Vi è mai capitato di avere il pene arrossato? Una condizione che indica la possibile presenza di alcune patologie oppure no. Quando si può verificare una condizione legata a un arrossamento del pene? Quali sono le possibili patologie che possono avere scatenato questa condizione? Se ci si accorge di avere un arrossamento nella zona del glande come ci si deve comportare? Si deve aspettare che passi in qualche giorno o è meglio sottoporsi a una visita medica?
Cerchiamo di fare un minimo di chiarezza dicendo per prima cosa che si tratta di una alterazione che colpisce la zona situata all’estremità del pene, chiamata anche glande. Solitamente può essere il risultato di comportamenti di natura sessuale sbagliati, come ad esempio una masturbazione eccessivamente vigorosa. Oppure è il risultato di una serie di infezioni che possiamo avere contratto a seguito di rapporti occasionali non protetti con un partner conosciuto da poco.
Manifestazioni specifiche del pene arrossato
Nel caso di pene arrossato nella zona del glande, possiamo riscontrare la presenza di chiazze, macchie, papule ( lesioni cutanee inferiori al centimetro, di forma variabile e con bordi netti), oppure ci può essere la presenza di eventuali vesciche al cui interno è presente un liquido, ulcere. Le manifestazioni di cui abbiamo parlato variano a seconda del tipo di fenomento che le ha causate, sarà necessaria una visita medica approfondita per stabilire le cause specifiche e intervenire successivamente con una cura adeguata.
L’arrossamento può essere causato da varie ragioni
Se ci accorgiamo di presentare un arrossamento nella zona del glande, la prima cosa che dobbiamo pensare è che questa condizione può essere causata da vari fattori che vanno indagati a fondo per capirne l’origine. In ogni caso vediamo insieme quali possono essere alcune delle cause che possono creare questa particolare condizione:
- Ci possiamo trovare in presenza di chiazze tra di loro vicine
- Potremmo accorgerci di avere delle piccole vesciche piene di liquido che possono scoppiare rilasciando il liquido presente all’interno
- Potremmo accorgerci della presenza di piccoli noduli al tatto molto duri
Cause variabili da indentificare
Le possibili cause legate all’arrossamento del pene possono essere diverse e di lieve o media gravità, molto dipende da quale sia il motivo scatenante, possiamo comunque individuarne alcune che sono all’origine di questa condizione.
- Se il soggetto oltre ad avere una vita sessuale regolare, pratica anche una masturbazione intensa, eccessivamente accentuata, può andare incontro a questa condizione. In questa condizione specifica, le macchie tendono a sparire naturalmente, basta semplicemente interrompere la pratica masturbatoria, lasciando a riposo il pene.
- L’arrossamento può anche essere il risultato dell’utilizzo di detergenti intimi troppo aggressivi o in quantità troppo elevate. Anche avere una igiene intima poco attenta, può portare a queste manifestazioni.
- Possiamo trovarci in presenza di una reazione di natura allergica, ad esempio si può essere allergici senza saperlo al lattice dei preservativi utilizzati durante l’atto sessuale.
- Potremmo trovarci di fronte a un caso di balanite. Si tratta nello specifico di una infiammazione del glande del pene dovuta a possibili infezioni di natura batterica, problemi legati al funzionamento del nostro sistema immunitario, infezioni legate a rapporti sessuali con partner che presentano determinate patologie
Herpes simplex
Parliamo di un’infezione che si trasmette per via sessuale, dove i sintomi sono l’arrossamento del pene, nello specifico il glande, e si possono anche presentare possibili arrossamenti della zona scrotale. La si contrae da soggetti che hanno già questa infezione, sempre nell’ambito di rapporti sessuali non protetti.
Sifilide
Si tratta di un’altra tipologia di infezione, si trasmette sempre per via sessuale. Si tratta di un batterio chiamato Treponema Pallidium, la malattia ai suoi esordi presenza dei noduli che poi diventano delle ulcere.
