Senso di pesantezza ai polmoni

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Se un soggetto soffre di un senso di pesantezza ai polmoni, o per meglio dire si trova in una situazione nella quale percepisce un affanno in fase di respirazione, chiamato anche dispnea, sarà portato da un punto di vista psicologico a descrivere questa improvvisa difficoltà che manifesta in funzione di quella che potrebbe essere la causa. Cominciamo con il dire che il ritmo respiratorio e la sua frequenza, sono naturalmente predisposte a subire dei mutamenti che sono in funzione magari di condizioni fisiche specifiche. Infatti se un soggetto per esempio svolge un’attività di natura fisica, la respirazione tenderà in maniera del tutto naturale ad aumentare.  

Tuttavia in condizioni normali questa fase di aumento della frequenza con la quale un soggetto respira non causa alcun tipo di disagio di natura fisica. Tuttavia questo non esclude che la frequenza respiratoria possa aumentare anche in soggetti che sono completamente a riposo perchè magari affetti da problematiche di natura polmonare o che potrebbero coinvolgere altri segmenti dell’organismo umano.

Se invece il soggetto soffre di una condizione chiamata dispnea, a tutti gli effetti il fatto di respirare in maniera più veloce è associato al fatto che nella persona si ha una sensazione specifica nella quale manca l’aria. Da questo punto di vista potrebbe avere delle sensazioni molto fastidiose che riguardano un fastidioso senso di oppressione nella zona del torace.

Respiro affannoso : le cause

Quali sono le cause specifiche che potrebbero innescare in un soggetto una sensazione molto fastidiosa di respiro affannoso? Vediamole insieme:

  • Una delle cause che possono innescare la sensazione di respiro affannoso sono legate all’asma
  • Un’altra causa che potrebbe innescare la sensazione di respiro affannoso è legata alla polmonite
  • Un’altra causa che potrebbe innescare la sensazione di respiro affannoso è legata alla possibilità di avere un infarto
  • Un soggetto potrebbe avere un problema di respiro affannoso che è riconducibile a fattori come un indebolimento a livello muscolare e a livello cardiaco
  • Un soggetto potrebbe avere un problema di respiro affannoso se per esempio ha avuto un aumento considerevole di peso

Parliamo di embolia polmonare

Un’altra causa che può innescare questa sensazione ma parliamo di una motivazione ben più seria e fondata è legata alla presenza di una patologia seria come l’embolia polmonare. In questo caso si verifica una situazione nella quale un’arteria che irrora nella maniera più adeguata la zona dei polmoni.

Si parla tuttavia di un segmento di pazienti che potrebbero avere anche altri tipi di patologie. Per esempio soggetti affetti da una forma di insufficienza a livello polmonare, potrebbero nel corso del tempo sviluppare una seria forma di polmonite. 

 

Parliamo di patologie polmonari

Parliamo ora di quei pazienti che possono essere afflitti da patologie di natura polmonare. Se compiono uno sforzo di natura fisica possono soffrire di dispnea. Partiamo dal presupposto che se un soggetto si sottopone a uno sforzo di natura fisica, in maniera del tutto naturale l’organismo tende a produrre una quantità maggiore di anidride carbonica con un consumo maggiore di ossigeno. Se il soggetto presenta un quadro nel quale la funzionalità di organi come polmoni e cuore è ridimensionata rispetto a quella che dovrebbe essere la portata normale, in presenza di uno sforzo fisico minimo, è molto probabile che nel soggetto la frequenza respiratoria aumenti in maniera considerevole, al punto tale da portare il soggetto ad avere una forma dispnea. La dispnea a quale tipologie di malattie di natura polmonare può essere collegata? Vediamole insieme:

  • Potrebbe trattarsi di patologie polmonari definite restrittive la capacità polmonare tende a restringersi con una difficolà maggiore nella fase di inspirazione
  • Potrebbe trattarsi di patologie polmonari definite ostruttive nelle quali le vie aree hanno una capacità minore rispetto a quella solita. Il problema si presenta nella fase di espirazione, infatti il soggetto non riesce ad espellere l’aria dai polmoni con la velocità necessaria, motivo per cui inizia ad avere delle difficoltà in fase di respirazione con magari anche sibili

Parliamo di insufficienza cardiaca

Per capire meglio questo tipo di problema dobbiamo un attimo fare un approfondimento che riguarda la funzione del muscolo cardiaco. Il  cuore tende di fatto a pompare sangue nella zona dei polmoni. Se si sviluppa una patologia come l’insufficienza cardiaca nella quale il pompaggio non adeguato può determinare l’accumulo di liquidi nella zona dei polmoni, nel soggetto si può sviluppare una sensazione di oppressione nella zona del torace.

