla zona dei testicoli ( casistica che potrebbe presentarti in tal senso con una percentuale pari al quindici per cento).

Parliamo di cause

Quali sono le cause che possono portare una persona ad avere una problematica del genere? In condizioni normali i testicoli scendono naturalmente dalla zona inferiore del rene sino alla zona scrotale attraversando la zona detta canale inguinale. Se il paziente soffre di criptorchidismo potrebbe essersi prodotta un’interruzione in questo tragitto con il testicolo che si ferma nella zona addominale o nella zona inguinale.

Una cosa importante da evidenziare è che a seconda della posizione nella quale si potrebbe trovare il testicolo si potrebbe parlare di:

  • Nella parte alta dell’addome;
  • Nella parte bassa dell’addome;
  • Nella zona inguinale;
  • Nella zona definita retroperitoneale;
  • Nella zona definita sovrapubica;
  • Nella zona definita perineale;
  • Nella zona definita femorale;
  • Nella parte alta dello scroto;
  • Potrebbe prodursi una condizione definita testicolo ectopico.

Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a determinare quale sia la causa specifica, tra le cause annoverabili abbiamo:

  • Potrebbe essere legato a un fattore definito meccanico;
  • Potrebbe essere legato a un fattore di natura ambientale;
  • Potrebbe essere legato a un fattore di natura genetica;
  • Potrebbe essere legato a un fattore di natura ormonale.

Parliamo di fattori di rischio

Quali sono invece i protabili fattori di rischio? In tal senso potremmo avere:

  • Processi infettivi durante il periodo della gravidanza;
  • Un peso non adeguato del feto alla nascita;
  • La presenza di un diabete di natura gestazionale;
  • Se la gestante tende a fumare.

Questa problematica inoltre potrebbe essere associata a malattie che riguardano anomalie di natura anatomica o malformazioni, tra queste abbiamo:

  • Potrebbe trattarsi di una sindrome definita di Klinefelter;
  • Potrebbe trattarsi di una sindrome definita di Noonan;
  • Potrebbe trattarsi di una sindrome definita di Prader-Willi.

Sintomatologia

Per quanto riguarda questa patologia in linea generale si tratta di una forma del tutto asintomatica ( non crea fastidi nel paziente). Nel caso in ci fossero dei sintomi potremmo avere:

  • Una sindrome dolorosa nella zona dell’inguine;
  • Una tumefazione nella zona dell’inguine;
  • Altri sintomi potrebbero essere la febbre;
  • Il paziente potrebbe avere un malessere diffuso;
  • Il paziente potrebbe avere astenia ( stato di debolezza generale);

Possibili complicazioni

Nonostante questa patologia abbia nella maggior parte dei casi un decorso del tutto asintomatico, il criptorchidismo può dare origine a complicazioni piuttosto serie, vediamo insieme quali:

  • Assenza di produzione di spermatozoi;
  • Un processo di alterazione nella produzione di cellule con un rischio aumentato di poter sviluppare una neoplasia maligna al testicolo;

Quali sono le condizioni che potrebbero manifestarsi nel paziente nel corso del tempo? Vediamole insieme:

  1. Il paziente potrebbe andare incontro a atrofia del testicolo;
  2. Il paziente potrebbe andare incontro a una ischemia testicolare;
  3. Il paziente potrebbe andare incontro a una necrosi che interessa il testicolo;
  4. Il paziente potrebbe arrivare all’infertilità;
  5. Rischi che aumentano di sviluppare un tumore nella zona dei testicoli;

Processo diagnostico

Qual’è l’iter corretto in termini diagnostici? Da questo punto di vista è bene dire che in almeno l’ottanta per cento dei casi questa patologia viene diagnosticata alla nascita del soggetto. Per prima cosa insieme ai genitori si indaga sul fatto che si possano essere state problematiche durante la gravidanza, se il feto è stato prematuro, se ci sono processi infettivi di natura congenita. Successivamente si sottoporrà il piccolo paziente a un esame obiettivo durante il quale si cercherà la posizione di entrambi i testicoli se presenti nello scroto o se presenti eventuali risalute di questi.

Il primo esame al quale verrà sottoposto il paziente è l’ecografia color doppler del testicolo. Un’altra opzione che si potrebbe in tal senso applicare è quella della laparoscopia a fini esplorativi per poter vedere il testicolo magari fermo nella cavità dell’addome. Ultimo esame meno invasivo al quale potrà essere sottoposto il piccolo paziente è la risonanza magnetica a livello addominale.

Possiamo parlare di situazioni che sono simili a quella definita criptorchidismo? La risposta è si, vediamo quali sono:

  1. Si parla in tal senso di testicolo retrattile nella quale invece di trovarsi nella zona dello scroto si riposiziona risalendo a livello inguinale;
  2. Potrebbe trattarsi di una forma di criptorchidismo acquisito nel quale il testicolo alla nascita era normalmente presente nella zona dello scroto e tende a spostasi in una zona differente senza poi poter scendere nuovamente nello scroto;
  3. Potrebbe esserci la mancanza di uno dei testicoli alla nascita o di entrambi;
  4. Potrebbe trattarsi di ermafroditismo;
  5. Potrebbe trattarsi di sindrome di Klinefelter.

Approcci terapetuici

La prima cosa da sapere molto importante è il fatto che se il testicolo ritenuto dovesse mantenersi tale per un periodo superiore ai due anni è una condizione molto seria per la salute. Si dovrà sottoporre il paziente a un intervento chirugico che non dovrà essere tardivo altrimenti il rischio è la sterilità permanente.

Tramite un intervento definito di orchidopessi, il testicolo viene ricollocato all’interno della sacca scrotale e fissato in maniera tale da evitare che possa nuovamente spostarsi. Se il testicolo non viene percepito alla palpazione, si procederà con una laparoscopia nella zona addominale per trovare il testicolo e poi riposizionarlo nella zona dello scroto.

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