Quando parliamo di peritonismo a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una sindrome che è causata da un processo irritativo del peritoneo, tende a manifestarsi tramite un intenso dolore nella zona addominale, in alcuni casi il paziente potrebbe avere ulteriori sintomi quali:
- Il paziente potrebbe avere la febbre;
- Il paziente potrebbe avere il vomito;
- Il paziente potrebbe avere una patologia definita leucocitosi;
- Il paziente potrebbe avere una paresi di natura intestinale.
Quali sono le cause in base alle quali un paziente potrebbe avere una problematica del genere? La risposta corretta è che si parla di coinvolgimenti che interessano organi intraddominali quali:
- Potrebbe essere collegato a traumi nella zona della vescica;
- Potrebbe essere legata a una problematica come la perforazione dell’ulcera;
- Potrebbe essere collegata ad un’occlusione di natura intestinale;
- Potrebbe essere collegata a una colonpatia;
- Potrebbe essere collegata a una torsione marcata della milza;
- Potrebbe essere collegata a coliche biliari e urinarie;
- Potrebbe essere collegata a problematica extraddominali quali l’infarto del miocardio, le polmoniti, le pleuriti.
Quando parliamo di rigidità relativa alla parete dell’addome si potrebbe riscontrare in lesioni nervose di natura traumatica quali per esempio i traumi spinali. Potrebbe anche trattarsi di lesioni di natura:
- Si parla di lesioni definite infettive;
- Si parla di lesioni in tal senso definite tossiche;
- Si parla di lesioni definite metaboliche.
In tal senso potremmo citare malattie quali la porfiria, la chetoacidosi diabetica.
Parliamo di cause
Si tratta di un sintomo come tale comune a una serie di patologie, vediamo quali sono:
- Potrebbe trattarsi di una patologia come l’appendicite;
- Potrebbe trattarsi di una patologia come la colecistite;
- Potrebbe trattarsi di una patologia come la colite ulcerosa;
- Potrebbe trattarsi di una patologia come la diverticolite;
- Potrebbe trattarsi di una patologia come la diverticolosi;
- Potrebbe trattarsi di una patologia come l’embolia;
- Potrebbe trattarsi di una patologia come l’infarto intestinale;
- Potrebbe trattarsi di una patologia come il morbo di Crohn;
Potrebbero esserci in tal senso anche cause rare? La risposta è si, vediamo quali sono:
- Tra le cause rare potremmo avere i calcoli alla cistifellea;
- Tra le cause rare potremmo avere i calcoli renali;
- Tra le cause rare potremmo avere la colite;
- Tra le cause rare potremmo avere la colite ischemica;
- Tra le cause rare potremmo avere il corpo luteo emorragico;
- Tra le cause rare potremmo avere la gravidanza ectopica;
- Tra le cause rare potremmo avere l’infarto del miocardio;
- Tra le cause rare potremmo avere la salpingite;
- Tra le cause rare potremmo avere la sindrome dell’intestino irritabile.
Salpingite
Quando parliamo di salpingite a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un processo infiammatorio a carico di una delle tube dell’utero o di entrambe. In quali casistiche si può riscontrare una problematica del genere? In linea generale tende a verificarsi in donne che sono nell’età definita fertile e sono da un punto di vista sessuale attive.
La salpingite potrebbe avere origine da processi di natura infettiva che interessano il tratto genitale. Da questo punto di vista è bene dire che gli agenti più diffusi e comuni sono:
- Si parla di streptococchi;
- Si parla di stafilococchi;
- Si parla del gonocco;
- Si parla della clamidia;
- Si parla del micoplasma;
- Si parla del bacillo tubercolare;
Fattori di rischio
Quali possono essere invece i fattori di rischio nello sviluppo di una patologia del genere? Vediamoli insieme:
- Da questo punto di vista potrebbe esserci un utilizzo non appropriato di assorbenti interni;
- Potrebbe essere legata a pratiche di natura abortiva;
- Potrebbe essere legata all’aver avuto più partner di natura sessuale;
- Potrebbe essere collegata a una vaginosi batterica;
Parlando della salpingite in forma acuta è bene sapere che potrebbe avere un’esordio del tutto improvviso, i sintomi potrebbero essere:
- Tra i sintomi presenti potremmo avere la febbre;
- Tra i sintomi presenti potremmo avere una sindrome dolorosa che interessa il basso ventre;
- Tra i sintomi presenti potremmo avere una forma di secrezione cervicale;
- Potrebbe esserci un sanguinamento uterino del tutto anomalo.
Un fattore molto importante del quale bisognerà tenere conto è il fatto che il trattamento debba essere fatto nelle tempistiche più brevi e rapide possibili. Nel caso di un trattamento tardivo, potrebbe svilupparsi un ascesso che riguarda sia la zona dell’ovaia sia la tuba. Quali possono essere le conseguenze per una paziente che soffre di salpingite? Vediamole insieme:
- La salpingite potrebbe causare in tal senso delle cicatrici o aderenze che come tali innescano una sindrome dolorosa nella zona pelvica di natura cronica. Potrebbero esserci conseguenze in tal senso anche come l’infertilità ed un rischio aumentato di gravidanza extrauterina;
- Qual’è il corretto iter diagnostico da questo punto di vista? Verrà fatta alla paziente un’ecografia pelvica e si potranno eseguire degli esami su campioni a livello vaginale o cervicale. Questo consentirà di poter identificare quale sia l’agente eziologico che scatena il tutto. Se dovesse rendersi necessario, potrebbe rivelarsi utile eseguire una laparoscopia;
Qual’è invece il corretto iter di natura terapeutica? Per trattare la salpingite è bene sapere che si potrà ricorrere a una terapia di natura antibiotica che si utilizzerà contro l’agente batterico.
Parliamo di sintomi
Quali possono essere i sintomi legati a questa problematica? Vediamoli insieme:
- Tra i sintomi che si possono riscontrare abbiamo l’alterazione del muco vaginale;
- Tra i sintomi che si possono riscontrare abbiamo i crampi addominali;
- Tra i sintomi che si possono riscontrare abbiamo la difficoltà a espellere l’urina definita anche disuria;
- Tra i sintomi che si possono riscontrare abbiamo il dolore pelvico;
- Tra i sintomi che si possono riscontrare abbiamo l’ipofertilità;
- Tra i sintomi che si possono riscontrare abbiamo l’ovulazione dolorosa;
- Tra i sintomi che si possono riscontrare abbiamo le perdite vaginali.
Potrebbero esserci anche sintomi da questo punto di vista maggiormente rari? La risposta è si, vediamo quali sono:
- Potrebbero esserci alterazioni legate al ciclo mestruale;
- Potrebbe esserci una sindrome dolorosa che si presenta nella zona addominale quando si esegue palpazione;
- Potrebbero esserci dolori durante i rapporti sessuali;
- Potrebbe manifestarsi febbre;
- Potrebbe manifestarsi la formazione di pus;
- Potrebbe manifestarsi nausea;
- Potrebbe manifestarsi peritonismo;
- Potrebbero manifestarsi dei sanguinamenti vaginali;
- Potrebbe manifestarsi un utero retroverso;
- Potrebbe manifestarsi il vomito.
Considerazioni finali
Il peritonismo richiede sicuramente che il paziente abbia un consulto di natura medica e si possa arrivare a determinare quale sia la causa, in questo modo sarà possibile stabilire una terapia adatta a risolvere questo problema.