Nel precedente post abbiamo affrontato l’iter di questa manifestazione di terrore notturno, tuttavia il pavor nocturnus può avvenire di giorno, in questo caso specifico come dobbiamo comportarci? Le manifestazioni sono analoghe a quello notturno? Si tratta sempre di episodi transitori e passeggeri o dobbiamo regolarci in maniera differente?
Tutte domande lecite e giuste, non essendo esperti nella materia o non sapendo bene come gli episodi possono manifestarsi durante la fase diurna, rispetto all’impatto emotivo di una persona adulta, potrebbe esserci un forte stress correlato a uno stato di ansia accentuato. L’ansia è perfettamente comprensibile, ed è il risultato di una manifestazione improvvisa e inaspettata che ci trova magari impreparati da un punto di vista psicologico.
Viene definito terrore notturno che in condizioni normali, è una sintomatologia acuta che può manifestarsi contestualmente nelle ore di sonno notturne, nella fase profonda, questo non implica necessariemente che non possa riprensentarsi di giorno, durante magari un riposino che il nostro bambino è andato a fare.
Sintomi diurni del pavor
Quindi il pavor nocturnus può manifestarsi di giorno, in maniera repentina, esattamente nello stesso modo in cui lo abbiamo visto manifestarsi di notte. Da questo punto di vista possiamo rassicurarti dicendonti che la sintomatologia manifestata dal bambino è esattamente uguale a quella notturna. Allo stesso modo, anche se ci rendiamo perfettamente conto che non è facile, non dovrai fare nulla, dovrai avere la capacità di mantenere una certa calma, anche di fronte a un episodio piuttosto accentuato.
Come sempre devi avere la calma di aspettare che il sintomo passi mantenendo un livello di tranquillità personale che ci rendiamo conto non è facile avere. Non devi preoccuparti, analogamente alla manifestazione notturna, quella diurna segue esattamente la stessa logica e iter. Tuttavia ci rendiamo conto che mantenere il sangue freddo da un punto di vista psicologico non sia semplice, si tratta del nostro bambino e quindi una certa agitazione è normale.
Se hai dubbi consulta il pediatra
Tuttavia se hai bisogno di essere rassicurato o magari ritieni che possano esserci problemi che vanno al di là dell’attacco e riguardano situazioni latenti del tuo bambino, non esitare a rivolgerti al tuo pediatra di fiducia, in questo modo otterrai due cose, da una parte ti sentirai maggiormente tranquillo, dall’altra potrai approfondire situazioni che ritieni non siano chiare.
Come si effattua la diagnosi ?
Com’è possibile effettuare una diagnosi corretta? Solitamente al tuo pediatra sarà sufficiente un ascolto attento dei sintomi che ha manifestato il tuo bambino, dopo un racconto dettagliato che gli farai, per arrivare a una diagnosi corretta. Se il timore è legato all’eventuale presenza di crisi di natura epilettica, o magari si vuole arrivare ad escludere la presenza di eventuali problemi respiratori dei quali non si era a conoscenza, il pediatra solo a scopo cautelativo, potrebbe decidere di prescrivere un esame particolare chiamato polisonnografia.
Se parliamo di polisonnografia a quale esame ci stiamo riferendo? Come viene effettuato? Quali sono i parametri che analizza e a quale scopo viene utilizzato? Volendo definire questo esame, potremmo dire che fa una sorta di scansione al sonno del nostro bambino. Durante le ore notturne, alcuni sensori rilevano e analizzano una serie di parametri.
Si parla di come si svolge l’attività di tipo celebrale, di quanto sia regolare il modo di respirare del bambino, si rilevano i livelli di ossigeno a riposo e mentre si dorme presenti all’interno del corpo. In pratica serve ad analizzare l’attività celebrale e non solo, per cercare di capire se i parametri sotto stretto monitoraggio si comportano allo stesso modo delle ore diurne o presentano eventuali tracciati anomali.
Esistono cure per queste manifestazioni?
Esistono cure che si possono utilizzare per alleviare i sintomi di questa particolare manifestazione di terrore che come abbiamo visto può accadere di notte e anche di giorno? In realtà no, si tratta di una sintomatologia per fortuna passeggera, così com’è comparso, allo stesso modo tende ad andarsene. Oltre a questo la sua improvvisa manifestazione, per quanto possa essere violenta, in realtà non lascia traumi sulla mente o scompensi nel corpo, proprio per questo motivo non si interviene in maniera farmacologica.
Si possono utilizzare dei prodotti naturali che favoriscano il sonno e regolarizzino il tutto senza dover ricorrere a farmaci più pesanti? Si, potete valutare di utilizzare la melatonina, tuttavia per il terrore notturno potrebbe rivelarsi una sorta di placebo e vi spieghiamo il perchè. La melatonina ha un’azione tranquillizzante che riguarda maggiormente la fase precedente del sonno. Si prende magari quando si è ancora svegli, per cercare di tranquillizzare tutto l’organismo e fare in modo tale che il senso di benessere e calma, ci aiuti poi a dormire in maniera tranquilla.
Il pavor nocturnus che si manifesti di giorno o si manifesti di notte, ha una caratteristica specifica legata al momento in cui può innescarsi. Si tratta sempre della fase di sonno più profondo, quella successiva alla fase chiamata Rem, per questo motivo la melatonina potrebbe avere un effetto molto limitato se non nullo in questa fase specifica.
Se invece non passa e si manifesta anche in età adulta?
Come abbiamo detto, in condizioni normali questa sintomatologia violenta, legata a episodi di terrore notturno o diurno, tende a scomparire completamente quando il bambino arriva nella fase adolescenziale. Se invece non passa, si protrae nell’adolescenza, per poi accompagnare il percorso di crescita della persona verso l’età adulta, allora serve una valutazione attenta per procedere alla somministrazione di una terapia specifica.
In questo caso è bene rivolgersi a uno specialista, per valutare in maniera serena e consapevole, l’eventuale inizio di una terapia di natura farmacologia a base ansiolitica o depressiva che sia mirata a risolvere il problema. In modo particolare dovrebbe agire sulla qualità dell’umore e dovrebbe aiutare a regolarizzare la fase del sonno.
Se ha un attacco diurno cosa devo fare?
Se mio figlio dovesse manifestare un attacco di pavor durante il giorno come mi devo comportare? Valgono le stesse regole che ti devi dare quando accade di notte, tendenzialmente non bisogna fare nulla, una regola invece molto importante che devi seguire è quella di non svegliare il bambino in nessun caso.
Un’altra regola molto importante riguarda il tipo di approccio che dovrai avere il giorno dopo la manifestazione di terrore notturno o diurno. Devi mantenere la calma, non agitarti, stigmatizzare l’episodio, e soprattutto non parlarne con il tuo bambino. Il raccontargli che in alcuni momenti in cui dorme, ha questi episodi, potrebbe innescare in lui una sorta di ansia a livello inconscio che potrebbe aumentare la possibilità che questi attacchi si ripresentino.
Quando rivolgersi a un neurologo
Come abbiamo detto, in linea generale il terrore notturno non lascia traumi a livello psichico o segni a livello fisico sul bambino, tuttavia solo in specifici casi, e comunque dietro una analisi attenta e approfondita di un neurologo, potrebbe rivelarsi utile effettuare un elettroencefalogramma per escludere la presenza di eventuali problematiche latenti.