Semaglutide controindicazioni

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Quali sono le controindicazioni del semaglutide? La risposta corretta è che uno degli effetti collaterali è sicuramente è la nausea, oltre a questo il paziente potrebbe avere:

  • Un possibile effetto collaterale è il vomito.
  • Un possibile effetto collaterale è la diarrea.
  • Un altro effetto collaterale sono i dolori a livello addominale.

Tuttavia questo non esclude che ci possano essere anche delle conseguenze di altro genere, anche più marcate quali:

  • Una delle conseguenze più serie potrebbe essere l’ipoglicemia.
  • Il paziente potrebbe andare incontro ad una sorta di nebbia di natura mentale.
  • Potrebbe esserci un aumento relativo al ritmo cardiaco.
  • Si potrebbe andare incontro alla perdita di capelli.
  • Potrebbe esserci un’alterazione relativa al gusto.
  • Potrebbe esserci un’alterazione del gusto.
  • Il paziente potrebbe andare incontro ad una forma di pancreatite di natura acuta.
  • Il paziente potrebbe avere delle problematiche a livello biliare.
  • In forma maggiormente rara problematiche legate alla costipazione.
  • Il paziente potrebbe andare incontro ad una forma di ostruzione a livello intestinale.

Quando parliamo di un farmaco come il semaglutide, ci stiamo riferendo a un antidiabetico che viene anche utilizzato per dimagrire, tuttavia è bene chiedersi quali siano gli effetti sulla salute del paziente. Ad oggi tuttavia, non sono state ancora determinati quali potrebbero essere gli effetti negativi per persone che non hanno una forma di diabete, sono quindi sane e lo utilizzano per altre finalità quali ad esempio il dimagrimento.

Il rischio è che il suo utilizzo per scopi che sono differenti da quelli legati alla cura di patologie, ne esaurisca poi le scorte. Da questo punto di vista c’è una nota dell’Aifa che è l’Agenzia italiana per il farmaco dove si mette in evidenza una carenza di questo farmaco, in maniera particolare per il semaglutide che è un farmaco antidiabetico.

Farmaco Ozempic

Il fatto che sia aumentata la domanda di questo farmaco, ha creato una condizione di carenza che tenderà a protrarsi per tutto il 2023. Nonostante ci sia un aumento nella fornitura di questo farmaco, ad oggi non è possibile fare una previsione per capire con una sicurezza matematica, se la distribuzione sarà sufficiente a coprire le esigenze attualmente presenti.

Per questa motivazione, l’agenzia segnala agli operatori sanitari l’esigenza di avvertire il paziente che utilizzano questo farmaco, del possibile rischio che il prodotto possa andare in esaurimento, motivo per il quale si dovrà eventualmente valutare per il paziente una terapia differente, in maniera tale da evitare possibili conseguenze di natura clinica relative a problematiche come l’iperglicemia.

L’agenzia per il farmaco sempre nella nota riporta anche la specifica relativa al fatto che ad oggi, questa tipologia di farmaco risulta essere adatta a trattare una patologia come il diabete mellito di tipo 2 nei casi in cui non si riesca a tenerlo sotto controllo, questa cura unita ad un regime dietetico attento e sano oltre all’esercizio di natura fisica.

Approfondiamo gli effetti collaterali

Quando parliamo di un farmaco come l’Ozempic, analogamente alla stregua di altri farmaci, il principio contenuto all’interno è il semaglutide. Di cosa stiamo parlando esattamente? La risposta è che si tratta di una molecola che come tale è molto simile all’ormone Glp-1 , viene prodotto dall’organismo al fine di stimolare quello che risulta essere il rilascio insulina. Questo meccanismo si instaura nel momento in cui i livelli di glucosio che sono presenti nel sangue, risultano essere molto elevati. Oltre a incidere sui livelli di glicemia, tende ad avere anche un effetto sullo stomaco, vediamo quale:

  1. Tende a rallentare la velocità con la quale lo stomaco tende a svuotarsi, riducendo in tal modo l’appetito.

Proprio da questo punto di vista si è notato che un effetto collaterale è proprio quello che è emerso nel corso di sperimentazioni di natura clinica. Si è rilevato che si produce una perdita di peso che riguarda la maggioranza dei pazienti che risultano avere il diabete. Questo nel corso del tempo ha prodotto l’utilizzo di prodotti basati sul semaglutide che consentono di ridurre il peso e dimagrire.

Tuttavia ad oggi le autorità competenti non si sono ancora pronunciate consentendo l’utilizzo di questo prodotto a fini terapeutici neanche se si tratta di pazienti che hanno un livello di obesità rilevata a livello clinico. Il farmaco in ogni caso viene prescritto per usi differenti per quello per cui è nato anche se è sicuramente consigliabile rivolgersi al proprio medico o sentire uno specialista che possa monitorarne gli effetti.

Ipoglicemia

Quando parliamo di ipoglicemia a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un valore relativo alla glicemia che risulta essere basso, in termini di misurazione del valore medio presente, si parla di questa condizione quando l’indice glicemico è inferiore a 70 mg/dl. Quando parliamo di ipoglicemia potremmo riscontrarne tre tipologie differenti, vediamo quali:

  • Potrebbe essere una forma definita lieve, nella quale si caratterizza per la presenza di sintomi quali i tremori, la sudorazione, le palpitazioni che il paziente comunque ha la possibilità di gestire in totale autonomia.
  • Potrebbe essere una forma moderata nella quale si potrebbero aggiungere ulteriori sintomi quali un senso di debolezza, uno stato di confusione mentale, tuttavia anche in queste casistiche, il paziente riesce a gestire il tutto in maniera autonoma.
  • Potrebbe essere una forma considerata grave nella quale il paziente risulta avere uno stato di coscienza alterato nel quale è necessario farsi aiutare da altre persone.

Quali potrebbero essere le cause? Una delle cause più frequenti da questo punto di vista è l’assunzione da parte di un paziente di farmaci per curare una patologia come il diabete. Tra le altre cause annoverabili abbiamo:

  • Potrebbe prodursi una condizione del genere se si tendono a saltare i pasti.
  • Potrebbe essere collegato allo svolgimento di un’attività fisica molto intensa senza che questa sia stata compensata da un regime alimentare adeguato.

La diagnosi avviene tramite la misurazione stessa della glicemia che consente di verificarne i valori e vedere se il soggetto è ipoglicemico. Per quanto riguarda i possibili trattamenti è bene sapere che va rilevata la glicemia appena risulta possibile farlo, se si sta guidando una macchina è bene fermarsi, se si stanno facendo delle attività vanno sospese. Chiaramente l’approccio muta a seconda di quelle che sono le problematiche e il livello di ipoglicemia presente, se si tratta di forma lieve, basta assumere 15 grammi di zucchero, se si tratta di una forma marcata, dove il paziente non è cosciente, dovrà essere somministrata una fiala di 1 mg di glucagone per via intramuscolare.

Considerazioni finali

Per quanto riguarda il semaglutide e le controindicazioni è bene dire che ad oggi non sono stati indagati a fondo su persone che sono sane e lo utilizzano per motivazioni differenti quali ad esempio il perdere peso.

Crampi addominali e diarrea