Quiet firing : dimissioni silenziose

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Quando parliamo del quiet firing a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è licenziamento silenzioso, proprio in questi ultimi anni sta crescendo una tendenza nel mondo aziendale, all’interno di un’organizzazione che punta a risolvere una potenziale controversia di lavoro, cercando di gestire il tutto in maniera il più silenziosa e discreta possibile. Si tratta di un fenomeno che ha la tendenza a crescere, dopo aver parlato di job hopping, nel mondo del lavoro si sta facendo strada un modo completamente diverso di gestire un allontanamento dal posto di lavoro. Potremmo anche definirlo come una sorta di processo silenzioso, in base al quale un’organizzazione aziendale cerca di gestire la possibile fuoriuscita di un dipendente dal proprio contesto avvalendosi di:

  • Si punta a favorire la gestione del tutto attraverso colloqui privati con il dipendente in oggetto.
  • Da un punto di vista legale, si creano dei termini di natura contrattuale del tutto riservati.
  • L’uscita dal contesto aziendale si tratterà tramite un canale discreto e non ci saranno in tal senso comunicazioni ufficiali.

Non trapeleranno in alcun modo informazioni che riguardino le ragioni che un dipendente potrebbe avere per una dinamica del genere.

Metodologia corretta?

Possiamo parlare di una gestione corretta e adeguata di una problematica del genere? In realtà possiamo sicuramente utilizzare il termine controverso, infatti molte persone ritengono che un dipendente abbia anche il diritto di conoscere quali potrebbero essere le motivazioni in base alle quali, un’azienda decide un suo allontanamento definitivo da un posto di lavoro.

In ogni caso le aziende optano per una scelta del genere per cercare di ridurre il rischio che si possano avere delle dispute di natura legale o magari reazioni all’interno dell’organizzazione aziendale che abbiano la caratteristica di avere una valenza negativa. Per fare una riflessione maggiormente ampia su un fenomeno del genere è importante analizzare alcune motivazioni dal punto di vista dell’azienda che potrebbero portare ad una decisione del genere, vediamo quali sono:

  1. Possiamo parlare di una performance di un dipendente, non in linea con le aspettative dell’azienda. Infatti potrebbe prodursi una situazione in base alla quale un dipendente magari non sta riuscendo a pervenire agli obiettivi che l’azienda gli ha dato. Motivo per il quale l’azienda decide di optare per una soluzione che sia maggiormente discreta e ridurre al minimo il rischio che si possano produrre conflitti e riuscire a mantenere un clima di lavoro più sereno.
  2. L’organizzazione aziendale potrebbe trovarsi in un momento in cui si rende necessario ridurre il personale interno, quindi la scelta potrebbe essere quella di un allontanamento delle risorse in oggetto, con un approccio discreto, al fine di evitare delle turbative o magari creare del malcontento che potrebbe interessare altri dipendenti.
  3. Potrebbe essere una scelta legata magati a delle motivazioni comportamentali o disciplinari. Immaginiamo per un attimo lo scenario di un dipendente che assume un comportamento del tutto inappropriato nei confronti di un dipendente o magari viola una determinata policy aziendale. Questo consente all’azienda di poter risolvere in modo corretto ed adeguato la situazione, in maniera tale da evitare danni in termini di immagine.

Comportamento dell’azienda

Questa tipologia di approccio, può essere utilizzata dall’azienda in differenti circostanze, generalmente ci sono occasioni specifiche nelle quali questa dinamica viene introdotta, vediamo quali sono:

  • Si tratta di una situazione lavorativa delicata, come tale si cerca di avere un approccio differente nella gestione di una controversia.
  • Si decide di adottare un comportamento del genere nel caso in cui si percepisce il sorgere di una potenziale controversia che interessa l’azienda.
  • Generalmente si opta per una scelta del genere in tutti quei casi in cui si capisce che potrebbe crearsi una tensione molto grande tra il lavoratore e il contesto aziendale. Motivo per il quale si pensa ad una separazione che sia il più tranquilla possibile sia nell’interesse del dipendente sia nell’interesse stesso dell’azienda.

Mobbing impatti psicologici

Quali sono le difficoltà di natura psicologica nelle quali incorre una persona che subisce il mobbing? La risposta corretta è che si parla di problematica di natura psicologica, fisica e psicosomatica che possono portare a delle conseguenze che interessano tutti gli ambiti della vita di una persona.

La persona potrebbe anche soffrire di disordini di natura mentale, vediamo quali sono:

  1. Il soggetto potrebbe andare incontro a episodi di natura depressiva.
  2. Il soggetto potrebbe soffrire di insonnia.
  3. Il soggetto potrebbe soffrire di attacchi di panico.
  4. Il soggetto potrebbe avere dei disturbi di natura alimentare.

Ci sono delle conseguenze a livello familiare? Si, infatti una persona che subisce mobbing, tende anche a scaricare tutte le tensioni accumulate e le problematiche all’interno del proprio nucleo familiare. Il fatto che una persona che sta vivendo questa fase delicata e problematica della propria vita, tenda a scaricare tutte le tensioni accumulate all’interno della famiglia, potrebbe generare nel corso del tempo una vera e propria crisi con il proprio partner. Infatti se in una fase iniziale il partner della persona che vive una dinamica come quella del mobbing si spende per cercare di aiutare il proprio caro in tutti i modi, arriva ad un punto in cui esaurisce tutte le energie a disposizione.

Sia da un punto di vista fisico che da un punto di vista mentale, al punto tale che si “allontana” dalla persona cara. La vittima di mobbing si trova quindi in una situazione in cui perde l’appoggio e l’ascolto della persona cara, si trova in una situazione di isolamento completo in base alla quale potrebbe ritrovarsi del tutto solo/a.

Il valore del lavoro

Se riflettiamo un attimo a quanto sia importante il lavoro nella vita di una persona, possiamo sicuramente rispondere dicendo che definisce e crea una sorta di identità del lavoratore. Il fatto di poter lavorare, di svolgere una mansione lavorativa e di percepire uno stipendio consente ad una persona di avere una certa gratificazione e soddisfazione da un punto di vista personale. Il lavoro è anche legato al tipo di percezione a livello sociale che una persona tende ad avere. Questi meccanismi sono molto importanti in termini di autostima personale oltre a rafforzare una percezione positiva della propria immagine a livello sociale.

Considerazioni finali

Il quiet firing può essere un corretto approccio per ridurre il rischio di avere una controversia legale da parte di un lavoratore? La risposta non è scontata in tal senso, dipende da una serie di fattori legati alla persona, livello di sensibilità, la personalità del lavoratore, il suo credo di valori, quanto tiene al lavoro, la delusione e il senso di frustrazione che ne potrebbe derivare. Per cercare una soluzione del genere serve un approccio il più possibile trasparente con il lavoratore, pur non garantendo questo modo di porsi, una risposta positiva. Si tratta quindi di uno scenario aperto, dove possono intervenire molte variabili.