Sintomi carotide ostruita

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Quali sono i sintomi specifici ai quali va incontro una persona che si trova ad avere la carotide ostruita? Per prima cosa è bene dire che nel contesto medico questa condizione viene anche definita stenosi carotidea. Se dovessimo approfondire questa specifica patologia potremmo dire che si tratta di una condizione di ostruzione a livello carotideo, nella quale una porzione dell’arteria subisce una sorta di restringimento relativo alla propria capacità di far scorrere un adeguato flusso sanguigno nell’area interessata.

Questa condizione può essere collegata a una serie di fattori o caratteristiche specifiche? La risposta è si, da un punto di vista prettamente medico, la presenza di specifiche condizioni e una serie di sviluppi, possono innescare nel soggetto una patologia con un decorso piuttosto serio e pronunciato, al livello tale  che il paziente potrebbe seriamente rischiare il decesso.

Quali possono essere le problematiche che potrebbe sviluppare un soggetto che soffre di una condizione del genere? Andiamo a vederle insieme:

  • Un soggetto che soffre di una problematica del genere potrebbe sviluppare una patologia come l’ischemia
  • Questa condizione di fatto crea nel soggetto un apporto di sangue che potrebbe essere parziale, o completo ed è relativo a un determinato organo

Quali sono le conseguenze alle quali può andare incontro un paziente che soffre di questa condizione? Il sistema che viene colpito ed è interessato a questa problematica è quello delle aorte. Da questo punto di vista il soggetto potrebbe andare incontro a una condizione definita aterosclerosi. Questa patologia colpisce una zona specifica dell’organismo di un soggetto? Tende a manifestarsi in vasi sanguigni che hanno una portata maggiore. Quali sono le aree interessate da questa patologia? A tutti gli effetti si producono delle lesioni che interessano la zona del cervello e possono innescare conseguenze molto serie. Il soggetto a livello celebrale potrebbe iniziare ad avere problematiche che riguardano il normale funzionamento del cervello.

Parliamo di aterosclerosi

Di quale patologia stiamo parlando? Si tratta di una malattia nella quale la struttura delle arterie subisce delle alterazioni, in tal senso si sviluppa un fenomeno nel quale la arterie interessate perdono la loro caratteristica di essere elastiche. In tal senso la conseguenza è un accumulo di una serie di sostanze quali:

  • Nell’arteria potrebbe accumularsi una sostanza come il calcio
  • Nell’arteria potrebbe accumularsi una sostanza come il colesterolo
  • Nell’arteria potrebbero accumularsi delle cellule che hanno un processo infiammatorio
  • Nell’arteria potrebbe accumularsi del tessuto di natura fibrosa

Per quale motivo un paziente potrebbe sviluppare una problematica del genere? Solitamente una struttura più rigida a livello di arterie è il risultato di un accumulo di sostanze di varia natura che in quanto tali innescano un processo nel quale l’elasticità stessa delle arterie tende a diminuire.

L’aterosclerosi è una condizione reversibile? In realtà no, una volta che si è radicata nell’organismo di un paziente, quello che si può fare è intervenire in maniera tale da ridurre i possibili effetti peggiorativi che la patologia ha sul soggetto stesso. In tal senso gli interventi che si possono mettere in atto sono:

  • Il soggetto dovrà apportare dei cambiamenti radicali al proprio stile di vita
  • Se si tratta di un soggetto che soffre di una patologia come il diabete, dovrà modificare i propri comportamenti in maniera tale che lo si possa tenere sotto controllo
  • Se si tratta di un soggetto che soffre di ipertensione, dovrà modificare i propri comportamenti in maniera tale che si possa monitorare e cercare di stabilizzare questa condizione

Si tratta di una patologia che tende a manifestarsi di più in soggetti che hanno una determinata età? La risposta corretta è che in linea generale si tratta di una malattia che è propria delle persone che hanno una certa età. In ogni caso ci sono dei comportamenti che sono da questo punto di vista scorretti e che in tal senso possono stimolarne l’insorgenza in soggetti decisamente più giovani. Vediamo quali sono i comportamenti errati che in tal senso vanno modificati:

  • Un regime alimentare non adeguato, basato principalmente sul consumo di alimenti grassi è un fattore di rischio
  • Un soggetto che tende a introdurre nel proprio organismo elevate quantità di alcool è un altro rischio oggettivo
  • Un soggetto che conduce una vita sedentaria e non svolge una moderata attività fisica è un altro fattore di rischio
  • Un soggetto in forte stato di sovrappeso è un’altra condizione di rischio

Parliamo di sintomi

Si tratta di una condizione che nel soggetto provoca sintomi specifici? In realtà almeno nella fase iniziale di sviluppo, possiamo parlare di una malattia che è del tutto asintomica, solo in una fase successiva quando innesca nelle arterie un restringimento legato alla loro portata o si crea proprio un’occlusione, potrebbero prodursi una serie di condizioni quali:

  • Il soggetto potrebbe avere un infarto
  • Il soggetto potrebbe avere un’ischemia

Se il soggetto va incontro a infarto o ischemia sviluppa sintomi specifici? In realtà è corretto dire che i sintomi sono variabili a seconda di dove si producono queste condizioni. In tal senso potrebbero interessare:

  • Se riguardano il muscolo cardiaco potrebbe trattarsi di angina o infarto del miocardio
  • Se riguardano la zona del cervello potrebbe trattarsi di ictus
  • Potrebbero riguardare la zona intestinale
  • Potrebbero riguardare la zona dei reni

Processo diagnostico

Qual’ è il corretto iter diagnostico per una patologia del genere? Non è detto che in sede di visita medica possano manifestarsi sintomi oggettivi e rilevabili di questa patologia. Tuttavia il medico potrebbe rilevare tramite auscultazione con uno stetoscopio un soffio. In ogni caso si renderà necessario sottoporre il paziente a una serie di approfondimenti tra cui:

  • Il paziente potrà essere sottoposto a un eco-doppler
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a un’angiografia
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a angio con risonanza magnetica
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a un agio con tomografia computerizzata

Approcci terapeutici

Quali sono gli approcci terapeutici che si possono mettere in campo per curare un problema come quello della perdita di elasticità delle arterie? Per prima cosa il soggetto dovrà modificare il proprio modo di vivere, in tal senso sarà utile:

  • Modificare il proprio regime alimentare eliminando i cibi ricchi di grassi
  • Cercare di ridurre il più possibile il consumo di bevande alcoliche
  • Fare sport

Tuttavia non è detto che modificare il proprio modo di vivere sia sufficiente, in tal senso il medico potrebbe intervenire prescrivendo:

  • Farmaci che consentono di ridurre la quantità totale di colesterolo nel soggetto
  • Farmaci che aiutano a ridurre la velocità legata al decorso della patologia
  • Farmaci per diminuire la pressione
  • Farmaci che siano in grado di diminuire il rischio che si possano formare trombi

Nel caso in cui l’aterosclerosi dovesse essere piuttosto seria si potrà intervenire con:

  • Si potrà utilizzare una tecnica chiamata angioplastica con stent
  • Si potrà utilizzare un bypass

In ogni caso è bene dire che i sintomi della carotide ostruita spesso possono essere la conseguenza di una patologia che si è sviluppata a causa di fattori esterni quali:

  • Condurre una vita sedentaria
  • Un paziente che ha problemi di ipertensione
  • Un processo di invecchiamento in corso
  • Se il paziente soffre di una patologia come il diabete

Sintomi infarto intestinale

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.