Spasmo esofageo

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Oggi parliamo di una problematica definita spasmo esofageo. Di cosa si tratta esattamente? Stiamo parlando di una specifica patologia che come tale va curata? Ora immaginiamo una persona che sta svolgendo regolarmente un’attività di natua fisica. Parliamo di una persona che ama essere in forma e si reca in palestra con una certa costanza per cercare di rendere un minimo tonico il proprio fisico, improvvisamente avverte una sensazione molto fastidiosa e allarmante: un improvviso dolore al petto. Immaginiamo per un attimo un secondo scenario, una persona che ama fare running e si reca a correre con una certa frequenza. Durante la sua abituale corsa pomeridiana o mattutina improvvisamente avverte una sensazione fastidiosa al petto come se il cuore avesse dei problemi.

In entrambi i casi in maniera del tutto naturale una persona potrebbe giustamente associare questa sintomatologia improvvisa a una condizione problematica che riguarda il cuore. Tuttavia non è necessariamente detto sia così. Potrebbe anche essere un sintomo preciso che riconduce a una problematica che riguarda un altro organo presente nel nostro organismo: l’esofago.

Potrebbe trattarsi di una specifica condizione nella quale la capacità di movimento di questo specifico organo ( definita anche motilità) risulta in qualche modo compromessa. Si è creata un’alterazione tale da fare sì che l’organo stesso abbia degli spasmi diffusi o per meglio dire delle contrazioni che si producono indipendentemente dal tipo di ruolo che questo organo svolge in condizioni normali.

Parliamo dell’esofago

Per capire meglio quali sono le motivazioni che causano questi spasmi diffusi, è bene fare un approfondimento sull’esofago, sul funzionamento di questo organo, a cosa serve e quali sono le patologie alle quali può essere interessato. Per prima cosa è bene capire dove si trova. La sua posizione è davanti alla colonna vertebrale, consente il corretto transito del cibo dalla trachea fino allo stomaco. Più corretto ancora è parlare di digestione, processo digestivo nel quale l’esofago è coinvolto in maniera attiva, consentendo al cibo di continuare il suo percorso verso lo stomaco. La digestione è un meccanismo che inizia dalla bocca, nel momento in cui un soggetto introduce del cibo nel proprio organismo. Attraverso la deglutizione, quello che è stato introdotto in bocca arriva nella zona dell’esofago per poi transitare e dirigersi verso la zona dello stomaco.

Quello che è importante sapere è che l’esofago ha una muscolatura che attraverso un meccanismo chiamato peristalsi che identifica un delle contrazioni che riguardano il tubo digerente e consentono il corretto passaggio del cibo. Queste contrazioni nella zona di questo organo permettono al cibo di attraversare tutto l’organo.

Le contrazioni servono quindi a far correttamente transitare il cibo nell’organo e avvengono quando il cibo passa e arriva nella zona dell’esofago stesso. Tuttavia potrebbe prodursi una condizione di squilibrio nella quale avvengono contrazioni di natura involontaria non necessariamente collegate al passaggio del cibo.

L’alterazione del loro meccanismo abituale e la produzione di uno spasmo esofageo involontario, causa uno squilibrio che ha sintomi piuttosto specifici. Le contrazioni hanno alcune caratteristiche che possono identificare la presenza della problematica che stiamo approfondendo, vediamo quali:

  1. Si parla di contrazioni che hanno la caratteristica di essere simultanee
  2. Si parla di contrazioni che possono essere prolungate nel corso del tempo
  3. Le contrazioni possono avere un carattere piuttosto dinamico

Funzione del cardias

Facciamo ora un approfondimento sul Cadias. Di cosa si tratta e qual’è la sua funzione specifica? Per prima cosa va definito e si tratta a tutti gli effetti di un orifizio posto nella parte superiore tra lo stomaco e l’esofago che consente la corretta comunicazione tra questi due organi. 

