Quando parliamo di spermatorrea a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un’emissione del tutto involontaria di sperma da parte di un soggetto maschio senza che ci sia in tal senso un’eiaculazione. Questa perdita potrebbe innescare dei dolori? La risposta è no, ora è importante segnalare che a differenza della polluzione, questa condizione tende a verificarsi in completa assenza da quella che potrebbe essere eccitazione di natura sessuale. Da questo punto di vista è bene specificare che:
- Non avviene in presenza di un orgasmo;
- Non avviene in presenza di erezione.
Si produce in qualche momento particolare della giornata? La risposta è si, tende a verificarsi durante le ore notturne di sonno, tuttavia questo non esclude si possa presentare anche durante i momenti della giornata. Questa emissione di sperma, potrebbe risultare molto evidente nel momento in cui c’è la defecazione o nel momento in cui avviene la minzione.
Nella maggior parte delle casistiche questa condizione può essere collegata a processi infiammatori patologici o forme neoplastiche che interessano in tal senso la prostata. Oltre alla casistica appena vista, potrebbe esserci un riscontro in tal senso nel momento in cui si produce una patologia chiamata flogosi, nel momento in cui si instaurano dei processi di natura infettiva che interessano la zona dell’uretra.
Si tratta di problemi che potrebbero manifestarsi anche nel momento in cui le zone interessate sono quelle delle vescicole seminali. Se si dovesse trattare di un fenomeno che si presenta con una certa costanza, questa emissione del tutto involontaria potrebbe indicare la presenza di disturbi di natura neurologica.
Questa condizione potrebbe anche essere legata a problematiche di natura psicologica? La risposta è si, potrebbe riscontrarsi in pazienti che soffrono di problematiche di natura psicologica come la depressione.
Parliamo di cause
Quando parliamo di questa problematica ci stiamo riferendo ad un sintomo in tal senso comune di una serie di condizioni che potremmo definire in tal senso comuni e una serie di condizioni in tal senso che potremmo definire rare. Iniziamo a vedere quelle comuni:
- Tra le cause comuni potremo avere una patologia come l’uretrite.
Se si parla invece di condizioni rare, potremmo avere:
- Una patologia rara che potrebbe essere associata a questo sintomo è sicuramente il cancro alla prostata;
- Una patologia rara che potrebbe essere associata a questo sintomo è sicuramente la clamidia;
- Una patologia rara che potrebbe essere associata a questo sintomo è l’ipertrofia prostatica benigna;
- Una patologia rara che potrebbe essere associtata questo sintomo è la prostatite.
Prostatite
Quando parliamo di prostatite a cosa ci stiamo riferendo? Per prima cosa facciamo un approfondimento sulla prostata, partendo dal presupposto che si tratta di una ghiandola legata all’apparato uro-genitale che consente di produrre il secreto prostatico. Si tratta a tutti gli effetti di un fluido che in fase di eiaculazione tende a mescolarsi allo sperma che arriva dai testicoli per consentire la formazione del liquido seminale.
Quando parliamo di prostatite, ci riferiamo essenzialmente a una patologia di natura infiammatoria che come tale prevalentemente tende a colpire gli uomini che hanno un’età inferiore ai 50 anni. In termini percentuali quanti uomini possono essere interessati da una problematica del genere? La percentuale oscilla tra il 30 per cento e il 50 per cento e in linea generale tende maggiormente a colpire uomini che non sono ancora arrivati all’età di 50 anni.
Se parliamo della forma cronica batterica ci stiamo riferendo a una proliferazione di natura batterica che potrebbe coinvolgere le vescicole seminali, i dotti definiti deferenti, gli epididimi e i testicoli. Per quanto riguarda quanto potrebbe manifestarsi è bene sapere che potrebbe fare il suo esordio a qualsiasi età, tuttavia in generale tende a colpire uomini over 25.
La forma è caratterizzata per uno spasmo che si manifesta nella zona della muscolatura del pavimento pelvico, in molti casi si può produrre con una successiva infiammazione che interessa i nervi pudendi.
Cause
Quali sono le cause? La risposta corretta è che dipendono dal tipo di prostatite che ha il paziente. Nel caso in cui fosse la forma definita acuta batterica, si tratta di un processo infettivo batterico legato alle vie urinarie. Se si tratta della forma cronica batterica, in tal senso è bene dire che potrebbe essere causata da una proliferazione a livello batterico della prostata.
Parliamo di sintomi
Quali possono essere i sintomi in tal senso? Nel caso della prostatite potremmo avere:
- Potrebbe manifestarsi un sintomo come la disuria ( dolore e difficoltà nella fase di minzione);
- Potrebbe manifestarsi un sintomo come il bruciore durante la minzione;
- Potrebbe manifestarsi un sintomo come l’iperpiressia ( si tratta di una febbre con temperature molto elevate, oltre i 40 gradi);
- Potrebbe manifestasi un sintomo come il dolore a livello pelvico;
- Potrebbe manifestarsi un sintomo come l’eiaculazione precoce;
- Potrebbe manifestarsi un sintomo come l’impotenza;
- Potrebbe manifestarsi un sintomo come l’incontinenza;
- In alcuni casi potrebbe manifestarsi l’infertilità.
Se si tratta invece di una forma acuta batterica, i sintomi potrebbero essere:
- Il paziente potrebbe avere i brividi;
- Il paziente potrebbe diventare piretico;
- Il paziente potrebbe avere una sindrome dolorosa che si manifesta nella zona dei genitali;
- Il paziente potrebbe avere una sindrome dolorosa che si manifesta durante la minzione;
- Il paziente potrebbe percepire bruciore durante la minzione;
- Il paziente potrebbe avere dei dolori a livello muscolare.
Questo non esclude possa manifestarsi una prostatite del tutto asintomatica, motivo per il quale il paziente non percepirà dolori o fastidi, ma potrebbero esserci segni di un processo infiammatorio o di un processo infettivo nello sperma o nel secreto prostatico.
Approcci preventivi
Sono possibili in tal senso degli approcci di natura preventiva? La risposta è si, per prima cosa si dovranno evitare attività che con le quali il paziente ha il rischio oggettivo di sviluppare dei traumi nella zona perineale. Un’altra forma di prevenzione è legata ad un’attività sessuale regolare.
Approccio diagnostico
Qual’è il corretto iter diagnostico? Vediamolo insieme:
- Per prima cosa si farà un esame fisico generalizzato;
- Una visita urologica con esplorazione rettale per esaminare la prostata;
- Esame delle urine, esame del liquido seminale, esame relativo al secreto prostatico;
- Il paziente potrà essere sottoposto a un’ecografia della prostata e della vescica.
Approcci terapeutici
Quali sono invece gli approcci di natura terapeutica? Se si tratta di una prostatite abatterica con dolori al pavimento pelvico si procederà con:
- Somministrazione di farmaci anti-infiammatori;
- Modifiche al regime alimentare;
- Maggior idratazione;
- Stimolare l’eiaculazione;
Se si tratta della forma batterica cronica si potranno somministrare antibiotici e sulfamidici, integratori, si interverrà con modifiche al regime alimentare.
Considerazioni finali
Se il paziente dovesse soffrire di spermatorrea, sarà molto importante per il medico la fase di anamnesi, volta a stabilire quale sia la causa. Successivamente si interverrà con una terapia mirata.