Vi è mai capitato di sentire parlare di sindrome post traumatica? Una condizione psicologica di disagio molto accentuata che può dare conseguenze gravi, se non curata adeguatamente. Si tratta solo di una condizione psicologica o può avere anche delle manifestazioni fisiche specifiche? Come si comporta il soggetto che ne soffre? Quali sono i segnali che dobbiamo interpretare per capire il suo disagio e poterlo aiutare?
Stiamo parlano di una forma di problematica mentale che si sviluppa in uno specifico soggetto o in più soggetti magari accomunati dallo stesso evento, non esiste un’età specifica nella quale la sindrome si manifesta, può riguardare non solo il soggetto protagonista dell’evento traumatico ma anche in familiari, soccorritori, persone che in qualche modo hanno partecipato attivamente in seguito all’avverarsi di un evento fortemente traumatico.
Definizione di eventro traumatico
Cosa intendiamo esattamente per evento traumatico? Si tratta di un accadimento legato solo a particolari condizioni come ad esempio una guerra o ci riferiamo a una situazione anche di altra natura? Vediamo insieme quali possono essere una serie di eventi che per la loro gravità e eccezzionalità, lasciano un segno indelebile sulla psiche di molte persone, condizionando fortemente il loro modo di vivere la vita successiva all’evento stesso:
- L’evento traumatico per eccellenza può essere lo scatenarsi di una guerra
- Un attentato terroristico che culmina nello scoppio di una bomba
- Un incidente aereo che coinvolge centinaia di passeggeri
- Una pratica barbara e crudele come lo sterminio di massa
- Un evento naturale ma con grandi conseguenze come un’inondazione
- Un terremoto che colpisce una zona specifica del mondo
Quello che accomuna tutti questi accadimenti è il fatto che incide profondamente sulla psiche delle persone che ne sono rimaste coinvolte, ha la caratteristica di potersi manifestare in qualsiasi persona che ne rimane coinvolta, di ogni età. Spesso si può parlare anche di evento traumatico se ci si riferisce a episodi di violenza che si ripetono su persone, magari in zone del mondo con un elevato tasso di degrado.
Storia dell’evento traumatico
La storia di questa sindrome parte dagli Stati Uniti, che per primi l’hanno studiata sui veterani della guerra del Vietnam, soldati che ritornavano a casa con menomazioni di tipo fisico, causate dallo scoppio di mine, oppure manifestavano questo tipo di disagio, in seguito all’esperienza fortemente traumatica vissuta. Dal Vietnam in poi, la sindrome è stata riproposta come patologia specifica per tutte le guerre che sono avvenute successivamente.
Di cosa si tratta?
Se dovessimo cercare di diagnosticare una forma come la sindrome post traumatica, come dovremmo considerarla? Per prima cosa è bene dire che si tratta di una condizione di disagio di natura mentale molto complessa che può derivare da una serie di fattori differenti, di natura personale e ambientale, non è semplice effettuare una diagnosi in tal senso, tuttavia potremmo anche dire che si tratta di una forma di stress molto intenso dovuto a un’esperienza vissuta fortemente traumatica.
Tuttavia è bene anche dire che le persone non sono tutte uguali, e hanno un modo di reagire agli eventi molto diverso tra di loro, tuttavia innumerevoli studi hanno evidenziato che soprattutto nei bambini e negli adolescenti, una prolungata esposizione a trasmissioni televisive che parlano continuamente di un evento molto grave nel quale è coinvolta la nazione del bambino, può causare a lungo andare l’insorgenza di questa sindrome.
Tuttavia definire questa sindrome in realtà non è per nulla semplice, perchè intervengono una serie di variabili che rendono più complessa la diagnosi. Per prima cosa si deve parlare di quali caratteristiche ha l’accadimento che provoca questo stato psicologico, il livello di esposizione della vittima, e soprattutto la storia clinica degli invididui che ne rimangono esposti, in termini di patologie mentali già presenti, la storia familiare, il modo in cui si interviene nel periodo successivo al trauma.
