Spondilolistesi ovvero una patologia caratterizzata da un progressivo movimento in avanti di una vertebra rispetto a quella situata immediatamente al di sotto rispetto a quella precedente. Quali sono le cause specifiche che possono creare una condizione del genere? In realtò è bene dire che alla luce di questa problematica ci possono essere cause del tutto differenti tra di loro. Quanto è pronunciata la sintomatologia in tal senso? La risposta corretta è che i sintomi che il soggetto avverte e percepisce sono proporzionali a quanto la vertebra tende a spostarsi dalla sua abituale posizione. La sintomatologia classica è legata a un dolore che è classico nella lombalgia. Ci possono essere comportamenti che in quanto tali possono rendere ancora più marcato questo problema? Si se il soggetto svolge magari una professione usurante da un punto di vista della pressione esercitata sulla colonna vertebrale.
Questo spostamento di una vertebra in avanti, rispetto a quella che è la sua posizione abituale nei confronti di quella situata al di sotto di questa riguarda due vertebre specifiche, andiamo a vedere quali sono:
- Per prima cosa è bene dire che si parla di vertebre della zona lombare, nella parte inferiore
- Una delle vertebre interessate a questo movimento in avanti è la quarta definita anche L4
- Una delle vertebre interessate a questo movimento in avanti è la quinta definita anche L5
- Un’altra vertebra interessata a questo possibile movimento in avanti e la vertebr sacrale, nello specifico la prima definita anche S1
Cause legate alla patologia
Qual’è la sintomatologia specifica di questa patologia? Chiaramente i sintomi che il soggetto può avvertire sono direttamente proporzionali a quanto è accentuato lo spostamento della vertebra. Quindi il paziente avvertirà una sindrome dolorosa tipica come la lombalgia. Questo dolore a sua volta potrebbe essere amplicifato da una persona che magari svolge un lavoro di tipo fisico usurante, nel quale la colonna vertebrale viene notevolmente sollecitata.
La sindrome dolorosa percepita potrebbe essere decisamente alimentata da una persona che in termini di postura passa molte ore in piedi. Se si tratta di casistiche maggiormente gravi, la sindrome dolorosa può diventare a tutti gli effetti un dolore di natura cronica. Se dovessimo invece parlare di probabili cause che scatenano in un soggetto una sintomatologia del genere potremmo riferirci a:
- Potrebbe trattarsi di un soggetto che in precedenza ha avuto una patologia chiamata spondilolisi ( si tratta della rottura di una vertebra in un punto preciso)
- Potrebbe trattarsi di un soggetto che ha subito un progressivo deterioramento relativo alla vertebra e al suo disco
- Potrebbe trattarsi di un soggetto che ha subito in passato un trauma che ha interessato la sua colonna vertebrale
- Potrebbe trattarsi di un soggetto che in passato ha avuto un processo di natura infettiva chiamato morbo di Pott
Spondilolisi
A quale patologia specifica ci stiamo riferendo? Si tratta di un problema che di fatto altera di fatto la struttura esteriore o aspetto del rachide lombare. Il rachide lombare è a tutti gli effetti la zona della schiena posizionata nella parte inferiore e comprende a sua volta cinque vertebre lombari.
Si tratta di un condizione patologia nella quale avviene un’improvvisa interruzione nella continuità dell’istmo vertebrale che è a sua volta un organo che collega zone che hanno un volume maggiore. Si parla in tal senso delle vertebre. Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire quali siano le cause che portano un soggetto a sviluppare una patologia del genere. Non si tratta di una condizione maligna ma benigna anche se di fatto nel corso del tempo tende a subire un processo di evoluzione. Questa forma evolutiva potrebbe coincidere con una scarsa funzionalità della zona del rachide lombare.
Come si arriva a diagnosticare una spondilosi? Sottoponendo il paziente a un esame radiografico della zona del rachide lombare. Se la problematica nel soggetto non è particolarmente sviluppata, si può puntare a una terapia non invasiva ma di natura conservativa. Si utilizzerano quindi approcci come la fisiokinesiterapia che punta a far recuperare al paziente una buona funzionalità. Se invece la spondilosi è molto accentuata, si dovrà procedere tramite un intervento chirurgico che serve per cercare di dare stabilità alla zona delle vertebre.
Morbo di Pott
Il morbo di Pott è una forma infettiva che riguarda la colonna vertebrale. Solitamente si sviluppa in una vertebra specifica e con il passare del tempo tende a diffondersi ad altre vertebre che sono presenti vicine a questa. Da cosa è caratterizzata esattamente? Nel corso del tempo lo spazio che è naturalmente presente tra una vertebra e l’altra tende a diminuire. Cosa può accadere a un soggetto se questa patologia non viene curata in maniera tempestiva? Il rischio è quello che le vertebre nel corso del tempo si possano fratturare. Questo stato delle vertebre potrebbe a sua volta coinvolgere il midollo spinale.
Approcci preventivi
Ci possono essere degli approcci preventivi che aiutano a ridurre i rischi che possa presentarsi questa patologia a carico della colonna vertebrale? Si tuttavia è bene dire che gli approcci preventivi si basano essenzialmente sul fatto che occorre evitare quelle condizioni che nel corso del tempo possono incidere sulla colonna vertebrale. Quindi per prima cosa si dovranno evitare movimenti o lavori che tendono a creare una eccessiva pressione sulla zona della colonna vertebrale.
In questo modo i possibili rischi legati a una condizione nella quale le vertebre possano subire un progressivo deterioramento e rompersi sono ridotti al minimo. Allo stesso modo bisogna fare in maniera tale che si evitino traumi che interessano la zona della colonna vertebrale.
Processo diagnostico
Se dobbiamo parlare di possibile diagnosi in tal senso, è bene dire che spesso la lesione che ha causato questa problematica è del tutto latente. Il paziente quindi si trova nella condizione in cui avverte dei sintomi ma non sa bene quale possa essere la causa che li scatena. Dall’altra parte è anche bene dire che questo tipo specifico di patologia può venire scoperta in maniera del tutto casuale.
Nell’ambito di esami di natura radiologica al quale il paziente si sottopone in occasione di altre motivazioni, potrebbe emergere questa patologia specifica. Come si può determinare quanto si sia spostata la vertebra interessata da questo movimento in avanti rispetto ad altre? L’effettivo livello di spostamento e quanto sia seria la condizione si possono confermare solo ed esclusivamente attraverso un esame di natura radiografica.
Approcci terapeutici
Se la spondilolistesi rimane in forma latente e quindi non scatena problematiche o disturbi al soggetto che ne soffre, non si effettua alcun tipo di trattamento mirato. Se invece il soggetto dovesse lamentare una sindrome dolorosa, allora in quel caso specifico si interverrà attraverso una serie di prassi tra cui:
- Al soggetto verrà prescritto un periodo di assoluto riposo che coinciderà con lo stare a letto
- Al soggetto potranno essere prescritti dei farmaci analgesici
- Al soggetto potranno essere prescritti dei farmaci antinfiammatori
- Nei periodi in cui il soggetto non lamenta un dolore acuto e pronunciato, si potrà anche intervenire con una ginnastica che si basi sulla postura
- Se la sindrome dolorosa dovesse essere molto acuta, si potrà intervenire in maniera chirurgica con in intervento che prevede il riposizionamento delle vertebre spostate in avanti rispetto a quelle poste sopra e sotto.