Ronchi sintomi

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Quali sono i sintomi dei ronchi? Per prima cosa è ben dire che ci stiamo riferendo a rumori di natura respiratoria che hanno la caratteristica di essere continui, secchi e con una tonalità piuttosto bassa. Quando si possono avvertire? La risposta corretta è che possono essere percepiti quando si inspira o si espira. Un dettaglio importante del quale è bene tenere conto è il fatto che sono un segnale della presenza di un processo ostruttivo che si verifica a livello bronchiale o tende a verificarsi nel momento in cui avviene il passaggio dell’aria nelle vie respiratorie.

In tal senso è bene dire che si parla di vie respiratorie che tendono ad essersi ristrette perchè a causa della presenza del muco o a causa di un broncospasmo. Da questo punto di vista è bene dire che in base a quanto sono coinvolti i bronchi, si potranno avere ronchi:

  • Parliamo di una tipologia definita russante;
  • Parliamo di una tipologia che potremmo definire gemente;
  • Parliamo di una tipologia che potremmo definire fischiante;
  • Parliamo di una tipologia che potremmo definire sibilante.

I ronchi come tali sono una tipologia di condizione che potremmo riscontrare i condizioni di vario genere tra le quali la bronchite cronica e acuta, la tracheobronchite, l’asma, la mieloidosi e le bronchioectasie. Un’altra informazione importante da conoscere è il fatto che i bronchi tendono già ad avere una riduzione che è collegata alla fase di espirazione, motivo per il quale i rumori definiti secchi e patologici, nel momento in cui il medico ausculta il torace, risultano decisamente essere maggiormente intensi durante la fase definita espiratoria.

Parliamo di cause

Quali possono essere invece le cause che portano a una condizione del genere? Vediamole insieme:

  • Una delle cause che potrebbe portare a questa condizione è l’asma;
  • Un’altra delle cause che potrebbe portare a questa condizione sono le broncoectasie;
  • Un’altra causa che potrebbe portare a questa condizione è l’edema polmonare;
  • Un’altra causa potrebbe essere la sindrome da aspirazione di meconio.

Sindrome da aspirazione di meconio

Quando parliamo di sindrome da aspirazione da meconio a cosa ci stiamo riferendo esattamente? Si tratta di una difficoltà di natura respiratoria che tende a verificarsi in un bambino neonato che prima di essere partorito o al momento del parto medesimo, ha aspirato nella zona dei polmoni, un materiale fecale del tutto sterile che si chiama meconio.

Nell’intestino del feto è contenuta una sostanza sterile chiamata meconio, in alcune casistiche, in maniera particolare quando si produce una condizione di stress come ad esempio la mancanza di ossigeno, i feti potrebbero espellere il meconio nel liquido amniotico. Da questo punto di vista è bene dire che lo stress potrebbe indurre il feto a fare un respiro di una certa profondità, in maniera riflessa, in questa dinamica il feto stesso inala nella zona dei polmoni il liquido amniotico che a sua volta contiene il meconio.

Se nei neonati si produce una condizione del genere, tenderanno ad avere la pelle bluastra o le labbra bluastre. La respirazione diventa da questo punto di vista faticosa e potrebbero emettere un suono durante la fase di respirazione che è pari a un grugnito. Un fattore importante che il lettore deve conoscere è che i bambini che sono colpiti da questa problematica, hanno l’esigenza di avere una dose di ossigeno supplementare e potrebbero avere la necessità di avere la ventilazione assistita.

In linea generale le possibilità di sopravvivenza per i neonati sono molto elevate, tuttavia se la sindrome in questione dovesse risultare molto grave, potrebbe essere in tal senso letale. Una volta che il bambino è nato, il meconio che in precedenza ha aspirato potrebbe creare un blocco alle vie respiratorie del neonato, causando in tal senso il collasso di alcune aree del polmone. Il meconio che risulta essere stato in precedenza inalato potrebbe causare un processo infiammatorio a livello polmonare definita anche come polmonite e potrebbe far decisamente aumentare il rischio che si possano produrre dei processi di natura infettiva.

Sintomi

Quali possono essere i sintomi di un neonato che ha aspirato meconio? Per prima cosa è bene dire che la frequenza respiratoria potrebbe essere alta, si potrebbero produrre dei gemiti respiratori, la pelle o le labbra potrebbero assumere una colorazione bluastra (definita anche cianosi) causata da un livello di ossigeno non adeguato presente.

Il neonato potrebbe anche sviluppare una forma di ipotensione arteriosa.

Approccio diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico in tal senso? Per prima cosa la presenza di meconio riscontrabile nel liquido amniotico, problematiche evidenti a livello respiratorio, tra gli esami che verranno eseguiti abbiamo la radiografia alla zona del torace. Potranno anche essere effettuate delle colture del sangue per cercare altre tipologie di batteri.

Prognosi

Nella maggior parte dei casi in cui si presenta una sindrome che è legata all’aspirazione di meconio, la prognosi risulta essere più che buona. Tuttavia se il neonato dovesse aver sviluppato una forma di ipertensione polmonare che risulta essere da questo punto di vista persistente, potrebbero esserci dei casi nei quali la malattia risulta avere un decorso letale.

Un neonato che in precedenza ha avuto una sindrome di aspirazione da meconio, nel corso della sua vita potrebbe presentare un rischio maggiore di sviluppare una forma di asma.

Approcci terapeutici

Nel caso in cui le vie respiratorie del neonato dovessero essere bloccate dal meconio, si procederà all’aspirazione. I neonati che hanno avuto problemi di respirazione successivamente al parto, potrebbero essere sottoposti all’inserimento di un tubo nella trachea e collegati a un ventilarore.

I neonati che sono stati sottoposti a ventilazione assistita potrebbe essere somministrato una sostanza che tende a rivestire l’interno degli alveoli in maniera tale che possano rimanere aperti. Dovranno tra le altre cose essere tenuti sotto osservazione molto attenta per evitare gravi complicazioni quali:

  • Il pneumotorace;
  • L’ipertensione polmonare persistente nel neonato.

 Considerazioni finali

Se un paziente presenta i sintomi dei ronchi, per prima cosa dovrà essere individuata tramite un consulto medico specialistico, la causa specifica in base alla quale il soggetto presenta sintomi del genere. Dopo aver individuato in tal senso la causa, si potrà procedere a prescrivere al paziente una terapia mirata che consenta di attenuare/eliminare questi sintomi.

Come sempre queste valutazioni spettano ad un medico competente e specializzato che il paziente è consigliabile consulti, sconsigliamo in ogni caso un approccio fai-da-te che sulla base di cose lette.

Bronchiectasia