Sindrome da immobilizzazione

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Cos’è la sindrome da immobilizzazione? Si tratta di una problematica che può coinvolgere vari organi del corpo umano e vari apparati e si manifesta quando ad una persona, in molti casi parliamo di soggetti che hanno una certa anzianità, per motivi di vario genere capita di rimanere immobile per un periodo di tempo piuttosto prolungato. Quando può prodursi una condizione del genere? In tal senso dobbiamo parlare di quelle che sono le naturali capacità di adattamento che il nostro organismo possiede in funzione di situazioni oggettive che nel corso del tempo possono mutare. La riduzione di queste capacità di adattamento che il nostro organismo possiede, potrebbe anche essere la conseguenza della presenza di patologie che hanno un carattere cronico e sono degenerative.

Nelle persone che hanno una certa età, una condizione del genere può essere la conseguenza di un periodo piuttosto prolungato che si passa in totale immobilità, magari in un letto. Tuttavia da questo punto di vista si deve correre ai ripari, è necessario che sul paziente vengano poste delle misure che contrastino in maniera più adeguata possibile questa immobilità forzata al quale è sottoposto. 

Si deve quindi mettere in atto un programma che consenta di far recuperare nei limiti del possibile la mobilità agli arti e agli organi coinvolti nella persona anziana. Il non intervenire in tal senso, potrebbe portare la persona a uno stato di disabilità che tende a crescere nel corso del tempo e a radicarsi nel paziente. Questo stato di disabilità prolungata potrebbe condurre il paziente nel corso del tempo al decesso.

Parliamo di processo di invecchiamento

Da un punto di vista fisiologico, il processo di invecchiamento porta una persona a una progressiva perdita di funzionalità inerente a vari organi dell’organismo di una persona che sono deputati a fare in maniera tale che un soggetto si possa muovere nel modo più corretto e dinamico possibile.

La riduzione della funzionalità di questi organi è anche accompagnata dalla riduzione della funzionalità della forza in termin di muscoli che una persona possiede. Unitamente a questo ovviamente si accompagnerà una riduzione di quella che è la capacità che hanno i riflessi. 

Quali le cause che portano all’immobilizzazione

Quali sono dunque le cause che portano una persona che ha una certa età verso l’immobilizzazione? Le cause sono di vario genere, vediamo quali:

  • Potrebbe trattarsi di un problema di artrite
  • Potrebbe trattarsi di un problema di osteoartrosi
  • Potrebbe trattarsi di un problema di osteoporosi
  • Potrebbe trattarsi di un problema di fratture che coinvolgono l’apparato muscolo-scheletrico

Potrebbe essere la conseguenza della presenza di patologie di natura neorologica che riguardano il paziente, tra queste abbiamo:

  1. Potrebbe trattarsi della conseguenza di un problema come l’ictus
  2. Potrebbe trattarsi di un problema di demenza che è arrivata a un livello piuttosto avanzato
  3. Potrebbe trattarsi di una problema come il morbo di Parkinson

Parliamo ora di quando il muscolo cardiaco del paziente non funziona come dovrebbe e porta il soggetto verso una situazione di scompenso. Il paziente potrebbe lamentare in tal senso difficoltà legate alla respirazione, potrebbe andare incontro a infarti del miocardio in forma acuta, potrebbe andare incontro ad angina pectoris. Queste sono solo alcune delle patologie che riguardano l’apparato cardio-vascolare.

Tuttavia questa condizione potrebbe anche essere la conseguenza di patologie a carico dei polmoni che causano nel corso del tempo una dispnea. Si tratta a tutti gli effetti di una problematica di natura respiratoria nella quale il soggetto percepisce di avere delle difficoltà in fase di respirazione. Questa forma di patologia potrebbe nel corso del tempo portare il soggetto ad avere una forma che tende ad aggravarsi sempre di più.

Il soggetto anziano potrebbe andare incontro a patologie che riguardano la zona scheletrica legata ai piedi. Il soggetto potrebbe andare incontro a problematiche legate alla propria capacità di riuscire a nutrirsi, fino ad arrivare a forme serie di malnutrizione. 

Parliamo della vista

Questa sindrome potrebbe condurre una persona di una certa età ad avere delle problematiche legate alla vista. 

Forme neoplastiche tumorali

Questa sindrome potrebbe condurre la persona di una certa età ad sviluppare delle forme neoplastiche di natura tumorale. Non si pu escludere a priori che nel soggetto tenda a svilupparsi uno stato febbrile, con temperature che saranno piuttosto elevate. Il soggetto potrebbe anche avere sintomi che sono direttamente collegati all’assunzione di determinati farmaci.

