Prostata ingrossata ovvero una condizione nella quale un soggetto ha un aumento di volume della ghiandola prostatica. In linea generale possiamo dire che non si tratta di una condizione di natura maligna che corrisponde a una patologia ma di natura benigna. Tuttavia è anche bene dire che se la ghiandola prostatica subisce un aumento di volume rispetto a quelle che sono le sue condizioni normali, il soggetto potrebbe avere delle difficoltà specifiche.
- Si parla di una condizione nella quale un soggetto inizia ad avere problemi in fase di esplulsione dell’urina
Oltre a queste considerazioni ne vanno fatte anche di altra natura quali:
- Il fatto che con il progressivo invecchiamento la ghiandola prostatica sia sogetta a un aumento di volume non è necessariamente una condizione anomala
- Un soggetto che presenta questi problemi potrebbe avere delle oggettive difficoltà nel momento in cui deve espellere l’urina oppure avvertire lo stimolo a farlo con maggiore frequenza. Un altro sintomo specifico che riguarda l’ingrossamento della ghiandola prostatica è legato alla necessità di urinare con un’urgenza maggiore rispetto al passato
- Come si arriva a diagnosticare un aumento di volume relativo alla zona della ghiandola prostatica? In linea generale possiamo dire che il processo diagostico richiederà necessariamente una rettoscopia. Tuttavia non bisogna escludere a priori che in tal senso si renda necessario un prelievo di sangue per capire se il soggetto potrebbe avere un tumore nella zona della prostata
- Si potrebbe rendere anche necessario sottoporre il paziente a una terapia di natura farmacologica mirata a creare un buon livello di distensione dei muscoli relativi alla zona della prostata. Tuttavia la terapia farmacologica potrebbe anche essere mirata a cercare di ridurre il volume prostatico e in questo caso si parla di un farmaco come la finasteride. In ogni caso potrebbe anche rendersi anche necessario sottoporre il soggetto a un intervento di natura chirurgica.
Qual’è la funzione specifica della ghiandola prostatica? Una delle funzioni più importanti parlando in tal senso dell’uomo è quella di produrre lo sperma in fase di eiaculazione maschile. Quali sono le dimensioni effettive della ghiandola prostata? In un uomo che è giovane la ghiandola prostatica ha delle dimensioni che possiamo paragonare a quella di una noce.
Il progressivo aumento di volume che di fatto è anche legato all’età del soggetto può far sì che nel corso del tempo la ghiandola prostatica crei una pressione sulla zona dell’uretra causando un processo ostruttivo. In pratica il soggetto avrà problemi legati alla capacità di urinare, potrebbe in tal senso espellere una quantità minore rispetto a quella presente, non consentendo in tal senso uno svuotamento adeguato, oppure al contrario avere un blocco completo in fase di minzione.
Probabili cause
Quali le cause effettive che possiamo in tal senso identificare in un problema del genere? Per prima cosa è bene dire che il fattore età è fondamentale per fare sì che la ghiandola prostatica possa aumentare di volume. Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a capire quale sia la causa specifica.
In ogni caso in tal senso si può ipotizzare che i mutamenti di natura ormonale che sono in corso nel soggetto maschile a livello di testosterone e diidrotestosterone possano avere delle correlazioni in tal senso.
Sintomatologia
Un soggetto affetto da un problema come quello dell’aumento di volume della ghiandola prostatica, inizia ad avere delle problematiche e sintomi associati quando il flusso di urina è ostacolato da questo volume accresciuto o bloccato del tutto. Cosa accade esattamente? Il problema si presenta quando la vescica non ha uno svuotamento adeguato dall’urina presente. Questo comporta che la persona debba urinare con maggior frequenza. Gli episodi si potrebbero presentare di notte.
Un’altra problematica che si può riscontrare in tal senso è il fatto che lo stimolo a espellere l’urina diventa maggiormente urgente.
Possibili complicazioni
Il soggetto che presenta un problema di aumento di volume prostatico a quali possibili complicazioni espone il paziente? Il fatto che la vescica non si svuoti come dovrebbe, potrebbe creare una pressione maggiore nella zona della vescica e limitare a sua volta il relativo flusso di urina dalla zona dei reni. Questo potrebbe comportare un aumento di attività e sforzi a carico dei reni stessi.
Se invece ci troviamo nella condizione in cui il flusso naturale di urina viene completamente bloccato, il soggetto potrebbe avere una sindrome dolorosa che interessa la zona dell’addome nella parte inferiore. Ci sono delle particolari condizioni che possono in tal senso causare un problema di mancato svuotamento del flusso dell’urina? Si andiamo a vedere quali sono:
- Questa condizione potrebbe essere il risultato di un soggetto che ha avuto un periodo di immobilità forzata
- Questa condizione potrebbe essere il risultato dell’essersi esposti a un clima rigido e freddo
- Questa condizione potrebbe essere anche il risultato di una problematica di ritardo nella fase di espulsione del flusso urinario
- Potrebbe trattarsi della conseguenza dell’utilizzo di anestetici
Processo diagnostico
Come avviene la diagnosi relativa a un problema del genere? Generalmente si fa una visita da un medico specialista che sottoporrà il paziente a una fase di esplorazione della zona del retto. In questo modo attraverso la palpazione sarà in grado di dire se la ghiandola prostatica è effettivamente aumentata di dimensioni. Tuttavia contestualmente a questa esplorazione sarà molto importante sottoporre il paziente a un’esame delle urine per escludere che ci possano essere processi infettivi in corso o perdite emoraggiche.
Un altro esame al quale il paziente verrà sottoposto è legato urinare in un dispositivo ad hoc che sarà in grado di verificare quale sia il flusso dell’urina e e il volume. Dopo aver fatto questo esame si sottoporrà il paziente a un’ecografia della vescica per capire a quale livello sia il processo di svuotamento dall’urina.
In realtà è anche bene dire se il soggetto che soffre di ghiandola prostatica ingrossata non presenta sintomatologie specifiche o problematiche quali reni non funzionanti, problemi di calcoli e presenza di sangue nel flusso urinario, non si sottopone il paziente ad alcun trattamento.
Al contrario in presenza di sintomi accentuati, si può intraprendere un trattamento a base farmacologica che mirerà a migliorare alcune condizioni specifiche quali:
- Favorire un processo distensivo relativo alla muscolatura della zona prostatica
- Favorire un processo distensivo relativo alla muscolatura della zona della vescica
Approccio chirurgico
Qualora l’utilizzo di farmaci dovesse a tutti gli effetti rivelarsi poco efficace nella prostata ingrossata, si dovrà intervenire con la chirurgia che prevede un endoscopio a a fibre ottiche dentro l’uretra collegato a un elettrobisturi che rimuoverà una porzione di prostata. Tuttavia questo specifico intervento non è certo privo di possibili conseguenze tra cui:
- Il soggetto potrebbe avere problemi di disfunzione erettile
- Il soggetto potrebbe avere problemi di perdite emorragiche
- Il soggetto potrebbe andare incontro a un processo infettivo
In tal senso si potrebbero utilizzare degli approcci di natura chirurgica alternativi e meno invasivi tra cui:
- Si potrebbe utilizzare la termorapia che sfrutta il calore
- Si potrebbero utilizzare gli ultrasuoni
- Si potrebbe utilizzare il laser
- Si potrebbe utilizzare una procedura chiamata vaporizzazione elettrica