Scabbia
Una forma altamente infettiva che legata alla presenza di un acaro sulla cute, non colpisce solo il glande ma può manifestarsi su zone estese della cute, soprattuto dove la pelle presenta delle pieghe.
Psoriasi inversa
Si tratta di una particolare forma di psoriasi che solitamente si origina nella zona delle ascelle, nell’ombelico, nella zona del seno femminile.
Glande arrossato e altre possibili complicazioni
Avere il glande arrossato è una condizione isolata o si presenta insieme ad altri possibili sintomatologie? La risposta che possiamo dare è piuttosto articolata, molto dipende dalla causa che ha scatenato la problematica, in ogni caso ci possono essere una serie di sintomi correlati che andiamo adesso a vedere:
- Possiamo avvertire una sensazione intensa di prurito al glande, in questi casi casi le cause possono essere quelle precentemente citate come ad esempio la scabbia
- Possiamo avere una sensazione dolorosa al glande, in questo caso si tratta di una manifestazione più riconducibile a condizioni patologiche come la sifilide
- Se ci accorgiamo invece di avere una fuoriuscita di liquidi in seguito alla rottura di vesciche, possiamo associare questa manifestazione alla presenza dell’herpes simplex
- Se per caso ci accorgiamo di avere la febbre, la causa potrebbe essere di natura infettiva
Sentire un parere medico
Se ci rendiamo conto di avere il pene arrossato nella zona del glande, quando è consigliabile rivolgersi a un medico? Naturalmente è meglio consultare uno specialista, in questo caso di dovremo rivolgere a un andrologo. Sicuramente se sospettiamo che i sintomi che abbiamo, siano causati da una forma infettiva è importante effettuare una diagnosi corretta. In questo senso il paziente deve essere attento e valutare quali sintomi presenta, ad esempio febbre.
Come effettuare una diagnosi corretta
In presenza di arrossamento del pene, serve effettuare una diagnosi corretta e quindi è molto importante la sua osservazione. Tuttavia non è un approccio sufficiente, per indagare a fondo le cause, sono necessari indagini di altra natura più approfondite che andiamo a vedere insieme.
Se è necessario è bene effettuare delle analisi del sangue, molto utili per stabilire se l’infiammazione è di natura infettiva e se così fosse, occorre stabilire di quale natura sia.
Sicuramente anche sottoporre il paziente a eventuali test allergici è importante perchè la condizione di cui soffre, potrebbe essere il risultato di intolleranze o allergie a prodotti per l’igiene intima.
Terapie applicabili
L’approccio terapeutico che il medico utilizzerà per questa infiammazione è legato alle cause che l’hanno scatenata, in ogni caso alcuni esempi di terapia possono essere:
- Pene arrossato per eccessiva masturbazione, la terapia si baserà sulla completa cessazione di questo atto per alcuni giorni, fino a riportarne le condizioni nello stato precedente
- Se si tratta di un arrossamento dovuto all’utilizzo di detergenti intimi troppo aggressivi, la terapia consisterà nel limitarne l’utilizzo fino ad arrivare a una completa guarigione
- Se la condizione che lamentiamo è causata dall’Herpes, servirà una terapia basata su farmaci antivirali. Non è una malattia dalla quale si guarisce, si possono però limitare le sue manifestazioni
- Se l’arrossamento è dovuto alla presenza di sifilide, servirà una terapia basata su un trattamento a base di antibiotici per debellare il batterio responsabile dell’infezione.
Considerazioni finali
Le probabilità di guarigione, in presenza di un glande arrossato dipendono molto dalla causa che ha scatenato questa manifestazione. Se si tratta di eccessiva masturbazione o problemi legati all’utilizzo di detergenti intimi, basterà eliminare la cause per poter ottenere una guarigione completa. Se la causa scatenante è un fattore diverso e più serio, le probabilità di guarigione saranno minori. Resta implicito che è sempre bene se non si hanno reazioni allergiche al lattice del preservativo, avere rapporti protetti perchè maggiormente sicuri e ci mettono al riparo dal rischio di malattie sessualmente trasmissibili.