Quali sono i sintomi della bradicardia? Se si tratta di un soggetto che ha una forma lieve, in tal senso il battito cardiaco potrebbe attestarsi su tra i 69 battiti al minuto e i 59 battiti, in tal senso non ci sono particolari effetti o sintomi che il soggetto può percepire, tranne nella maggior parte dei casi percepirà una lieve forma di stanchezza.
Se si tratta invece di una forma moderata nella quale il battito cardiaco si attesta intorno ai 49-40 battiti al minuto, allora la stanchezza che lamenta il soggetto inizia a farsi sentire in maniera molto marcata, motivo per cui si dovrà iniziare a tenere sotto controllo il tutto e monitorarlo.
Se invece si parla di una forma grave si intende un calo molto marcato di quelli che sono i valori normali del battito cardiaco, si parla di una frequeuza ben al di sotto dei 40 battiti. In questo caso il soggetto potrebbe avere delle conseguenze decisamente più serie, in tal senso potremmo avere:
- Il soggetto potrebbe soffrire di una forma di ipotensione;
- Il soggetto potrebbe soffrire di problematiche che riguardano i reni;
- Il soggetto potrebbe avere problemi al cuore;
- In tal senso si potrebbe andare incontro a perdita di memoria;
- Si potrebbe andare incontro a disturbi legati alla fase del sonno;
- Da questo punto di vista si potrebbe andare incontro a una forma di dispnea che di fatto è una forma di difficoltà di natura respiratoria che in quanto tale è causata da un apporto non adeguato di sangue nella zona dei polmoni.
Approfondiamo la problematica
Ora è importante approfondire la problematica partendo dal presupposto che è importante per prima cosa fare un piccolo approfondimento sulle aritmie cardiache. Quando parliamo di aritmia intendiamo un battito cardiaco che rispetto al normale ha un andamento anomalo, in tal senso potrebbe avere un ritmo più veloce e si parla in tal senso di tachicardia.
Nel caso in cui il battito cardiaco sia invece più lento, allora si dovrà parlare di una forma di bradicardia o brachicardia. In tal senso è bene dire che sono presenti forme differenti di aritmie cardiache.
Ritmo cardiaco anomalo
Un ritmo cardiaco anomalo con una frequenza che magari si attesta sotto a un valore come i 60 battiti al minuto di fatto può essere considerata bradicardia. Di fatto questo battito più lento a questi livelli non crea nel soggetto particolari sintomatologie. Se prendiamo ad esempio uno sportivo, si tratta di persone che nella maggior parte dei casi hanno una frequenza cardiaca che è decisamente inferiorie ai 60 battiti al minuto.
Quando una condizione del genere può essere considerata patologica? Quando il normale afflusso di sangue che dovrebbe irrorare l’organismo è presente in maniera ridotta. Questo cosa causa? Rispetto al metabolismo normale e alle sue esigenze, non scorre un flusso di sangue adeguato.
Parliamo di cause
Quali sono invece le cause che possono innescare in un soggetto una forma di bradicardia? Alla base di tutto esiste un’anomalia che coinvolge il battito cardiaco in termini elettrici. Per questo motivo potremmo avere due differenti tipologie di bradicardia:
- Si parla in tal senso di una bradicardia di natura sinusale quando si origina dal nodo del seno e può essere innescata da:
- Potrebbe essere la conseguenza di un rallentamento di natura anomala di quelli che vengono definiti impulsi di natura elettrica;
- Potrebbe essere collegato a delle pause che si originano tra un impulso e l’altro;
- Potrebbe essere collegato a un blocco relativo agli impulsi di natura elettrica.
Se si tratta invece della forma definita atrioventricolare si produce quando i segnali elettrici che arrivano nella zona dei ventricoli subiscono in tal senso un rallentamento. Quali possono essere le cause in tal senso? Vediamole insieme:
- Potrebbe trattarsi di una cardiopatia di natura ischemica;
- Potrebbe trattarsi di un infarto del miocardio;
- Potrebbe trattarsi di un problema di ipercolesterolemia;
- Potrebbe trattarsi di un problema di ipertensione;
- Potrebbe trattarsi di un problema legato al fumo;
- Potrebbe trattarsi di un problema legato all’alcool;
- Potrebbe trattarsi di un problema di ansia;
- Potrebbe trattarsi di un problema di stress;
- Potrebbe trattarsi di un processo di natura infiammatoria quali ad esempio endocarditi e miocarditi.
Parliamo di cardiopatia ischemica
Quando parliamo di cardiopatia ischemica a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente di tutte quelle condizioni nelle quali risulta esserci un apporto di sangue del tutto insufficiente di sangue e ossigeno che dovrebbero irrorare in maniera adeguata il muscolo cardiaco. Tra le cause maggiormente frequenti relative a un problema del genere troviamo:
- La causa più frequente è l’aterosclerosi che si caratterizza per la presenza di placche che hanno una componente al loro interno molto alta di colesterolo;
Parliamo del cuore
Parlando di quella che risulta essere l’attività cardiaca è bene ricordare che sostanzialmente si basa su un buon livello di equilibrio tra quello che risulta essere il fabbisogno in termini di ossigeno e il flusso sanguigno. Parlando del cuore è bene dire che si tratta di un organo che come tale tende a consumare quantità piuttosto elevate di ossigeno. Se dovessero esserci patologie o condizioni che come tali tendono ad alterare questo equilibrio, si potrebbe generare una riduzione che in tal senso potrà essere:
- La riduzione in termini di ossigeno potrebbe essere acuta;
- La riduzione in termini di ossigeno potrebbe essere permanente oppure avere un carattere del tutto transitorio;
- Questa riduzione del livello di ossigeno potrebbe nel tempo produrre un danno al cuore.
Cosa potrebbe capitare a una persona che ad un certo punto inizia a soffrire di una forma di ostruzione delle coronarie? Nel corso del tempo potrebbe avere un infarto miocardico.
Parliamo di fattori di rischio
Quali possono essere i fattori di rischio a livello cardiovascolare? Vediamo insieme i fattori di rischio, tra questi abbiamo:
- Potrebbe trattarsi di una forma di ipercolesterolemia;
- Potrebbe essere collegato a una forma di diabete;
- Potrebbe essere collegato a una forma di stress;
- Potrebbe essere collegato a una vita sedentaria;
- Potrebbe essere collegato a una forma di obesità;
- Potrebbe essere collegato a una predisposizione di natura genetica.
Parliamo di sintomi
Quali sono i sintomi ai quali va incontro il paziente? Vediamolo insieme:
- Il paziente potrebbe avere una forma di sudorazione;
- Il paziente potrebbe avere una mancanza di respiro;
- Il paziente potrebbe andare incontro a uno svenimento;
- Il paziente potrebbe avere la nausea;
- Il paziente potrebbe avere il vomito.
Sintomi bradicardia : esami da fare
Quali sono invece gli esami da fare per stabilire se si ha una forma di bradicardia? Per poter arrivare in tal senso a una diagnosi del tutto certa si dovranno fare:
- Analisi del sangue;
- Sottoporsi a un elettrocardiogramma;
- Associato a un test da sforzo;
- Un ulteriore esame è il monitoraggio di Holer.