Potomania

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Avete mai sentito parlare della potomania? Si tratta di un problema di natura psichiatrico e va quindi indagata la sfera psicologica del soggetto che lo porta ad avere un rapporto squilibrato con l’acqua. Quali sono gli approcci terapeutivi che si possono mettere in atto, per cercare di cambiare il comportamento ossessivo della persona, e il rapporto di dipendenza che vive con l’acqua? Esistono degli effetti di natura collaterale che interessano il soggetto che vive questa condizione squilibrata con l’acqua? Quali sono i danni che a lungo andare si possono creare nell’organismo umano, determinati dallo squilibrio nel bere acqua che il soggetto mette in atto? La persona ha consapevolezza del suo problema? Si rende conto di adottare un comportamento ossessivo o al contrario non ne ha per nulla la percezione? 

Ora, prima di affrontare nel dettaglio questa problematica, è bene fare un approfondimento sull’importanza dell’acqua, pensate che almeno un buon 70 per cento del nostro organismo è costituito di acqua, motivo per cui è molto importante avere sane abitudini di vita, che comprendano una corretta idratazione, un consumo di acqua sufficiente per il nostro organismo.

Come abbiamo potuto vedere, facendo un approfondimento sulle acque in generale, è molto importante conoscere a fondo la composizione delle acque che sono presenti in commercio, questo per capire e scegliere, quella più adatta alle nostre caratteristiche fisiche. In ogni caso è bene specificare che le acque oligominerali presenti in commercio, per tutti i soggetti sani, che non hanno problematiche specifiche e vivono condizioni con patologie, in generale vanno bene.

Se siete persone sportive, se amate praticare sport specifici, quali la corsa, il calcio, il tennis, magari durante la stagione estiva, c’è una cosa molto importante che dovete sapere. Nella stagione estiva, complice il caldo, con la sudorazione, si perdono molti liquidi e sali minerali, proprio per questo motivo è molto importante reidratare il nostro corpo in maniera adeguata. 

La stessa cosa vale per le persone anziane, che durante la stagione estiva commettono spesso l’errore di non bere molta acqua, soprattutto nelle ore più calde della giornata, il rischio è quello di trovarsi di uno stato di disidratazione. 

Patologia psichiatrica

Ora, parliamo di questa condizione psichiatrica seria, le persone affette da potomania, hanno un problema di natura specifico. Avvertono una sete molto intensa, acuta, che si traduce nel bisogno di assumere grandi quantità di liquidi. Tuttavia prediligono l’acqua, con la quale hanno un rapporto ossessivo e squilibrato, al punto tale da assumerne grandi quantità.

Le persone ammalate di questa problematica psichiatrica, esattamente cosa fanno? Creano una sproporzione nel loro organismo, in pratica se il bisogno di acqua normale, fisiologico di un corpo umano, durante le ore della giornata, si manifesta con un fabbisogno che si attesta intorno al litro e mezzo di acqua, questi soggetti ne consumano quantità molto più abbondanti, creando una vera e propria sproporzione tra i bisogno e la quantità introdotta nel corpo umano.

 

Psicologia dei soggetti affetti da questa patologia mentale

Quindi, una volta capito di quale problematica stiamo parlando, è interessante comprendere in maniera più approfondita, quale sia la psicologia dei soggetti che sono affetti da questa patologia psichiatrica. Si tratta di persone che vivono una condizione di dipendenza psicologica dall’acqua. Sono in grado di comprendere che hanno un problema e quindi di fermarsi? No, il loro bisogno di bere, la sete che hanno è per loro un impulso incontrollabile. Da soli, senza l’aiuto di qualcuno che gli faccia capire che hanno un problema, non sono in grado di potersi fermare. 

Cosa accade se per cercare di correggere il loro problema, queste persone vengono fermate, in pratica vengono messe nella condizione di non poter bere acqua, di non poter soddisfare il loro bisogno patologico di bere acqua in grandi quantità, al punto tale da superare in maniera abbondante, quello che è il loro effettivo fabbisogno giornaliero?

