Se non avete mai sentito parlare della sigmoidoscopia a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente di un esame diagnostico attraverso il quale il medico puà valutare in maniera attenta la zona dell’intestino, in particolare di esaminare la zona rettale e e la zona del colon. Con questo esame è essenzialmente possibile esaminare con cura il tratto finale dell’intestino, quello che è maggiormente vicino all’ano. Quale può essere l’utilità di un esame del genere? Attraverso questo esame il medico ha la possibilità di avere un quadro chiaro del tratto intestinale e può esaminare lo stato della mucosa, verificare se il tratto è sano e se è presenta una patologia da va analizzata in maniera attenta e curata di conseguenza.
Cerchiamo ora di capire quali sono le sostanziali differenze tra questo esame e la colonoscopia. In entrambi i casi vengono esaminate intere porzioni di quello che viene chiamato il grosso intestino. Tuttavia nel caso specifico della colonscopia, si esamina altre zone dell’intestino a differenza della rettosigmoidoscopia nella quale verranno esaminati nello specifico un tratto intestinale che è quello finale a ridosso proprio della zona anale.
Per poter effettuare questi esami diagnostici e di controllo, in entrambi i casi si utilizza una specie di sonda che ha la caratteristica di non essere rigida ma di avere un certo grado di flessibilità chiamato colonscopio. Qual’è il diametro esatto di questa sonda? Indicativamente possiamo dire che presenta un diametro che è quello di un dito della mano. Nella parte più in alto è posta una telecamera che consente di inquadrare in maniera chiara tutta la zona che il medico dovrà analizzare per fare gli accertamenti del caso.
Preparazione agli esami
Ci sono delle attenzioni, delle accortezze che il paziente deve avere per una buona riuscita di questo esame? In realtà si deve parlare a tutti gli effetti di una vera e propria preparazione che il paziente dovrà eseguire in maniera molto attenta e precisa. Per prima cosa l’intestino dovrà essere perfettamente pulito.
Questo è un dettaglio molto importante, infatti il medico che dovrà eseguire l’esame avrà la necessità di avere una visione il più dettagliata possibile del tratto intestinale interessato. Se durante l’esame stesso la zona interessata non dovesse presentare un livello di pulizia adeguato, l’esame non sarà attendibile e dovrà essere ripetuto un’altra volta dopo aver fatto una preparazione più adeguata da questo punto di vista.
Il giorno dell’esame
Il giorno dell’esame ci sono delle specifiche precise alle quali il paziente si deve attenere? Si, prima di eseguire l’esame è molto importante che il paziente porti con sè tutta la documentazione relativa a esami pregressi che nel corso del tempo ha fatto. Si parla quindi di eventuali esami radiologici, se per caso ha eseguito precedenti colonscopie, se in passato ha fatto precedenti esami del sangue.
Un altro fattore molto importante è comunicare al medico che eseguirà l’esame se al paziente sono state fatte in passato o anche attualmente indicazioni di natura terapeutica, se il paziente ha delle sensibilità particolari a dei farmaci ( soffre ad esempio di allergie), se attualmente sta seguendo una terapia specifica e per ultimo ma non certo meno importante come dettaglio se soffre di problematiche di natura cardiaca ( eventuali malformazioni).
Come si svolge
Per prima cosa è importante sapere che al paziente il giorno dell’esame verrà chiesto se si sente pronto a farlo così o magari necessita di una sedazione magari leggera, solitamente a base di un farmaco chiamato midazolam che rende più sopportabile e meno pesante l’esame stesso.
Quali sono i dosaggi che è consigliabile somministrare al paziente? La risposta è dipende, ci sono una serie di valutazioni che andranno fatte e che solo il medico che eseguirà l’esame è in grado di effettuare. Vediamo insieme alcune variabili delle quali tenere conto:
- Il medico dovrà valutare il profilo emotivo del paziente
- Il paziente è tranquillo e collaborativo?
