La ricerca sull’intelligenza artificiale tende a evolvere ogni giorno, uno strumento che nel corso del tempo è diventato sempre più raffinato e consente di essere applicato a molti ambiti, uno di questi è il campo dell’astronomia. Tuttavia fino ad oggi, questa tecnologia molto interessante, pur essendo applicata nel campo dell’astronomia, non aveva ancora portato in tal senso risultati così interessanti come quelli legati alla scoperta di una Supernova.
La notizia di oggi è molto interessante, infatti un’IA, in completa autonomia ha rilevato, individuato, cercato, confermato e classificato questa nuova scoperta, in maniera del tutto autonoma, senza che ci sia stato in tal senso alcun tipo di intervento umano. L’unico che possiamo mettere in evidenza in tal senso, si è prodotto solo in una fase iniziale, quando si era in nella parte legata all’addestramento del software.
Questa interessante scoperta è legata ad un team di respiro internazionale di un’università degli Stati Uniti che è riuscita a sviluppare uno strumento chiamato Btsbot. Quali sono le sue capacità? La risposta corretta è che ha la capacità di scrutare in maniera attenta il cielo ed è in grado di riconoscere quelli che sono gli oggetti definiti celesti.
Parliamo di una supernova del tutto sconosciuta
Come si è potuto addestrare questa forma di intelligenza artificiale per arrivare a scoprire una supernova? Utilizzando una combinazione di molte immagini, si parla in tal senso di circa 1.5 milione e mezzo che provenivano da fonte del tutto differenti, si parla in tal senso di un totale di circa 15.000 fonti diverse. Queste sono state date all’algoritmo legato alla fase di apprendimento di natura automica. Nel momento in cui l’Ia è stata in grado di acquisire i processi di monitoraggio legati allo spazio profondo, l’algoritmo ha iniziato a operare una sorta di scansione, consentendo in tal modo di poter scoprire una supernova che fino ad oggi era rimasta del tutto sconosciuta.
Approccio metodologico differente
Questa metodologia del tutto nuova ha consentito di fare dei decisi passi in avanti nell’ambito di quelle che vengono definite le esplosioni cosmiche. Questa nuova metodologia consente di automatizzare l’intero processo, consentendo di rendere meno oneroso e complesso il lavoro che devono mettere in atto gli scienziati. Un altro particolare molto importante da questo punto di vista è legato al fatto che si riduce di molto l’errore umano. L’intelligenza artificiale denominata Btsnbot ha utilizzato uno strumento come la scansione che è stata fatta e rilevata in data 3 ottobre da una telecamera di natura robotica, situata in California che fotografa quello che risulta essere il cielo dell’emisfero settentrionale con cadenza pari a due giorni.
La supernova scoperta dall’Ia è stata rilevata da questo punto di vista in data cinque ottobre, oltre ad essere stata verificata in maniera del tutto autonoma dall’Intelligenza Artificiale nelle ore successive. Com’è avvenuta la relativa classificazione? La risposta corretta è che è stata rilevata dal tipo di esplosione, il rapporto completo sulla dinamica di rilevazione della supernova è stato poi fatto in data sette ottobre.
Quanto tempo ha impiegato da un punto di vista oggettivo a stilare il rapporto l’Ia? In pratica in un arco temporale pari a quattro giorni si è concluso il relativo ciclo di ricerca. Un tempo molto breve se paragonato a quello che avrebbero impiegato scienziati esperti per poterlo fare. Infatti è bene sapere che utilizzando la spettroscopia si impiegano migliaia di ore per cercare di capire quali osservare.
Parliamo di algoritmo
Quando parliamo di algoritmo a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che si tratta di una procedura definita di calcolo, uno schema in base al quale l’uomo tende a codificare la modalità in base alla quale si elaborano i dati. Quindi quando parliamo di algoritmi, ci stiamo essenzialmente riferendo ad una sorta di logica razionale sulla quale si basa l’intelligenza artificiale.
Machine learning
Quando parliamo di machine learning invece a cosa si riferiamo? La risposta è una sorta di sottoinsieme legato all’Intelligenza artificiale, se dovessimo tradurre alla lettera questa terminologia potremmo definirla come ” macchine in fase di apprendimento e che stanno imparando”. In pratica i software che vengono gestiti dagli algoritmi sono progettati e finalizzati all’analisi di una quantità di dati molto grande.
Parliamo di deep learning
Quando invece ci riferiamo al deep learning, ci stiamo sostanzialmente riferendo ad una sorta di sottoinsieme riferito al machine learning. Quali sono le sue peculiarità? In pratica la sua capacità è quella di poter individare, riuscire a estrarre, oltre che poter elaborare in maniera del tutto autonoma dei dati, non dovendo in tal senso doversi appoggiare all’attività umana.
Parliamo di big data
Il termine invece big data cosa significa? In sostanza possiamo parlare di una mole di dati molto grande che riesce in tal senso a superare quella che risulta essere la capacità dei database di taglio tradizionale. Questa terminologia viene utilizzata in un settore come quello delle tecnologie che tendono ad elaborare una quantità di dati molto grande.
Parliamo di reti neurali
Se invece parliamo di quelle che sono definite reti neurali a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che stiamo parlando di sistemi basati sull’apprendimento che hanno la pecualiarità di riuscire a trasferire nell’ambito delle macchine quella che risulta essere la struttura dei neuroni che sono presenti nell’uomo.
Quando parliamo di reti neurali, ci stiamo di fatto riferendo ad un sistema che rappresenta la versione dell’intelligenza artificiale che risulta essere maggiormente vicina a quella dell’uomo.
Parliamo di chatterbot
Quando invece parliamo di chatterbot, ci stiamo riferendo ad un software che viene sviluppato per riuscire a simulare, questo attraverso una chat o attraverso una voce, una tipica interazione umana. Si tratta in sostanza di una delle applicazioni maggiormente diffuse relative all’intelligenza artificiale. Infatti il riuscire a comprendere un linguaggio artificiale, c’è la possibilità oggettiva di riuscire a sostituire l’uomo in determinati frangenti.
Considerazioni finali
Secondo recenti stime, sappiamo che gli astronomi sono riusciti a scoprire solo una piccola porzione di tutte le supernove effettivamente presenti nell’Universo. Non sono infatti di facile individuazione, pur avendo un livello di luminosità elevato ed un livello di energia alto. La ricerca sull’intelligenza artificiale sarà in grado di offrire agli scienziati, un tempo maggiore per riuscire ad analizzare le scoperte e poter elaborare delle ipotesi riguardanti le esplosioni cosmiche che vengono rilevate.