Sindrome del tramonto e Alzheimer

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Qual’è la correlazione tra la sindrome del tramonto e l’Alzheimer? Questa malattia nelle persone in cui tende a manifestarsi, tende ad avere una fase di peggioramento che si manifesta durante le ore serali. Queste sindromi e i pazienti che ne sono affetti affermano che sia questa malattia che altre, durante le ore pomeridiane e serali ad avere un peggioramento. Quali sono i disturbi che il paziente tende a manifestare? Qual’è la motivazione che porta un paziente ad avere queste problematiche? Quali sono gli interventi che si possono mettere in campo per aiutare e sostenere il paziente?

Quando si utilizza una terminologia come quella del tramonto, ci stiamo riferendo ad un’espressione che come tale si riferisce a una gamma di sintomi piuttosto vasta. Tendono a manifestarsi quando arrivano le ore serali. In questi momenti specifici, le persone che soffrono di Alzheimer hanno la netta sensazione di avere un peggioramento in corso, tendono ad aumentare ansia e aggressività, il paziente percepisce un maggior grado di confusione, il paziente potrebbe sperimentare delle sensazioni quali il desiderio di rientrare a casa, il desiderio di rivedere la propria madre.

Oltre ai sintomi appena descritti, sperimenta una sorta di confusione nella quale ha oggettive difficoltà a distinguere il giorno dalla notte. Non possiamo parlare di sintomi univoci e standard, infatti queste manifestazioni potrebbero avere dei mutamenti che sono legati in funzione dell’attuale stadio della malattia del paziente, oltre che ad essere influenzati dalla personalità specifica del paziente.

Approfondiamo la problematica

Quali sono i fattori che tendono a influenzare il manifestarsi di questa problematica? La risposta corretta è che i fattori sono essenzialmente due, vediamo quali:

  • Si parla di un fattore esterno che possiamo identificare nel mutamento dell’intensità della luce, la sua intensità e il suo ridursi nel tempo tende a ridurre la nitidezza dei contorni degli oggetti, percepisce in maniera più confusa i colori, gli oggetti presenti nella casa risultano essere maggiormente nascosti e sono difficili nel loro riuscire a distinguerli;
  • Il segnale interno è legato ai segnali di natura sensoriale con i quali le persone che sono affette da questa patologia, utilizzano per codificare e interpretare l’ambiente circostante tendono a diminuire. Tenendo anche presente che una persona che soffre di Alzheimer ha già delle difficoltà nel riuscire a decodificare le informazioni che arrivano dalla zona esterna, questo anche in condizioni che possiamo definire ottimali.

Problematiche cognitive

Un altro fattore che va considerato con la dovuta attenzione nelle persone che soffrono di Alzheimer è il fattore cognitivo, il fatto che non abbiano adeguate riserve a tali livelli e questa è una problematica che non tocca solo le persone che soffrono di questa patologia ma anche quelle che hanno altre malattie. Quando parliamo di riserva cognitiva a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di risorse cognitive aggiuntive che come tali aiutano una persona ad affrontare meglio il processo di invecchiamento, oltre a supportare i mutamenti del tutto inaspettati che richiedono al nostro cervello di riuscire ad adattarsi alle nuove condizioni.

Cosa accade alle persone che soffrono di Alzheimer? Il decorso della malattia fa si che vengono consumate e utilizzate le energie e risorse che fanno parte di questa riserva di natura cognitiva. Questo accade con il danno alle cellule cerebrali che si produce ancora prima che i sintomi si manifestino ( si parla in tal senso di anni prima).

Diagnosi

Questa dinamica che abbiamo appena analizzato comporta di fatto che nel momento in cui viene fatta la diagnosi, quel plus aggiuntivo di risorse energetiche di natura cognitiva sia già di fatto esaurito, quindi i sintomi come per esempio il perdere la memoria, tendono a diventare manifesti.

Alzheimer e demenza

Tutti i pazienti che soffrono di demenza come l’Alzheimer, per prima cosa non hanno più a disposizione questa riserva cognitiva che potrebbe essere utilizzata in determinati momenti, motivo per cui devono fare grandi sforzi a livello personale in termini di concentrazione mentale, solamente per affrontare delle situazioni che riguardano il quotidiano e sono all’ordine del giorno.

Durante le ore pomeridiane e serali, il paziente affetto da Alzheimer potrebbe essere in uno stato di stanchezza personale molto marcato, al punto tale da essere in riserva completa a livello cognitivo.

Possibili supporti

Quali sono quindi i supporti che si possono mettere in campo per quelle persone che soffrono di Alzheimer e per le loro famiglie? La risposta corretta è che per prima cosa, le abitazioni delle persone che soffrono di Alzheimer, dovrebbero essere illuminate in maniera più che adeguata, per riuscire a integrare quelle che sono le informazioni di natura visita che questi pazienti percepiscono durante le ore della sera.

Un altro supporto importante è il fare un piccolo pisolino subito dopo pranzo, per aiutare a ridurre quel senso di stanchezza e consentire alla persona di affrontare in maniera più positiva le ore successive.

Un’altra informazione importante che va tenuta in considerazione riguarda i bisogni di base che questi pazienti esprimono, sono molto importanti, quindi non vanno in alcun modo sottovalutati, si parla in tal senso di:

  1. La percezione legata alla fame;
  2. La percezione legata alla sete.

Non vanno sottovalutati sintomi che il paziente potrebbe riferife quali una sindrome dolorosa che viene percepita.

Depressione

Quando utilizziamo il termine depressione a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un termine che viene spesso utilizzato per identificare la presenza e la comparsa di un umore triste, la percezione di un vuoto, il tutto viene accompagnato da problematiche fisiche, di natura fisiologica e di natura cognitiva che tendono a incidere sulla capacità di funzionamento che presenta un soggetto.

Se una persona soffre di un episodio di natura depressiva, non è necessariamente detto coincida con forme più serie quali la Depressione Maggiore, infatti ci sono persone che possono avere delle oscillazioni inerenti al tono umorale. Quando parliamo di depressione, ci riferiamo a un disturbo che in quanto tale colpisce una buona parte della popolazione. In termini percentuali ne soffre circa il dieci, quindici per cento della popolazione mondiale.

Considerazioni finali

Per supportare un paziente che soffre di sindrome del tramonto e Alzheimer è bene ridurre l’apporto di sostanze stimolanti quali la caffeina e lo zucchero durante le ore serali. Queste sostanze, possono far aumentare i livelli di agitazione. Mantenere una routine adeguata, aiuta a ridurre la dose di stanchezza negli orari serali.

Malattia di Devic