Parliamo dei risvolti psicologici

Quali sono i risvolti psicologici ai quali va incontro una persona che soffre di sindrome ipocinetica? La persona che si trova in uno stato del genere, avrà sicuramente delle ricadute di natura psicologica che non vanno in alcun modo sottovalutate. Tra queste avremo:

  1. La persona inizierà a percepire un senso di paura di cadere
  2. La persona inizierà a percepire un senso di solitudine
  3. La persona potrebbe andare incontro una sindrome di natura depressiva
  4. La persona potrebbe andare incontro, viste le sue condizioni fisiche a una sorta di isolamento di natura sociale

Danni che si possono produrre

Quali sono i danni che si possono produrre su un soggetto che va incontro a una problematica del genere? Possiamo parlare di problematiche di varia natura e possono riflettersi sulla molteplicitià di organi e apparati che ne vengono colpiti. Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe capitare:

  1. Il soggetto in maniera generalizzata a diffusa, potrebbe andare incontro a un progressivo indebolimento della forza dei suoi muscoli. Potrebbe soffrire nel corso del tempo di contratture a livello muscolare. Potrebbe andare incontro a problematiche come l’osteoporosi. Nel corso del tempo potrebbe avere dei problemi nel mantenimento della propria posizione eretta. 
  2. Il soggetto potrebbe sviluppare una patologia come la trombosi venosa di natura profonda. In tal senso il rischio che si possa produrre un’embolia di natura polmonare è molto alto
  3. Il soggetto potrebbe iniziare a soffrire di capogiri
  4. Il soggetto potrebbe sviluppare dei processi di natura infettiva a livello polmonare 
  5. Il soggetto potrebbe andare incontro a problematiche di evacuazione, sviluppando una stitichezza piuttosto ostinata.
  6. Nel corso del tempo potrebbero formarsi nell’ultimo tratto intestinale del soggetto dei fecalomi
  7. Il soggetto potrebbe sviluppare dei processi di natura infettiva che riguardano le vie urinarie e anche incontinenza di natura vescicale
  8. Il soggetto potrebbe andare incontro a problematiche di natura cognitiva e anche a una sindrome di natura depressiva
  9. Il soggetto potrebbe sviluppare delle lesioni che sono la conseguenza di una postura sempre uguale che causa pressioni su determinate zone del corpo. 

Approcci terapeutici

Quali sono quindi gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo per cercare di ridurre i rischi che un soggetto anziano possa sviluppare una sindrome da immobilizzazione? In realtà non ci sono vere e proprie regole ma si tratta di un iter costante che dovrà essere attuato nei confronti della persona che soffre di questa particolare condizione.

Da questo punto di vista sarà importante fare in maniera tale che il soggetto eviti di rimanere a letto per un periodo troppo lungo. Quindi a voce si dovrà incoraggiare il paziente a mettere in atto dei movimenti. Si dovrà quindi incominciare per prima cosa dallo stimolare la persona a stare seduta. Non ha importanza se il paziente non è in grado di riuscire a scendere dal proprio letto.

Il fatto di stimolare il soggetto a stare seduti è già importante per cercare di ridurre quelli che potrebbero essere i problemi respiratori che il soggetto potrebbe avere. Serve in maniera particolare lavorare sulla componente psicologica del paziente e su quella della persona che dovrà aiutarlo.

Approcci alimentari

Per quanto concerne gli approcci di natura alimenare sarà molto importante seguire alcune regole nei riguardi del malato quali:

  1. Il paziente dovrà idratarsi in maniera adeguata
  2. Il paziente dovrà alimentarsi in maniera adeguata
  3. Servirà effettuare un controllo sulla cute del paziente, cercare di controllare e evitare che si possa seccare e screpolare. In tal senso quindi sarà importante utilizzare sostante che abbiano un buon grado di idratazione e siano emollienti
  4. Una cosa molto importante per evitare che si possano formare piaghe da decubito sarà quella di far cambiare la posizione al paziente con una cadenza pari almeno ad ogni due ore

 Un fattore che va considerato con molta attenzione, non ultimo a tutto quello fino a questo momento descritto è il fatto che il paziente deve essere supportato da un punto di vista emotivo. Serve fornire motivazione al paziente, di conseguenza la persona che prenderà in carico la gestione della persona, dovrà a sua volta avere un atteggiamento fortemente motivato e motivante.   

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