Quando utilizziamo un termine come stranguria a cosa si stiamo riferendo esattamente? Nell’ambito della medicina questa terminologia viene utilizzata per definire tutte quelle persone che quando hanno la necessità fisiologica di espellere urina provando una sensazione dolorosa. Tuttavia è bene anche specificare che l’emissione di urina non è regolare come dovrebbe, non è un flusso costante ma al contrario si tratta di un’emissione che avviene in maniera del tutto sporadica o per meglio dire a intermittenza. Il soggetto prova solo questa sensazione dolorosa o ci sono anche altre sintomatologie associate? Il termine medico che in questo caso viene utilizzato è tenesmo. Con questa parola ci si riferisce a contrazioni che provocano a loro volta dolore e sono localizzate a livello dello sfintere.
Quali sono le cause specifiche che si possono associare a una sintomatologia del genere? In realtà si può parlare di cause molteplici e differenti. Quindi non possiamo parlare di una patologia specifica ma dobbiamo citarne una serie tra le quali abbiamo:
- Paliamo chiaramente di patologie che sono a carico dell’apparato urinario. Tra queste potremmo avere per esempio la prostatite
- Un soggetto potrebbe avere un problema del genere in fase di minzione causato da una patologia come la pielonefrite
- Un soggetto di sesso femminile potrebbe avere un problema del genere associato a una patologia come la vaginite
- Un soggetto potrebbe avere un problema del genere in fase di minzione associato a una patologia come la cistite
- Un soggetto potrebbe avere un problema del genere in fase di minzione associato a una patologia come la uretrite
- Un soggetto potrebbe avere un problema del genere in fase di minzione associato a una patologia come i calcoli renali
Sintomi eterogenei e mutevoli
Tuttavia sarebbe un errore pensare che questa condizione possa essere limitata al solo dolore in fase di minzione. La sintomatologia potrebbe essere variabile in funzione del tipo di patologia al quale è associata questa problematica. Quindi oltre ad avere una sindrome dolorosa in fase di minzione il soggetto potrebbe avere un incremento delle volte in cui ha necessità di recarsi al bagno per urinare. Tuttavia non è detto che questa condizione sia necessariamente correlata a un aumento nel flusso di urina che si espelle. Un’altra sintomatologia alla quale si potrebbe andare incontro è la necessità di espellere urina durante la fase notturna del sonno. Altri sintomi possibili associati a questa condizione sono:
- Il soggetto in fase di minzione potrebbe percepire del bruciore
- Il soggetto potrebbe avere una percezione dolorosa
- Il soggetto potrebbe avere una sensazione di tensione che riguarda la zona della vescica
Patologie
Tra le possibili patologie che potremmo associare a questa condizione abbiamo:
- Il soggetto potrebbe avere una prostatite
- Il soggetto potrebbe avere un’orchite
- Potrebbe trattarsi di un caso di pielonefrite
- Potrebbe trattarsi di una neoplasia che interessa la zona della vescica
Andiamo a questo punto a approfondire alcune delle patologie citate.
Orchite
Di quale patologia stiamo parlando? Essenzialmente riferendoci in questo caso a soggetti di sesso maschile, si tratta di un processo infettivo che riguarda la zona dei genitali maschili (i testicoli). Si tratta di una condizione che in maniera frequente può essere correlata a virus.
Cosa accade esattamente al testicolo? Tende ad aumentare di volume e il soggetto percepisce dolore. Il processo diagnostico richiede una visita di natura medica e se necessario un esame delle urine. In linea generale si può dire che questa patologia è causata da un virus specifico che si chiama parotite. In termini puramente statistici possiamo dire che un segmento di popolazione compreso tra il 20 per cento e il 25, avendo un virus come la parotite potrebbe sviluppare questa problematica che riguarda la minzione.
Sintomatologia
La sintomatologia dell’orchite oltre a comprendere problemi ai genitali che aumentano di volume e causano dolore, può dare anche sintomi quali:
- Il soggetto potrebbe diventare piretico
- Il soggetto potrebbe avere problemi di nausea
- Il soggetto potrebbe avere una forma di cefalea
- Il soggetto potrebbe avere dolori di natura muscolare
Processo terapeutico
Per curare una problematica come l’orchite si adotteranno opportuni provvedimenti che aiutino il paziente ad avere meno dolori. Solitamente le metodologie utilizzate sono:
- Al paziente verrà prescritto un periodo di assoluto riposo con necessità di stare a letto
- Al paziente potrebbero essere prescritti degli antidolorifici
- Potrebbe essere utile utilizzare del ghiaccio che verrà applicato nella zona dello scroto
Pielonefrite
Di quale specifica patologia stiamo parlando? Si tratta di una forma infettiva che interessa i reni. In linea generale la patologia è maggiormente diffusa nei soggetti di sesso femminile piuttosto che quelli di sesso maschile. Qual’è la causa specifica di questa malattia? Si tratta di un tipo di batterio che popola la zona dell’intestino crasso.
Tuttavia per poter causare problemi del genere il batterio deve trasferirsi dalla zona intestinale alla zona dei reni. In ogni caso la causa non è necessariamente questo batterio. Potrebbe anche trattarsi di un problema legato a una possibile ostruzione che non consente il transito corretto dell’urina da espellere.
Per esempio se il paziente ha calcoli alla zona dei reni. La pielonefrite in alcuni casi più rari, potrebbe anche essere causata processi infettivi che colpiscono la zona dei reni ma sono la diretta conseguenza di patologie come:
- Si parla di soggetti che soffrono di diabete
- Si parla di soggetti che in virtù di questa malattia non hanno più un sistema immunitario che funziona come dovrebbe
Sintomi
Quali sono i sintomi che può avere un soggetto che si ammala di pielonefrite? La sintomatologia può essere di vario genere e comprende:
- Il paziente potrebbe avere brividi
- Il paziente potrebbe diventare piretico
- Il paziente potrebbe avere una forma di nausea
- Il paziente potrebbe avere vomito
- Si potrebbero manifestare anche problemi come la cistite
- Potrebbe esserci una espansione nel volume abituale dei reni
- Il soggetto potrebbe avere contrazioni di natura muscolare che interessano la zona dell’addome
Diagnosi
Come si effettua una diagnosi su una problematica del genere? Per prima cosa si effettuerà un esame delle urine con un microscopio. Potrebbe anche rendersi necessario un esame chiamato urinocultura che serve per riuscire a capire quali siano i batteri presenti e in quale quantità.
Nell’eventualità che il quadro clinico del paziente sia più complesso con danni ai reni di altra natura, si dovrà procedere in tal senso attraverso analisi del sangue o esami che prevedano immagini.
Approcci terapeutici
Quali sono gli approcci terapeutici che si adottano per curare una patologia del genere? In linea generale si utilizzano antibiotici che verranno dati al paziente per via orale, per un periodo compreso tra i cinque e i quattordici giorni. L’intervento chirurgico è un’opzione che viene utilizzata solo se è presente un’ostruzione che non consente il corretto passaggio del flusso urinario.
Ulteriori approfondimenti
Come si approccia la medicina quando il paziente manifesta un problema come la stranguria? Per stabilire la corretta terapia sarà necessario comprendere prima quale sia la causa specifica. Un fattore molto importante da un punto di vista medico è quello di rivolgersi a un professionista competente in presenza di patologie quali:
- In presenza di una patologia come la clamidia
- In presenza di problemi come la colica renale
- In presenza di problemi come l’epididimite
Oltre alle patologie sopra citate e approfondite. Vista la complessità della materia medica è bene informarsi ma rivolgersi sempre a un medico e non utilizzare mai rimedi fai da te.