Paralisi di Bell sintomi

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Quali sono i sintomi della Paralisi di Bell? Uno dei primi sintomi che il paziente potrebbe avvertire è legato a una sindrome dolorosa che risulta essere presente nella zona dietro all’orecchio. I muscoli del volto tendono a indebolirsi in maniera del tutto improvvisa e nell’arco di alcune ore. Il soggetto potrebbe avere una lieve debolezza fino ad arrivare a una paralisi completa. Ci sono delle tempistiche in tal senso? La risposta è si, nell’arco di 48 ore-72 ore, la debolezza può raggiungere un livello di gravità molto accentuato.

Un dettaglio importante da sapere è che viene interessata solo una zona del viso. Quando parliamo di paralisi dei nervi facciali, il volto del paziente tende a diventare piatto e inespressivo. Cosa accade quando viene colpito un solo lato del viso? La risposta corretta è che il paziente percepisce una sensazione come di viso che ruota, in pratica i muscoli del lato che non sono stati colpiti creano un effetto nel quale il paziente è come se percepisse il proprio viso tirato ogni volta in cui fa un’espressione.

Se parliamo di gesti come corrugare la fronte, ammiccare, fare delle smorfie risultano essere gesti difficili o praticamente impossibili nella zona del viso che è stata colpita. Nella maggior parte dei casi, il viso risulta essere con una sensazione di intorpidimento o pesante, nonostante la sensibilità da questo punto di vista possa rimanere del tutto normale.

Potrebbe risultare difficile riuscire a chiudere gli occhi dal lato che è stato colpito. Il paziente potrebbe manifestare una problematica tale che da non riuscire a chiudere del tutto gli occhi, con il risultato che per esempio possono ruotare verso l’alto quando si chiudono. Potrebbero manifestarsi altre problematiche? La risposta è si, da questo punto di vista il paziente potrebbe avere:

  • La produzione di saliva potrebbe risultare compromessa;
  • La produzione di lacrime potrebbe risultare compromessa.

Proprio in considerazione del fatto che c’è una minore produzione di lacrime e gli occhi stessi tendono ad ammiccare con una frequenza minore, gli occhi nel corso del tempo tendono a seccarsi, questo potrebbe provocare una sindrome dolorosa e potrebbe esporre il paziente al rischio serio di lesioni.

Da questo punto di vista potrebbe prodursi una situazione nella quale le persone potrebbero non essere più in grado di percepire i gusti con la parte anteriore della lingua. Ovviamente in tal senso ci si riferisce alla porzione di lingua relativa al lato che da questo punto di vista è risultato colpito.

Orecchio che è stato colpito

Un punto importante da questo punto di vista è il fatto che l’orecchio dal lato che è stato colpito, potrebbe avere la percezione dei suoni che risulta essere del tutto anomala. Potrebbe capitare ma si tratta di eventi occasionali, nel momento in cui il nervo facciale tende a guarire, potrebbe da questo punto di vista formare delle connessioni del tutto anomale, queste a loro volta potrebbero causare movimenti in alcun modo previsti di alcuni muscoli del viso o la lacrimazione dell’occhio.

Approfondiamo la problematica

Quando ci riferiamo a questa problematica dobbiamo parlare di una debolezza o di una paralisi del tutto improvvisa da questo punto di vista che riguarda i muscoli di un lato del volto di una persona, causata da questo punto di vista da un malfunzionamento che interessa il settimo nervo cranico.

In tempi passati si pensava che non ci fosse una causa da questo punto di vista identificabile, in ogni caso nel frattempo si è arrivati a pensare che potrebbe essere legata a un processo infettivo di origine virale o potrebbe essere legata ad una malattia differente. Quali sono le patologie che potrebbero essere collegate a questa problematica? Vediamole insieme:

  • Potrebbe essere legata a un processo infettivo legato al virus dell’herpes simplex di tipologia uno;
  • Potrebbe essere legata a quella che viene definita il Fuoco di Sant’Antonio.

Potrebbe essere collegata ad altri virus? La risposta è si, vediamo a quali:

  • Potrebbe essere collegata ai Coxsackievirus;
  • Potrebbe essere collegata ai Citomegalovirus;
  • Potrebbe essere collegata ai virus che causano la parotite;
  • Potrebbe essere collegata ai virus che causano la rosolia;
  • Potrebbe essere collegata ai virus che causano la mononucleosi;
  • Potrebbe essere collegata ai virus che causano l’influenza.

Approccio diagnostico

Qual’è la corretta diagnosi relativa a questa problematica? In linea generale potrebbe essere diagnosticata in base ai sintomi che il paziente manifesta. Per fare un esempio in tal senso una problematica di paralisi facciale può essere da questo punto di vista del tutto distinta da una problematica come l’ictus perchè in questo caso i sintomi sono:

  • Nel caso dell’ictus la debolezza è localizzata solo nella parte inferiore di un lato del viso;
  • Le persone che hanno avuto un ictus in linea generale tendono ad avere una debolezza che riguarda un braccio o una gamba.

Il medico ha la capacità di distinguere questa forma di paralisi da disturbi differenti? La risposta è si infatti se parliamo di altre tipologie d malattie quali i tumori, la malattia di Lyme, altri processi infettivi, la sarcoidosi, il diabete, le fratture legate al cranio, si tratta di malattie che in quanto tali tendono a causare sintomi ben differenti, con un grado di sviluppo più lento.

Nel caso in cui il medico dovesse essere incerto riguardo a questa patologia, potrebbero essere effettuati degli esami quali:

  • Potranno essere effettuati degli esami del sangue;
  • Il paziente potrà essere sottoposto a radiografie;
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una risonanza magnetica per immagini o a una tomografia computerizzata dell’encefalo.

Se parliamo di una paralisi del viso che risulta essere parziale, nella maggior parte dei casi le persone tendono a guarire in maniera del tutto spontanea in pochi mesi, al di là del fatto che la patologia venga in tal senso trattata.

Approcci terapeutici

Quali sono gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo in tal senso? Se si tratta di sintomi che risultano essere presenti in un periodo temporale che è inferiore alle 48 ore, verrà somministrato tramite via orale un corticosteroide che si chiama prednisone.

Questo consente di ridurre il gonfiore del nervo, l’assumere un farmaco come il corticosteroide, tendono ad accelerare i tempi di recupero legati al movimento. Ad oggi non è in alcun modo chiaro se i farmaci antivirali abbiano un’effettiva utilità per le cause più comuni legate a questa forma paralisi. Si parla di farmaci come:

  • L’aciclovir;
  • Il famciclovir;
  • Il valaciclovir.

Tra i sintomi della paralisi di Bell, se il paziente dovesse avere una problematica all’occhio che tende a non chiudersi del tutto, un fattore molto importante è quello di proteggersi dalla secchezza per ridurre in tal modo il rischio che si possano produrre delle lesioni oculari.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.