Quando lo stomaco si mette a produrre degli acidi per fare in maniera tale che il cibo venga correttamente digerito, possiamo definirli come succhi gastrici. L’esofago viene protetto dall’azione corrosiva di questi acidi attraverso una valvola. Il cardias quando nell’organismo umano sono in corso i vari processi digestivi rimane chiuso e contratto. 

In questo modo è possibile evitare una eventuale risalita del succo grastrico nella zona dell’esofaco con conseguenze irritazione della mucosa e delle pareti della mucosa. Se il cardias dovesse non funzionare correttamente, questo consentirebbe la risalita del succhi gastrici con irritazione della mucosa. In soggetto che soffrono di spasmi nella zona dell’esofago, anche la funzione specifica del cardias potrebbe subire delle problematiche.

Sintomatologia specifica

Per prima cosa è bene dire che problematiche di spasmi che coinvolgono la zona dell’esofago per fortuna non sono un problema molto comune. In ogni caso possono presentarsi con maggiore frequenza rispetto ad un’altra patologia del tratto esofageo definita:

  1. Acalasia esofagea è una patologia specifica del tratto esofageo che si manifesta con problemi di mobilità nello sfintere esofageo inferiore che non ha il giusto grado di contrattura, tende invece a rilassarsi del tutto, con un passaggio del cibo non filtrato dalla sua specifica funzione. Un altro sintomo specifico è l’assenza della peristalsi nell’esofago, quindi la mancanza delle contrazioni relative al tupo digerente. 
  2. Quali sono invece le sintomatologie specifiche delle quali possono soffrire le persone che presentano questa condizione alterata della funzionalità esafogea? Gli spasmi possono provocare vari sintomi quali:
  • Un dolore percepito nella zona dello sterno e dietro alla zona sternale
  • Il soggetto può percepire una sensazione che rende difficile il deglutire
  • Il dolore alla zona del torace può anche presentarsi quando ad esempio il soggetto sta svolgendo uno specifico sport

 A oggi, non sono ancora conoscite le possibili cause di una patologia del genere. Possiamo però dire che questa problematica può essere distinta in due forme specifiche, vediamo quali sono:

  1. La problematica che riguarda il soggetto e gli spasmi, possono essere correlati a una forma primitiva
  2. La problematica e gli spasmi possono essere correlati a una forma secondaria che a sua volta spesso è collegata a un’altra patologia legata al reflusso nella zona gastro-esofagea

Processo diagnostico

La diagnosi di questa forma patologia, richede una serie di step specifici che vanno affrontati, vediamo insieme quali sono:

  1. Per prima cosa si renderà necessaria un’accurata visita medica
  2. Il medico dovrà fare una valutazione attenta e precisa di tutta la sintomatologia che il paziente lamenta
  3. Per approfondire ulteriormente il tutto, sarà necessario sottoporre il paziente a degli esami specifici   
  4. Un esame che il medico potrà prescrivere è una radiografia con l’utilizzo di una soluzione di contrasto. Tuttavia non sempre dà i risultati attesi, si dovrà quindi ricorrere ad un altro tipo di esame
  5. La manometria è un esame specifico che consente di tramite un tubo sottile che viene posto dentro all’esofago, i suoi movimenti e anche il funzionamento stesso del cardias
  6. Gli esami che abbiamo descritto fino a questo momento, consentono anche di escludere la presenza di patologie come il reflusso gastro-esofageo

Trattamenti specifici per la forma primitiva

Se ci troviamo in presenza di uno spasmo esofageo che è correlato a una forma primitiva, la cura consisterà nella somministrazione al paziente di nitrati e calcio per consentire di distentere la muscolatura e ridurre le contratture presenti. L’effetto tuttavia di questa cura è di carattere passeggero. Se lo spasmo è piuttosto accentuato si potrà ricorrere a un intervento chirurgico mirato a ridurre la fase delle contrazioni ( miotomia chirurgica).

 

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.