Quando parliamo di tenesmo vescicale da ansia, sostanzialmente ci stiamo riferendo a una condizione nella quale un soggetto a causa di una problematica di natura psicologica, avverte la necessità di urinare. Possiamo quindi affermare con certezza che un periodo particolare nella vita di una persona, dove si coniugano stati di natura ansiogenza con uno stress elevato, possono innescare una problematica di natura fisica nella quale il soggetto percepirà rispetto al normale, uno stimolo molto più accentuato nel voler espellere l’urina dal proprio organismo. C’è un’età specifica nella quale questi sintomi possono interessare un soggetto di sesso maschile o femminile? In realtà è più corretto dire che non c’è un’età di riferimento per un problema del genere. Si tratta di sintomi che possono interessare una persona in qualsiasi momento della sua vita. Quindi non è detto che si manifesti in un soggetto che ha una certa età, potrebbe anche interessare soggetti giovani. Nello stesso modo non si può dire che colpisca maggiormente uomini rispetto a donne, al contrario si tratta di un disturbo che può originarsi in maniera indifferente in un soggetto di sesso maschile rispetto a un soggetto di sesso femminile.
Il corpo emette segnali da riconoscere
Un fattore che spesso viene sottovalutato è legato al proprio corpo. Non siamo sempre in grado di comprendere quali siano i segnali specifici del corpo in base ai quali possiamo comprendere che il nostro corpo e la nostra mente stanno magari vivendo un periodo di stress molto pronunciato. Unitamente al fattore stress, potrebbe essere un periodo particolare nel quale l’ansia è più alta rispetto al previsto. Da questo punto di vista la sintomatologia percepita dal soggetto potrebbe avere un certo livello di chiarezza, oppure al contrario potrebbe essere una sintomatologia meno comprensibile e per questo motivo in alcuni casi il soggetto potrebbe commettere l’errore di sottovalutarla.
Iniziamo a vedere i sintomi che in quanti tali sono di più semplice decifrazione al soggetto che li prova:
- Un sintomo che potrebbe indicare una condizione di stress superiore alla norma è il percepire un senso di stanchezza piuttosto diffusa e pronunciata
- Un sintomo che potrebbe indicare una condizione di stress superiore alla norma è il percepire una tensione che riguarda le fasce muscolari del nostro corpo
- Un sintomo che potrebbe indicare una condizione di stress superiore alla norma è il non riuscire ad avere un riposo adeguato nel corso della notte. Le difficoltà nella fase di sonno, il non riuscire ad addormentarsi, oppure avere un sonno agitato con un riposo non adeguato sono tutti segnali che riguardano il corpo del soggetto e la sua mente
- Un sintomo che potrebbe indicare una condizione di stress superiore alla norma è l’avere una difficoltà oggettiva a concentrarsi
Esiste poi una sintomatologia del tutto differente, molto più difficile da decifrare alla quale il soggetto spesso non presta la dovuta attenzione. Vediamo quali sono in tal senso i sintomi più ambigui da interpretare:
- Il soggetto potrebbe percepire un senso di secchezza presente nel cavo orale
- Il soggetto potrebbe avere una percezione specifica, quella di avere le mani sempre fredde
- Il soggetto potrebbe avere una percezione eccessiva inerente al bisogno di urinare
Parliamo di vescica iperattiva
Concentriamoci proprio su questo sintomo che il soggetto percepisce. Si trova nella situazione in cui sente un’urgenza piuttosto pronunciata legata al bisogno di urinare insieme alla necessità oggettiva di dover andare molto spesso al bagno. Il connubio di questi due disturbi specifici viene solitamente definita vescica iperattiva. Da cosa dipende una sintomatologia del genere? In tal senso si possono tre fronti in base ai quali si può parlare di vescica iperattiva, vediamo quali sono:
- Potrebbe trattarsi di problematiche che investono la sfera neurologica del soggetto
- Potrebbe trattarsi di problematiche che investono la sfera muscolare del soggetto
- Potrebbe trattarsi di problematiche che investomo la sfera psicologica del soggetto