Il soggetto potrebbe soffrire di una problematica definita dispnea parossistica. Un problema di dispnea che si sviluppa durante la fase notturna e prevede che il soggetto si svegli improvvisamente ansimando. Per recuperare fiato si deve alzare. 

Parliamo di anemia

Se il soggetto presenta una condizione definita di anemia, si tratta di uno stato nel quale nei soggetti si riduce la quantità si ossigeno che viene messa in circolazione. Un soggetto che soffre di anemia potrebbe percepire un senso di miglioramento quando si trova in una condizione di riposo e al contrario avverte una condizione definita dispnea appena fa uno sforzo. Se il soggetto soffre di una malattia chiamata acidosi metabolica, si accumulano all’interno dell’organismo delle quantità di acido elevate, al punto tale che il soggetto può cominciare ad ansimare.

Il soggetto potrebbe avere uno stato chiamato sindrome da iperventilazione durante la quale avverte come la sensazione di non riuscire a inspirare in maniera adeguata. Questa sensazione potrebbe innescare una respirazione che può diventare faticosa e molto rapida. Questa manifestazione può innescare nel soggetto dei risvolti di natura ansiogena con conseguente angoscia. Possono sviluppare la paura di avere un attacco di cuore.

Quali i segnali di allarme

Quali sono i segnali che non vanno in alcun modo sottovalutati se il soggetto li dovesse manifestare? Se il soggetto soffre di dispnea potrebbe avere sintomi quali:

  1. Il soggetto potrebbe avere un ritmo respiratorio affannoso pur essendo a riposo
  2. Il soggetto potrebbe manifestare uno stato di agitazione con un certo livello di confusione
  3. Il soggetto potrebbe avere una sensazione di disagio nella zona del torace
  4. Il soggetto potrebbe andare incontro a una perdita di peso corporeo

Se un soggetto dovesse iniziare ad avere dolore nella zona del torace, un respiro che diventa affannoso, dovesse accorgersi di avere una difficoltà che si manifesta quando espira o inspira è consigliabile si rivolga al suo medico per fare una serie di approfondimenti necessari.

Approccio medico

In presenza di un paziente che lamenta questi sintomi quale sarà l’approccio del medico? Prima di stabilire quali esami andranno fatti per fare un dovuto approfondimento, il medico interrogherà il paziente per cercare di capire alcune cose importanti tra cui:

  1. Il momento in cui ha iniziato ad avere il respiro in affanno
  2. Se ha avuto una manifestazione graduale o del tutto improvvisa
  3. A livello temporale da quanto dura la sensazione di avere il respiro in affanno
  4. Se si tratta di una problematica legata a altre condizioni correlate quali per esempio un raffreddore

L’anamnesi che metterà in campo il medico si concentrerà sulla valutazione della funzionalità di cuore e polmoni. Il medico effettuerà una misurazione dei livelli di ossigeno presenti nel sangue utilizzando un apparecchio chiamato pulsossimetria. Il paziente verrà sottoposto a una ragiografia nella zona del torace. Successivamente si farà un elettrocardiogramma per valutare quale sia il flusso sanguigno che arriva al cuore.

Se la radiografia a livello toracico non è in grado di suggerire quale potrebbe essere la diagnosi, il medico deciderà di effettuare dei testi legati alla funzionalità a livello respiratorio. Questi test consentono di mettere in evidenza quale sia l’effettiva capacità dei polmoni di trasportare l’ossigeno.

Senso di pesantezza ai polmoni : embolia polmonare

Se il soggetto si trova in una condizione nella quale presenta un rischio che può essere di moderata entità o di grave entità di sviluppare un’embolia polmonare, si procederà ad effettuare alcuni test tra i quali:

  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a un’angiografia con tomografia computerizzata
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una scintigrafia a ventilazione

Approcci terapeutici

Qual’ è l’iter corretto per trattare un problema come la dispnea? Se il paziente dovesse presentare un quadro nel quale ha livelli di ossigeno molto basi nel sangue, gli potrà essere applicata una maschera facciale per ricevere una dose supplementare di ossigeno. Se si tratta di un caso più serio, il paziente potrà essere assistito con una ventilazione di natura meccanica con un tubo inserito nella zona della trachea o una maschera facciale.

Dolore allo sterno e ansia