Quando parliamo di psicopatologie emotive a cosa ci stiamo riferendo esattamente? Partiamo dal presupposto che passare ad un evento traumatico, il fatto di superare una determinata difficoltà o avversità può lasciare in una persona delle sofferenze. Si tratta di dinamiche che in quanto tali possono in qualche modo condizionare una persona o magari plasmarla in un determinato modo. Ricordiamo poi a tutti che non tutte le persone hanno la capacità di mettere in atto una buona resilienza o una gestione ottimale dello stress. Quindi si potrebbero manifestare dei disturbi di natura psicologica che una persona potrebbe sviluppare in seguito ad una dinamica molto stressante di marcata intensità.
Potrebbe trattarsi di esperienze molto dure come ad esempio la perdita di una persona a noi cara in seguito ad un incidente. Uno degli specialisti in tal senso che a suo tempo iniziò a studiare le possibili interazioni tra un evento traumatico e la mente di una persona è stato Freud. Una recente ricerca che è stata pubblicata su una rivista che si chiama Affective Scienze dichiara che una persona, in seguito ad esperienze che sono dolorose, può avere un’alterazione che interessa la propria sfera emotiva.
Cosa accade esattamente? Queste modifiche possono interessare il modo di percepire gli eventi, il modo in cui regoliamo gli stati emotivi dentro di noi.
Il soggetto e le sue variabili
Il fatto di passare tramite delle avversità è bene sapere che è anche un fattore del tutto soggettivo, non tutte le persone reagiscono allo stesso modo. Proprio per questa motivazione non è necessariamente detto si possano sviluppare delle psicopatologie di natura emotiva, in tal senso è più corretto parlare di un rischio.
Per quale motivazione alcune persone hanno la capacità di avere una relazione migliore e più pronta a determinati eventi rispetto ad altri? In tal senso è bene dire che la scienza ad oggi, non è ancora arrivata ad una risposta, si tratta di una dinamica sulla quale si sta lavorando, studiando e approfondendo per cercare di comprenderla meglio.
Parliamo di ansia
Quanto è importante avere la capacità di saper regolare al meglio le proprie emozioni e propri stati emotivi interni a fronte di un evento molto forte e traumatico? Sicuramente è un fattore di grande importanza, se si tratta di eventi che come tali portano la persona ad esserne esposta per un tempo lungo e prolungato, si produce un’alterazione in termini di sistema nervoso e la zona dell’amigdala diventa eccessivamente attiva (si parla in tal senso di iperattività).
Il soggetto presenta da questo punto di vista un grado di reattività maggiore e una sorta di disregolazione di natura emotiva, inoltre aumenta il livello di ansia.
Dinamica depressiva (disordine)
Se una persona vive delle dinamiche dolorose per un periodo di tempo prolungato, questi costituiscono un terreno fertile per problematiche e disturbi legati al proprio umore. In modo particolare sul cervello di una persona che magari è ancora nella fase dell’infanzia. Ci sono regioni che in quanto tali, si parla in tal senso dell’amigdala e dell’ippocampo subiscono un’alterazione legata al loro modo di funzionare.
Parliamo di disturbo post traumatico da stress
Pensiamo ad eventi traumatici che come tali, lasciano nel soggetto un impronta profonda, vediamo quali sono:
- Per esempio un evento fortemente traumatico potrebbe essere un abuso.
- Un altro evento traumatico in tal senso potrebbe essere un disastro naturale.
- Un altro evento traumatico in tal senso potrebbe essere legato all’abbandono dei genitori.
- Un altro evento traumatico in tal senso potrebbe essere legato al decesso di una persona a noi cara.
Quello che si può produrre in un individuo è un trauma, ci sono in tal senso pazienti possono soffrire di un disturbo da stress post traumatico. Ricordiamo a tutti che il trauma ha effetti che riguardano non solo la sfera psicologica o sociale della persona, tende a risentirne anche la sua salute.
Disturbo borderline di personalità
Il disturbo borderline di personalità a cosa è collegato esattamente? Generalmente si parla di eventi traumatici che riguardano l’infanzia, si tratta di esperienze molto dolorose che segnano una persona, in modo particolare nelle donne. Quali sono le alterazioni legate al piano emotivo? Vediamole insieme:
- Per prima cosa il soggetto potrebbe avere delle crisi d’identità.
- ll soggetto potrebbe percepire delle sensazioni croniche legate ad un senso di vuoto.
- ll soggetto tende ad avere una paura legata all’abbandono che risulta essere costante.
- Il soggetto tende ad avere problematiche legate alla creazione di relazioni che siano caratterizzate da un certo grado di stabilità.
- Si tratta di pazienti che possono essere molto impulsivi.
- Sono soggetti a fluttuazioni a livello umorale.
- Sono autolesionisti.
Saper gestire il dolore
Ognuno di noi tende ad avere un approccio del tutto differente nel modo di gestire il dolore, tuttavia non è detto che il modo di reagire sia il più giusto o il più idoneo. Un fattore di stress che sia collegato ai primi anni di vita, tendono in tal senso ad accrescere il livello di vulnerabilità oltre al rischio che il tutto possa determinare delle dipendenze, vediamo quali sono:
- Il soggetto in futuro potrebbe sviluppare delle dipendenze legate all’utilizzo di sostanze quali le droghe, il tabacco.
- Il soggetto potrebbe in futuro avere delle dipendenze di natura comportamentale legate al gioco d’azzardo, alla sessualità, al web, allo shopping.
Approcci terapeutici
Gli approcci di natura terapeutica devono sempre tenere conto al massimo del quadro clinico del paziente medesimo oltre che dai suoi bisogni. Un approccio che può essere utilizzato nella cura di un paziente che presenta problematiche del genere, prevede l’utilizzo della terapia cognitivo-comportamentale che si focalizza sul riuscire a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti che hanno nella vita del paziente, una valenza negativa.
Un altro approccio che in tal senso poteva essere utilizzato è la terapia comportamentale di natura dialettica. Questa risulta essere efficace nel trattare problematiche legate alla regolazione emotiva, in modo particolare se il paziente risulta avere dei comportamenti autolesivi.
Approccio di desensibilizzazione
Nel cercare di affrontare al meglio un trauma a livello psicogico, questa terapia prevede la stimolazione legata a movimenti oculari, esponendo in maniera progressiva il soggetto a ricordi di natura traumatica. Questo approccio favorisce la desensibilizzazione nel corso del tempo.
Considerazioni finali
Ognuno di noi deve nel corso del tempo affrontare un periodo della propria vita caratterizzato da un livello di complessità maggiore, servirebbe in tal senso, il riuscire a elaborare le strategie migliori che si possano mettere in pratica per affrontare il tutto al meglio. Le psicopatologie emotive richiedono da questo punto di vista, l’aiuto e il supporto di uno specialista per poter affrontare al meglio queste problematiche.