- Il paziente è agitato e il pensiero di effettuare l’esame aumenta il suo stato di ansia?
- ll paziente manifesta uno stato di ansia?
- Si tratta di un soggetto emotivo e che tende ad agitarsi durante lo svolgimento dell’esame stesso?
Tutte queste variabili riconducibili di fatto a stati emotivi del paziente vanno considerate e influenzeranno la decisione del medico relativamente al dosaggio da somministrare. Ci sono possibili effetti collaterali dei quali occorre tenere conto quando si procede a sedare un paziente?
No, tuttavia ci sono alcuni accorgimenti che andranno seguiti come ad esempio quello di non guidare una macchina ma di farsi accompagnare durante e dopo l’esame. Come si svolge l’esame? Il paziente verrà disteso su un lettino, dovrà trovarsi sul fianco sinistro. Verrà inserito uno strumento attraverso l’ano fino ad arrivare alla zona dell’intestino oggetto dell’esame. L’esame ha un esito positivo in presenza di tre elementi molto importanti:
- Quanto è pulito il tratto intestinale interessato
- Qual’è la conformazione anatomica dell’intestino del paziente
- Quanto è stato collaborativo il paziente durante lo svolgimento dello stesso
Quali sono le specifiche dell’esame? Per prima cosa l’immissione di aria all’interno della zona intestinale per riuscire a tendere le pareti e ottenere immagini migliori. Quanto dura l’esame? Potrà durare circa quindici minuti ed è molto importante che il paziente rimanga tranquillo e distenda un attimo tutta la muscolatura della zona addominale.
Interventi lato medico
Per quanto concerne il medico, potrà eseguire una serie di operazioni mentre sta facendo l’esame al paziente quali:
- Potrà decidere di effettuare una biopsia prelevare quindi alcuni campioni di tessuto intestinale per farli poi analizzare in un laboratorio
- Durante lo svolgimento dell’esame il medico potrebbe accorgersi che nell’intestino del paziente sono presenti dei polipi e procederà quindi alla loro asportazione
Il polipo asportato verrà poi mandato in un laboratorio per eseguire l’esame istologico. Ci sono delle azioni di natura precauzionale che dovranno essere eseguire sul paziente una volta terminato l’esame? Si, per prima cosa se il paziente è stato sedato, verrà tenuto per circa trenta minuti in endoscopia.
Se invece sono stati asportati dei polipi il medico potrebbe decidere di trattenere il paziente per qualche ora per controllare il decorso post intervento oppure potrebbe anche decidere un breve ricovero per verificare che non subentrino possibili complicazioni.
Possibili rischi dell’asportazione dei polipi
Ci sono dei rischi ai quali potrebbe andare incontro un paziente dove aver avuto un intervento di asportazione dei polipi ( polipectomia)? Si vediamo quali sono:
- Un effetto collaterale che potrebbe insorgere è un’emoraggia che potrebbe prodursi contestualmente all’intervento oppure successivamente
- Potrebbe prodursi ma è un caso raro una perforazione, in quel caso è necessario intervenire subito a livello chirurgico
- Potrebbe prodursi una peritonite una sindrome dolorosa localizzata nella zona dell’intervento che richiede una terapia a base antibiotica
Un’alternativa applicabile alla colonscopia tradizionale e la colonscopia virtuale che richiede in ogni caso una preparazione prima di eseguire l’esame. Tuttavia se l’esame dovesse rilevare eventuali anomalie, si dovrà procedere successivamente con una colonscopia tradizionale.
Il paziente potrebbe anche decidere per superare l’ansia elevata dell’esame con una sedazione cosciente. Questo gli consente di superare il momento di ansia ma rimanendo vigile e potendo controllare la respirazione. Quindi come abbiamo visto sia sigmoidoscopia sia colonscopia sono esami che aiutano un medico a verificare tratti specifici dell’intestino per poter valutare con attenzione se è tutto a posto o ci sono patologie che necessitano attenzione e cura in tal senso.