Avete mai sentito parlare della scabbia? Di cosa si tratta esattamente? In quale modo si contrae questa malattia che coinvolge la nostra pelle? Una volta contratta, ci sono dei farmaci, delle cure che ci consentono di debellarla in maniera opportunta? Quali sono i comportamenti che il soggetto può mettere in atto, per evitare di contrarre questa malattia? Si tratta di una forma che una volta curata, è stata debellata in maniera permanente, o al contrario si tratta di una malattia che può causare nel soggetto che l’ha avuta delle potenziali ricadute? Quali sono le sintomatologie specifiche che il soggetto che l’ha contratta manifesta? Una volta che il soggetto l’ha contratta, per quanto tempo deve continuare a curarsi e dopo quanto tempo avviene la guarigione?
Cominciamo con l’approfondire il decorso di questa malattia e di quali sono i sintomi che caratterizzano questa problematica che coinvolge la pelle. Si tratta di una patologia che si manifesta sulla pelle, per quanto riguarda le cause, si tratta a tutti gli effetti della presenza di un parassita di piccole dimensioni, nello specifico una forma di acaro, che una volta che si è insediato nella nostra pelle, come effetti collaterali, causa un prurito di forte intensità.
Per quanto concerne la sua diffusione, la cosa che possiamo dire è che ha la caratteristica di avere un livello di diffusione estremamente rapido, tuttavia per fortuna, oltre a diffondersi velocemente, è un problema che può essere risolto in maniera altrettanto rapida, una volta prescritta la cura adeguata. Come abbiamo detto, la sintomatologia principale, è quella legata a un prurito intenso, molto fastidioso, al punto tale da spingere il soggetto a grattarsi o comunque ad avere un forte stimolo a farlo.
Ci sono dei momenti particolari, durante la giornata nel quali il prurito è maggiormente intenso? Si, la fase acuta, con la sensazione di prurito che avverte il soggetto molto intensa, è maggiormente presente durante le ore notturne. Al contrario invece, durante il giorno i fastidi che si sentono sono meno accentuati.
Una volta contratto, è molto importante iniziare il prima possibile le cure che consentano di debellarlo il prima possibile. Infatti, visto il livello di contagiosità piuttosto elevato, il rischio è quello di diffonderlo all’interno del nucleo familiare nel quale il soggetto vive. Oppure durante il giorno, mentre ci si reca al lavoro, è molto alto il rischio che avendo contatti con colleghi o altre persone, si diffonda la malattia su altre persone.
Proprio per questo motivo, vista proprio la caretteristica legata al livello elevato di contagiosità, è bene che la cura sia estesa in maniera massiva a tutte quelle persone che in qualche modo, potrebbero essere state a contatto senza saperlo con il parassita.
Come avviene il contagio
Come avviene la fase di contagio? In che modo questo parassita si insinua nella cute di una persona, creando un habitat adatto alla sua diffusione? La scabbia si contrae per contatto diretto con una persona che a sua volta ha già la malattia, oppure tramite il contatto con lenzuola in cui ha dormito una persona che aveva la malattia. Il contagio può avvenire anche tramite vestiti.
Caratteristiche dell’acaro
Vediamo ora quali sono la caratteristiche specifiche di questo acaro. Il suo nome latino è Sarcoptesscabiei, si tratta di un parassita dotato di otto zampe, non visibile a occhio nudo, infatti per poterlo identificare serve un microscopio. Cosa fa esattamente una volta che si è insinuato sulla pelle della persona che lo ospita? Il suo compito è quello di creare dei piccoli cunicoli sotto alla nostra pelle. All’interno di essi, la femmina dell’acaro depositerà in una fase successiva delle uova.
Cosa accade in seguito alla schiusa delle uova? La schiusa avviene solitamente in un arco temporale di 4 giorni dopo che sono state depositate. Successivamente alla schiusa, le piccole larve che sono nate, si muovono lungo la pelle dell’ospite. Il loro compito è quello di muoversi, spostandosi dal punto in cui sono nate, questo per diffondersi in altre aree della pelle, o in alternativa poter colonizzare un nuovo ospite sul quale diffondere la malattia.
Sintomi legati alla malattia?
