Pericardite cause

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Quali sono le cause della pericardite? La risposta corretta è che molto dipende dalla tipologia specifica di problematica, se parliamo della forma acuta è bene sapere che potrebbe essere provocata da processi di natura infettiva, da malattie di natura autoimmune, da problematiche di natura infiammatoria. Possiamo in tal senso individuare altre cause? La risposta è si, vediamo quali sono:

  • Tra le cause abbiamo l’uremia;
  • Potrebbe essere provocata da un trauma;
  • Potrebbe essere provocata da un infarto del miocardio;
  • Potrebbe essere provocata da una patologia di natura tumorale;
  • Potrebbe essere provocata dalla radioterapia;
  • Potrebbe essere provocata da alcuni farmaci.

Se parliamo della forma infettiva, allora è bene dire che nella maggior parte dei casi potrebbe trattarsi di una forma che possiamo definire virale o idiopatica ( malattia della quale non si conosce la causa). Se si tratta della forma batterica purilenta è bene sapere che ha un processo di diffusione minimo. Tuttavia potrebbe essere accompagnata da un’endocardite di natura infettiva, una forma di polmonite, una setticemia, un trauma molto marcato oppure un intervento di cardiochirurgia.

In molti casi è bene dire che la probabile causa non viene riconosciuta anche se nella maggior parte dei casi è molto probabile si tratti di una forma che ha un’origine virale. Parlando invece di infarto del miocardio in forma acuta in forma percentuale, parliamo di un dieci per cento e in alcuni casi un quindici per cento, causa la pericardite in forma acuta.

Questa problematica potrebbe anche essere consequenziale a una sindrome definita postpericardiotomica, in tal senso è bene parlare di una percentuale oscillante tra il cinque per cento e il trenta per cento. Se parliamo della forma definita subacuta, possiamo in tal senso definirla come una sorta di prolungamento di quella acuta, motivo per il quale se ne identificano le medesime cause.

Se parliamo invece della forma cronica con relativo versamento pericardico oppure di quella costrittiva cronica, potrebbero svilupparsi in seguito a una forma acuta. La forma definita cronica nella maggior parte dei casi può essere causata da processi metastatici di natura tumorale.

In tal senso è bene specificare che potrebbe essere collegata a un carcinoma di natura polmonare, ad un carcinoma mammario, ad un sarcoma, ad un melanoma, ad una leucemia, ad un linfoma.

Parliamo di ipotiroidismo

Se il paziente dovesse soffrire di ipotiroidismo è bene dire che questo potrebbe essere la causa di un versamento a livello pericardico o potrebbe produrre una pericardite da colesterolo. Si tratta di una patologia rara che potrebbe essere collegata ad un mixedema, nel quale un versamento di natura pericardica in forma cronica, presenta un livello elevato di colesterolo che produce in tal senso un processo infiammatorio e la pericardite.

Se parliamo invece della forma costrittiva che ha natura del tutto transitoria è bene sapere che potrebbe essere causata da un processo di natura infettiva o un processo di natura infiammatoria in forma idiopatica o post pericardiotomica.

Parliamo di fibrosi del pericardio

Se parliamo invece di fibrosi del pericardio è bene sapere che potrebbe essere seguita da una forma definita purulenta o potrebbe essere collegata ad una patologia legata al tessuto connettivo. Se si tratta di pazienti anziani, tra le cause frequenti che potremmo identificare abbiamo:

  • Potrebbe essere collegata a una forma tumorale di natura maligna;
  • Potrebbe essere collegata ad un infarto del miocardio;
  • Potrebbe essere collegata alla tubercolosi;

L’emopericardio, si tratta di un accumulo di sangue che si trova nello spazio definito pericardico, potrebbe innescare una pericardite o una fibrosi pericardica. Tra le cause che possiamo identificare come frequenti in tal senso abbiamo:

  • Una delle cause potrebbe essere il trauma a livello torarico;
  • Un’altra causa potrebbe essere il danno iatrogeno;
  • Questo potrebbe essere causato da cateterismo di natura cardiaca, dall’inserimento di un pacemaker. Un’altra causa in tal senso potrebbe essere la rottura di un aneurisma dell’aorta legata al torace.

 Parliamo di sintomi

I sintomi in tal senso potrebbero essere differenti, in tal senso è bene dire il paziente potrebbe avere un processo di natura infiammatoria e in questo caso si parla di una forma acuta. In altri casi invece potrebbe essere legata al versamento di liquido (definito in tal senso versamento pericardico). In termini di segni o sintomi è bene dire che tendono a variare a seconda di quanto è grave il processo di natura infiammatoria e anche in funzione della quantità e della velocità con la quale il liquido tende ad accumularsi.

Se parliamo della forma acuta, il paziente potrebbe avere dei sintomi quali:

  • Potrebbe soffrire di un dolore nella zona del torace;
  • Potrebbe diventare piretico ( avere febbre);
  • Potrebbe andare incontro a uno sfregamento di natura pericardica;
  • In alcuni casi potrebbe essere legato a dispnea;

Nel caso in cui un paziente dovesse soffrire di una sindrome dolorosa del genere, avrà una forma con un dolore che risulterà essere sordo e o acuto, localizzato nella zona retrosternale. Differenziandosi in tal senso da una sindrome dolorosa nella zona del torace di natura ischemica, quando si tratta di un dolore legato alla pericardite è bene sapere che il suo aggravarsi è legato al movimento legato al torace, se il paziente magari soffre di tosse, nel momento in cui respira e anche quando tende a deglutire.

Parliamo di versamento pericardico

Se un paziente dovesse avere un versamento pericardico, potrebbe non avere alcun tipo di sindrome dolorosa, tuttavia se dovesse verificarsi una forma acuta, il dolore potrebbe essere in tal senso presente.

Parliamo di tampontamento cardiaco

Nel caso in cui il paziente dovesse soffrire di tamponamento cardiaco, il paziente potrebbe soffrire di sintomi quali:

  • Potrebbe avere una ridotta portata di natura cardiaca;
  • Potrebbe avere una bassa pressione a livello arterioso;
  • Potrebbe avere la tachicardia;
  • Potrebbe avere la dispnea.

Approccio diagnostico

Quale risulta essere il corretto approccio di natura diagnostica per una forma del genere? Per prima cosa si sottoporrà il paziente ad un’elettrocardiografia e un Rx al torace. Il paziente potrebbe anche essere sottoposto ad un’ecocardiografia, test che serviranno a individuare in tal senso la causa ( si parla in tal senso di aspirare il liquido pericardico o effettuare una biopsia pericardica).

Approccio terapeutico

Se si tratta invece di decidere come trattare una problematica del genere è bene sapere che il paziente potrebbe essere curato tramite:

  • Corticosteroidi se si presenta una sindrome dolorosa e se risulta essere presente un processo infiammatorio in corso;
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una pericardiocentesi nel caso di tamponamento e se ci sono versamenti di dimensioni notevoli;
  • In alcuni casi potrebbero essere utilizzati farmaci intrapericardici;
  • In alcuni casi potrebbe rendersi necessaria la resezione pericardica nel caso in cui ci si trovi di fronte a una forma definita costrittiva;
  • Vanno trattate la cause della pericardite, per esempio se si dovesse trattare di una patologia tumorale.

Edema della spongiosa