Anche la risposta al trattamento a cui vengono sottoposte le vittime di questi eventi traumatici non è uguale per tutti. Ci sono persone che in preda a stati di ansia e agitazione, con un trattamento adeguato risolvono in tempi abbastanza brevi, il problema e il disagio che manifestano. Ci sono invece altre tipologie di individui che invece, hanno degli effetti molto negativi che durano per un tempo piuttosto lungo, in questo caso si parla soprattutto di quelli che sono stati esposti a episodi di violenza, di maltrattamento, di tortura per periodi prolungati.
Sindrome e ormoni
Cosa accade a livello celebrale alle persone che sviluppano una sindrome post traumatica? Le ricerche e gli approfondimenti fatti nel corso degli anni, hanno dimostrato che gli individui che soffrono di questa sindrome, nel momento in cui vivono condizioni stressanti o che magari scatenano paura, producono un livello di ormoni da questo punto di vista con valori anomali. Volendo identificare l’area del cervello in cui si origina questo tipo di risposta eccessiva, dobbiamo parlare di amigdala, una ghiandola collocata alla base del cervello.
In condizioni normali, quando viviamo una situazione ad alto impatto emotivo che scatena paura, questa ghiandola produce sostanze che attenuano queste sensazioni molto forti. Nei soggetti affetti da sindrome post traumatica, la produzione di queste sostanze non si limita al periodo legato all’evento traumatico. Si prolunga, con una conseguenza diretta sullo stato emotivo del soggetto che diventa alterato.
Oltre a questa particolare condizione, le persone affette da patologie del genere, presentano anche un flusso sanguigno nella zona del cervello alterato oltre a rischiare dei mutamenti nei tessuti celebrali.
Effettuare la diagnosi è semplice?
Una volta notate in un soggetto delle anomalie comportamentali specifiche, stati di ansia, manifestazioni fuori dall’ordinario, è semplice poter diagnosticare la sindrome? In realtà no, tuttavia possiamo anche dire che ci sono dei comportamenti specifici che possono aiutare a identificare una persona affetta da questa sindrome quali:
- Una grossa difficoltà a controllare le proprie emozioni
- Sono facilmente irritabili
- Possono avare un episodio di rabbia improvvisa o avvertire una confusione nella propria sfera emotiva
- Possono soffrire di sindrome depressiva
- Avvertono un senso di colpa per essere sopravvissuti all’evento traumatico mentre altri sono morti
- Evitano in tutti i modi di ricordare l’episodio traumatico
Manifestano anche sintomi di natura fisica collegati alla sindrome di cui soffrono? Si, vediamo insieme quali:
- Possono avvertire dei dolori nella zona del torace
- Possono avere problemi di natura gastrointestinale
- Soffrono di emicranie
Ci sono dei parametri più specifici in base ai quali possiamo identificare la sindrome? Si, per prima cosa il tempo. Solitamente gli episodi di stress si manifestano dopo tre mesi dall’evento traumatico. Oltre a questo, sono state fornite delle indicazioni più specifiche che riportiamo:
- Le persone che hanno questa sindrome, possono avere ricordi improvvisi dell’evento con emozioni molto forti
- Cercano di evitare qualsiasi contatto con persone che li possano ricondurre al ricordo dell’evento traumatico
- Le persone affette dalla sindrome, vivono in una condizione di pericolo continua. Manifestano improvvisi episodi di rabbia, difficoltà di concentrazione, evidenziano problematiche legate alla memoria
Le terapie
Quali sono le terapie che si possono adottare quando si soffre di questa sindrome? Si può agire su due fronti distinti, si può avere un approccio di natura farmacologica e uno legato alla psicoterapia. Si sono ottenuti dei buoni risultati con terapie che puntano alla gestione dei disturbi che il soggetto presenta. Una cosa molto importante è il livello di consapevolezza che il soggetto deve avere e l’aiuto delle persone che gli stanno vicino.