Cosa accade esattamente sulla pelle dell’ospite, una volta che è entrato in contatto con questa tipologia specifica di parassita? Possiamo parlare di una reazione che avviene nel soggetto di natura allergica. La causa scatenante è legata alla presenza dei parassiti sulla pelle, alle uova che vengono depositate. La reazione di natura allergica, a sua volta provoca un prurito piuttosto accentuato, che il soggetto avverte in maniera più acuta durante certe fasi della giornata, rispetto ad altre.
La sensazione di prurito raggiunge il picco durante la fase notturna, mentre come abbiamo detto, è meno intensa durante le ore del giorno. I sintomi che possiamo avere, causati della presenza di questo parassita, sono solo legati a un prurito intenso? In realtà no, unitamente alla sensazione di prurito, si possono manifestare dei brufoli che possiamo trovare in maniera maggiormente frequente, dentro alle pieghe della pelle.
Quali sono le zone del corpo che possono essere maggiormente esposte all’azione di questi parassiti? Vediamole nel dettaglio:
- Una delle zone in cui il parassita può essere presente è tra le dita
- Un’altra zona in cui possiamo avere il parassita sono le ascelle
- Può essere presente nella zona interna dei polsi
- Per la donna, il parassita potrebbe essere presente nella zona del seno
- Negli uomini, una zona che può essere colpita dal parassita, è quella dei genitali
- Un’altra zona nella quale il parassita può essere presente è quella dei glutei
Parassita nei bambini
Purtroppo, la sua diffusione e il livello di contagiosità è tale che non risparmia neanche i bambini. In questo caso, le zone del corpo nelle quali si può insediare sono differenti, vediamole in dettaglio:
- Il parassita può essere diffuso nella zona del cuoio capelluto
- Il parassita può trovarsi nella zona del viso
- Possiamo trovarlo nella zona del collo
- In alternativa un’altra zona in cui possiamo trovarlo è nella zona delle piante dei piedi
Approcci preventivi
Quali sono i possibili approcci di natura preventiva che si possono mettere in atto per evitare di contrarre la scabbia? La fase legata alla prevenzione si può fare in differenti modi. Se si tratta ed esempio di andare a dormire in un albergo, è molto importante effettuare i necessari controlli, volti a verificare il cambio frequente delle lenzuola, che devono essere cambiare, prima di coricarci nel letto.
Un altro approccio di natura preventiva, prevede di stare molto attenti a non scambiarsi vestiti con altre persone che potrebbero avere il parassita. Molto importante è anche evitare di indossare abbigliamento di seconda mano, già utilizzato da altre persone.
Possiamo mettere in atto dei comportamenti corretti, che siano in grado di ridurre i rischi che il contagio possa diffondersi in casa? Si, è utile e prudente procedere al lavaggio di tutti gli abiti, gli asciugamani o la biancheria che potrebbero aver subito una contaminazione. Se alcuni capi di abbigliamento o altro, non è possibile poterli lavare in casa, devono venire puliti a secco.
Se si tratta invece non di abbigliamento ma magari di oggetti specifici che potrebbero aver subito un processo di contaminazione, è molto importante siano chiusi in appositi sacchetti di plastica dove dovranno rimanere per almeno due settimane.
Processo diagnostico
Come si effettua la diagnosi di questa malattia? L’approccio medico, si basa su una visita del paziente, nel quale viene esaminata in maniera attenta e accurata la pelle, per cercare il parassita e i piccoli tunnel che ha scavato. Eventualmente, il medico può anche decidere di prelevare dei campioni di pelle, per poterli poi analizzare al microscopio.
Approccio farmacologico
L’approccio di natura farmacologica, si basa essenzialmente sull’utilizzo di apposite creme o lozioni. La prassi prevede che il farmaco debba essere applicato in maniera uniforme su tutto il corpo. Se il prurito dovesse fare la sua ricomparsa, si renderà necessario un secondo trattamento. In forma precauzionale, il medico potrebbe decidere di far fare il trattamento a tutte le persone che sono venute in contatto con la persona infetta. Se il sistema immunitario non dovesse reagire nel modo giusto, sviluppando anticorpi che combattano in maniera efficace gli agenti patogeni, si renderà necessario un intervento farmacologico con la somministrazione per via orale.