Quali sono i sintomi che potrebbe sviluppare un paziente che soffre di sindrome di Hashimoto? Andiamo a vederli insieme:
- Il paziente potrebbe percepire un senso di stanchezza diffuso
- Il paziente potrebbe sviluppare una grossa sensibilità al freddo, con un livello di sopportazione dello stesso molto basso
- Il paziente potrebbe andare incontro a un aumento di peso corporeo
- Il paziente potrebbe avere delle problematiche che riguardano la propria capacità di riuscire a concentrarsi
- Il paziente potrebbe manifestare problemi di stitichezza
- Il paziente potrebbe soffrire da un punto di vista psicologico di una sindrome di natura depressiva
- Il paziente potrebbe andare incontro a una problematica legata alle espressioni del viso, con progressiva incapacità di produrle
- Il paziente potrebbe soffrire di inappetenza nel corso del tempo
- Non è escluso che il paziente non possa arrivare ad avere un quadro clinico come quello della demenza
Parliamo della sindrome
Quale tipologia specifica di malattia è questa sindrome? Quali sono le case in base alle quali tende a manifestarsi? Per prima cosa è bene dire che si tratta di un tipo di patologia definita autoimmune. Questo termine viene utilizzato per tutte quelle malattie che hanno una problematica che si manifesta nel sistema immunitario. Cosa accade esattamente? La zona colpita è quella della tiroide e succede che il sistema immunitario reagisce in maniera del tutto anomala.
Solitamente il nostro sistema immunitario funziona in maniera tale da attivarsi e produrre difese nel momento in cui qualche agente patogeno, penetrato all’interno dell’organismo umano può mettere in pericolo la salute del nostro corpo. Per questo motivo il sistema immunitario reagisce e produce degli anticorpi specifici che hanno il compito di attaccare l’agente patogeno e riuscire a neutralizzarlo nel corso del tempo.
In questo caso il sistema immunitario del paziente non funziona come dovrebbe, vedendo nella ghiandola tiroidea un nemico da attaccare, motivo per cui vengono prodotti degli anticorpi che andranno ad attaccare la tiroide. Quali sono le conseguenze alle quali può andare incontro una persona che soffre di una disfunzione del genere del sistema immunitario?
La produzione di anticorpi che attaccano la ghiandola tiroidea porta inevitabilmente a un problema di malfuzionamento della stessa. Questo potrebbe innescare conseguenze come:
- Il paziente potrebbe iniziare a soffrire di ipotiroidismo
- Il paziente potrebbe iniziare a soffrire di ipertiroidismo
In generale è bene specificare che nella maggior parte dei casi l’attacco che subisce la tiroide da parte del sistema immunitario del soggetto crea i presupposti perchè si parli di ipotiroidismo.
Parliamo di genetica
Si tratta di una sindrome in qualche modo collegata alla genetica di una persona? Si, alla base della malattia c’è una predisposizione di natura genetica. Tuttavia questa non è l’unica variabile da considerare. Infatti soggetti che hanno altri tipi di patologie quali:
- Si parla di soggetti con patologie sempre di natura autoimmune come il diabete
- Si parla di soggetti con patologie sempre di natura autoimmune come la celiachia
- Si parla di soggetti con patologie di natura autoimmune come vitiligine
Queste persone sono maggiormente esposte allo sviluppo di un morbo come quello di Hashimoto.
Parliamo di malattie genetiche
Quali possono essere invece le malattie di natura genetica che possono costituire un rischio maggiore nello sviluppo di una sindrome del genere? Vediamole insieme:
- Si parla di pazienti che hanno la sindrome di Down
- Si parla di pazienti che hanno la sindrome di Turner
- Si parla di pazienti che hanno sindrome di Klinefelter
Evoluzione della sindrome
Quando si parla di questa sindrome è bene dire che nella sua fase iniziale la tiroide del soggetto può funzionare del tutto correttamente e in questo senso nel paziente non saranno presenti sintomi di alcuna sorta. Solo successivamente la sindrome potrebbe avere un’evoluzione tale che si tenderà a parlare di ipotiroidismo primario.
