Esiste una cura per la prosopagnosia? In realtà no, ad oggi quello che si può fare per un soggetto che soffre di una problematica del genere è quella di creare dei meccanismi di natura compensatioria che consentono al paziente di acquisire delle peculiarità personali, delle specifiche abilità in grado di individuare i volti e i familiari a loro cari. Come si può quindi supportare un individuo che soffre di un problema del genere? Cercando di sviluppare e rendere maggiormente attento un paziente su una serie di caratteristiche specifiche del familiare che non riusciamo a riconoscere. Si potrebbe quindi aiutare un paziente a riconoscere il tutto da delle caratteristiche di natura fisica specifiche oppure in alternativa si potrebbe aiutare il soggetto con il riconoscimento vocale.
Cosa accade esattamente a un soggetto che tende ad avere una problematica del genere? Partiamo da un presupposto preciso, in linea generale il meccanismo che ci porta a dimenticare magari il nome di una persona appena conosciuta non è poi un fattore così anomalo o particolare. Tutti prima o poi nella vita hanno magari icontrato in più occasioni una persona che poi col tempo hanno dimenticato. Questo può capitare anche a soggetti che magari hanno rivisto più e più volte quella persona ma per motivi di vario genere tendono a dimenticare il nome.
Come potremmo definire questa problematica? Essenzialmente si tratta di una persona che nel corso della propria vità ha un problema di natura visiva. In pratica non possiede più la capacità di riconoscere un volto che era familiare nella sua vita, magari che appartiene proprio a un familiare con il quale si vive la propria quotidianità.
Di quale disturbo stiamo parlando? Si tratta di una problematica di natura neurologica che in quanto tale non consente al soggetto di riconoscere il volto di un familiare o di un parente stretto. Per questo motivo persone magari a loro care, facenti parte della loro quotidianità, persone che hanno da sempre un rapporto stretto diventano improvvisamente degli estranei.
Approfondiamo la problematica
Si tratta quindi di una problematica che in quanto tale riguarda solo il mancato riconoscimento dei volti delle persone più care? La risposta corretta è no, potrebbe anche riguardare dei luoghi o degli oggetti facenti parte della quotidianità di una persona che in quanto tali non vengono più in alcun modo riconosciute.
Questa tipologia di problematica specifica riguarda solo il riconoscimento di volti di persone a noi familiari o potrebbe interessare altre cose? In realtà al di là dalla effettiva non capacità di riconoscere anche un oggetto familiare, il paradosso potrebbe anche essere al riconoscimento del proprio volto.
Approfondiamo la patologia
Volendo approfondire la problematica possiamo anche dire che il suo sviluppo potrebbe iniziare dall’infanzia del soggetto. Potrebbe esserci in tal senso una componente di natura genetica o potrebbe essere il risultato di una lesione che interessa la zona del cervello. Esiste solo la forma che si manifesta nel periodo relativo all’infanzia del soggetto? No, potremmo anche trovarci di fronte a una problematica che tende a svilupparsi in un periodo successivo della vita di una persona. Per quale motivo questo accade? In tal senso parliamo di casistiche specifiche vediamo quali sono:
- Potrebbe manifestarsi in soggetti sia di sesso maschile che femmile che hanno una certa età
- Potrebbe essere il risultato di una lesione che interessa la zona del cervello
- Potrebbe essere la conseguenza di un ictus
- Potrebbe essere la fase iniziale di una malattia di carattere degenerativo
Qual’è il corretto iter di natura diagnostica che può interessare la persona affetta da una problematica del genere? In realtà è bene dire che la diagnosi di un deficit del genere non è per nulla semplice. Qual’è il motivo di questa difficoltà in fase di diagnosi? Essenzialmente perchè si tratta di meccanismi che interessano la zona del cervello e in quanto tali di natura piuttosto complessa.
Possiamo dire che sia corretto un termine generico come cecità legata ai volti quando si parla di una problematica del genere? In realtà no, perchè questa condizione può avere declinazioni differenti andiamo a vedere quali:
- Un soggetto che presenta un problema del genere potrebbe magari guardare il viso di una persona ma non non riuscire a focalizzare tutto il volto per intero
- Un soggetto che presenta una problematica del genere potrebbe magari essere in grado di notare solo alcune caratteristiche
- Tuttavia intercorrono anche delle problematiche che riguardano un volto che esce dal quello che viene definito campo visivo
- Un paziente che presenta una problematica del genere potrebbe avere delle difficoltà che riguardano la capacità di recuperare un ricordo che riguarda quel volto
Parliamo di lesioni al cervello
Ora facciamo un piccolo approfondimento parlando quelle che vengono definite lesioni al cervello. Per prima cosa quando si utilizza il termine lesione possiamo parlare di un danno che in quanto tale può essere la conseguenza di una patologia o magari un infortunio. Quali sono da questo punto di vista le cause ipotetiche che innescano in un soggetto una lesione di natura celebrale? Vediamole insieme:
- Tra le possibili cause legate a una lesione al cervello potremmo avere un ictus
- Un’altra possibile causa legata a una lesione al cervello potrebbe essere un’emoraggia di natura celebrale
- Potrebbe essere la conseguenza di un trauma che interessa la zona del cranio o quella del cervello
- Potrebbe essere la conseguenza di un tumore al cervello
- Potrebbe essere la conseguenza di una carenza in termini di ossigeno che arriva direttamente al cervello
- Potrebbe essere la conseguenza di una patologia come la meningite
- Potrebbe essere la conseguenza di una patologia come l’encefalite
- Potrebbe essere la conseguenza di una patologia come la borreliosi
- Potrebbe essere la conseguenza di una patologia come l’idrocefalia
Quali sono le problematiche successive alle quali potrebbe andare incontro un soggetto che ha una lesione di natura celebrale? Da un punto di vista fisico potrebbe avere delle limitazioni. Vediamo nel dettaglio le conseguenze:
- Il soggetto potrebbe andare incontro a problematiche lato deambulazione con l’impossibilità di riuscire a camminare
- Il soggetto potrebbe andare incontro a una paralisi che coinvolge una zona del corpo
Parliamo di danni al cervello
Dopo avere visto come non esista una cura per la prosopagnosia è importante stabilire quale sia l’area del cervello specifica che subisce il danno di natura neurologica. Si tratta di un’area specifica del cervello definita giro fusiforme ed è quella adibita essenzialmente a riconoscere il viso di una persona e a discriminarla in maniera diversa rispetto a quello che è un oggetto di natura inanimata.
Il processo di diagnosi cosa richiede? Essenzialmente si utilizzano dei test vediamo quali:
- Si potrebbe sottoporre il soggetto a un test nel quale deve riconoscere dei volti di persone molto popolari
- Il soggetto potrebbe essere sottoposto a un test chiamato CFMT nel quale in tre volti uno è conosciuto e il soggetto dovrebbe essere in grado di riconoscerlo in maniera corretta