Recenti studi, hanno dimostrato che la loro dipendenza dall’acqua è talmente accentuata che se ne vengono privati per un determinato periodo, piuttosto che rinunciarvi, preferiscono dissetarsi, utilizzando l’urina che espellono dal loro corpo. 

Meccanismi innescati a livello corporeo

Cosa accade nel corpo del soggetto che soffre di questa patologia psichiatrica piuttosto accentuata? Per rispondere a questa domanda, potremmo dividere il tutto in due fasi specifiche. Nella prima fase, abbiamo una persona ammalata che introduce nel proprio corpo, abbondanti quantità di acqua, la quantità è talmente elevata che supera in maniera netta, il fabbisogno giornaliero che il corpo richiede. Chiaramente a livello fisiologico, il consumo di una quantità di acqua così elevata, causa l’accumo di grandi quantità di urina, che dovranno essere necessariamente smaltite durante il corso della giornata, attraverso la minzione.

C’è una quantità specifica di urina che viene espulsa dal paziente che soffre di questa condizione mentale alterata? Si, si parla di una quantità specifica di urina che può arrivare fino a una soglia di dieci litri al giorno. Cosa causa nell’organismo del soggetto ammalato? Il corpo del soggetto soffre di disidratazione, e per questo motivo deve ricominciare a reintrodurre nel proprio corpo abbondanti liquidi, per compensare il prima possibile questo stato di disidratazione.

Problematiche riscontrate

Fino a questo momento, abbiamo visto che il soggetto affetto da potomania, consuma delle quantità di acqua sproporzionate, smisurate rispetto a quello che è il fabbisogno giornaliero del corpo, al punto tale da doverne poi espellere in grandi quantità tramite la minzione. Per compensare poi il livello di disidratazione al quale ha portato il corpo, deve necessariamente reintrodurre di nuovo liquidi, per fare in modo tale da cercare di riequilibrare il tutto.

Tuttavia ora bisogna anche approfondire cosa accade all’organismo del soggetto che soffre di questa patologia, quando i normali meccanismi di esplulsione dei liquidi introdotti in eccesso, tramite minzione, sudorazione traspirazione, non sono sufficienti per ridurre la quantità di liquidi in eccesso presenti dentro l’organismo del soggetto. Cosa accade quando si produce una condizione del genere?

Si produce una condizione seria, che consiste nell’accumulo dei liquidi in eccesso, all’interno dei tessuti del corpo umano. La diretta conseguenza è che si innesca un processo di diluizione del sangue, e anche dei sali minerali presenti all’interno dell’organismo. Quali squilibri si possono quindi creare? Si crea una condizione seria, che non va sottovalutata. Il sangue e anche i sali minerali, non riescono più ad assolvere alla loro funzione in organi come il cuore, i reni e i polmoni.

Processo diagnostico

Quali sono gli approcci diagnostici che vengono utilizzati per capire di quale tipo di problematica, soffre il soggetto? Per prima cosa, si deve procedere con l’eslusione di eventuali patologie di natura organica, come ad esempio il Diabete insipido. Si tratta di una malattia di natura metabolica, piuttosto rara. Si origina da uno squilibrio tra la funzione dei reni e la presenza dell’ormone vasopressina. In pratica questo ormone agisce favorendo il processo di riassorbimento dell’acqua e bilanciando la diuresi. Quando non funziona come dovrebbe, il risultato è uno squilibrio tra la quantità di urina prodotta. Questo scatena una sorta di meccanismo compensativo che stimola nell’organismo il bisogno di acqua, quindi una sete aumentata e un grande bisogno di liquidi.

Esclusa questa malattia specifia, la diagnosi prevede di mettere il soggetto in una condizione nella quale viene privato dell’acqua. Ovviamente le tempistiche possono variare a seconda del grado di sopportazione del soggetto, si parla comunque di un periodo non inferiore alle 12 ore.

Nel soggetto che soffre di questa patologia mentale, la risposta è una drastica riduzione nell’emissone di urina, che aumenta però il suo peso specifico.

Cura

Una volta che si sono esclusi possibili fattori di natura organica, l’approccio terapeutico, prevede l’utilizzo di psicoterapia per poter curare in maniera efficace il soggetto che presenta questa problematica.

 

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.