Parliamo di possibili conseguenze
Quali possono essere invece le possibili conseguenze alle quali un soggetto può andare incontro in una sindrome del genere? Tra queste abbiamo:
- Il soggetto potrebbe avere problematiche legate al tono di voce con conseguente timbro rauco
- Il soggetto potrebbe iniziare a soffrire di secchezza della pelle
- Il soggetto potrebbe andare incontro a una caduta di peli
- Il soggetto potrebbe andare incontro a una caduta di capelli
- Il soggetto potrebbe avere un aumento nel volume della lingua, condizione anche definita macroglossia
- Il soggetto potrebbe sviluppare un edema
- Il soggetto potrebbe avere un aumento nelle dimensioni del muscolo cardiaco definita anche cardiomegalia
Malattie collegate alla sindrome
Quali sono invece le malattie che possono essere correlate a questa sindrome specifica? Vediamole insieme:
- Il soggetto che soffre di questa sindrome potrebbe avere una malattia legata a apnee durante la fase notturna
- Il soggetto che soffre di questa sindrome potrebbe avere la sindrome del tunnel carpale
- Il soggetto che soffre di questa sindrome potrebbe avere vertigini molto violente
- Il soggetto potrebbe avere alterazioni che riguardano la propria postura
Processo diagnostico
Qual’ è il corretto iter diagnostico in tal senso? Come sempre si parte da una visita medica approfondita, condotta in ambito ambulatoriale. Quali sono in tal senso gli esami ai quali verrà sottoposto un paziente per avere conferma della diagnosi in tal senso? Vediamoli insieme:
- Il paziente potrà essere sottoposto a un esame del sangue
- Il paziente potrà essere sottoposto a un’ecografia
Quali saranno invece gli approcci che si dovranno adottare per rilevare la presenza di eventuali anomalie a livello tiroideo? Si renderà necessario rilevare quelli che sono i livelli di natura ormonale quali:
- Si dovranno rilevare i livelli ormonali della tiroxina
- Si dovranno rilevare i livelli ormonali della triodotironina
- Si dovranno rilevare i livelli ormonali di un ormone chiamato tireostimolante
Proprio l’ormone chiamato tireostimolante è quello più importante per capire come sta funzionando effettivamente la tiroide. In tal senso possiamo dire che:
- La sua presenza in quantità eccessivamente elevate nel sangue potrà indicare un problema di ipotiroidismo
- La sua presenza in quantità troppo basse, potrebbe indicare un problema di ipertiroidismo
Approcci terapeutici
Quali sono gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo per una sindrome come questa? In linea generale è importante dire che non ci sono trattamenti specifici per questa sindrome. Se il paziente dovesse soffrire di una forma di ipotirodisimo allora gli verrà prescritta una terapia a base ormonale con un farmaco chiamato levotiroxina.
Ci sono dei parametri di riferimento per decidere se sottoporre un paziente a un trattamento a base di levotiroxina? Si vediamo insieme quali sono:
- Uno dei parametri dei quali si dovrà tenere conto è l’effettivo livello di Ths rilevabile nel sangue
- Un altro fattore del quale si dovrà tenere conto è quale sia l’età anagrafica del paziente
- Un fattore dal quale non si può prescindere è quale sia l’iter clinico del paziente
- Dovranno essere valutati con una certa attenzione i sintomi che il soggetto manifesta
Se nei sintomi della sindrome di Hashimoto sono riscontrabili livelli di Tsh che superano una quantità pari a 10 mu per litro, allora è bene sottoporre il paziente al trattamento ormonale a base di levotiroxina.
In presenza di livelli inferiori alla soglia dei 10 mu per litro, sarà cura dello specialista valutare se sottoporre il paziente al trattamento oppure far fare dei nuovi esami alla tiroide dopo un certo lasso di tempo.
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