Proprio in tal senso è bene citare uno studio che è stato condotto negli Stati Uniti dove un gruppo di ricercatori ha individuato in alcuni soggetti problematiche che investivano la loro sfera psicologica. In tal senso si può parlare di vescica iperattiva. Lo studio ha fornito dei dati interessanti evidenziando come in circa la metà dei soggetti lo stimolo a urinare con urgenza, era collegato a manifestazioni di natura ansiogena. Si parla di livelli di ansia alti e piuttosto accentuati. I soggetti analizzati da un punto di vista mentale quale problematiche presentavano? Vediamole insieme:
- Si trattava di soggetti che avevano un livello di ansia piuttosto elevato, al di fuori della soglia normale
- Si trattava di soggetti che avevano un quadro psicologico legato a sintomatologie di natura depressiva
- Si trattava di soggetti che avevano uno stress piuttosto elevato. In tal senso da loro stessi era percepito come superiore ai livelli normali
Quindi lo studio si è focalizzato sul rilevare un nesso molto stretto tra i disturbi collegati alla vescica che il soggetto percepiva come tali e il livello di ansia che riguardava le persone. Da questo punto di vista si è potuto verificare che maggiore era lo stato ansiogeno presente nel soggetto e più marcati si presentavano i sintomi.
Impatti psicologici
Si può quindi affermare che basandosi sullo studio che in alcuni casi la vescica iperattiva può essere la conseguenza di una problematica di natura ansiogena. Molti potrebbero essere portati a pensare che questa problematica investa principalmente persone che hanno una certa età, identificando nel fattore anzianità del soggetto la causa principale del problema della vescica iperattiva. In realtà è un modo di pensare completamente errato.
La vescica iperattiva di origine psicologica non è esclusivo appannaggio di persone anziane, al contrario è un problema che si può presentare a qualsiasi età, in maniera del tutto indistinta tra uomini e donne. Qual’ è il motivo di una correlazione così stretta tra un’urgenza a espellere urina e manifestazioni di natura ansiogena piuttosto accentuate? Si parla in tal senso di una correlazione di tipo biologico.
In condizioni del tutto normali a livello organico accade che i reni hanno la funzione di filtrare che è all’interno dell’organismo di una persona. Una volta filtrata opportunamente, la vescica di una persona tende a raccogliere un determinato quantitativo di acqua fino al classico meccanismo legato alla contrazione delle pareti vescicali.
Questa contrazione a livello neurologico viene di fatto trasformata in un segnale che arriva al nostro cervello. Questo segnale di fatto innesca l’esigenza, l’urgenza e la necessità di urinare.
Stress e stimolo a urinare
Cosa accade quindi quando un soggetto ha una soglia di stress molto elevata? Cosa si innesca nell’organismo di una persona che crea quell’urgenza legata alla minzione? Un soggetto sotto stress ha come reazione un forte stimolo che interessa due ghiandole che si trovano nella zona superiore dei reni. Queste iniziano a produrre tre ormoni specifici che andiamo a vedere:
- Le surrenali sollecitate iniziano a produrre un ormone chiamato cortisolo
- Le surrenali sollecitate iniziano a produrre un ormone chiamato adrenalina
- Le surrenali sollecitate inziano a produrre un ormone chiamato noradrenalina
La compresenza di questi ormoni presenti nell’organismo del soggetto fa si che la quantità di acqua che i reni sono in grado di assorbire sia minore. Questo di conseguenza tende ad aumentare l’urina che è presente nella zona della vescica. L’aumentata intensità delle contrazioni che interessano il muscolo della vescica determina uno stimolo più pronunciato ad urinare.
Quindi il tenesmo vescicale da ansia è un disturbo che non va sottovalutato e che potrebbe indurre il soggetto a un peggioramento nella qualità della sua vita. Il timore che si possano avere problemi di controllo alla minzione, può portare un soggetto ad adottare comportamenti che riducono la quantità di quegli eventi che innescano situazioni ansiogene e problematiche alla vescica correlate ( vengono anche definiti comportamenti di evitamento).