Quali sono i sintomi dell’overthinking? La risposta corretta è che le persone che presentano questa problematica, in maniera frequente avvertono un senso si sopraffazione inerente ai pensieri che hanno. La mente della persona, a differenza di altri che magari hanno la capacità di rilassarsi e staccare, al contrario in queste persone è costantemente utilizzata per avere una sorta di dialogo di natura interiore, oltre a questo possono anche presentarsi domande o preoccupazioni che hanno la caratteristica di avere un certo grado di ripetitività. Queste preoccupazioni presentano altre tipologie di caratteristiche? Si, hanno anche la caratteristica di essere intrusive e presentano una certa difficoltà nella fase definita di spegnimento. Chi soffre di questa problematica potrebbe in tal senso avere anche una sintomatologia di natura fisica? La risposta è si, vediamo quale:
- In termini di sintomi fisici il soggetto potrebbe avere il mal di testa;
- In termini di sintomi fisici il soggetto potrebbe avere una sindrome dolorosa che interessa la zona del collo;
- In termini di sintomi fisici il soggetto potrebbe avere una sindrome dolorosa che interessa la zona della schiena;
- Tuttavia non si può escludere in tal senso che i sintomi possano essere anche di natura psicologica come l’ansia;
- Un altro sintomo di natura psicologica che potrebbe manifestarsi è la preoccupazione;
- Un altro sintomo di natura psicologica che potrebbe innescarsi è l’essere irritabili;
- Un altro sintomo di natura psicologica che potrebbe innescarsi sono gli sbalzi d’umore.
Quali sono le conseguenze che hanno le persone che possono sperimentare una problematica del genere? Potrebbero avere delle difficoltà quando ci si concentra, potrebbero avere delle difficoltà nel prendere delle decisioni, potrebbero avere delle difficoltà quando si dovranno svolgere delle normali attività che riguardano la quotidianità del soggetto.
Definiamo meglio la problematica
Nella vita di tutti i giorni, abbiamo l’abitudine di essere immersi in un flusso costante di pensieri che come tali ci aiutano a magari trovare delle soluzioni a problematiche specifiche. Oltre a questo possono supportarci nella fase decisionale, quando dobbiamo in tal senso prendere decisioni concrete o dobbiamo comunque affrontare problematiche che hanno un elevato grado di complessità.
La capacità del nostro cervello è proprio quella di essere in grado di produrre in maniera costante e continua, idee di varia tipologia, tuttavia può anche capitare che questo flusso di pensieri come tale, in alcune persone, possa diventare costante e magari avere un carattere ossessivo, motivo per il quale potrebbe causare un disagio nella persona molto profondo.
Se dovessimo tuttavia definire meglio questa specifica problematica, potremmo dire che si tratta di una condizione di natura psicologica che si caratterizza per un costante flusso di pensieri che nella mente della persona tendono a tornare e ritornare. Questo li rende a tutti gli effetti ripetitivi e potremmo anche dire ossessivi. Chi soffre di questa condizione si può trovare nella condizione in cui per ore e ore, tende ad avere una costante preoccupazione che riguarda degli avvenimenti che potrebbero nel corso del tempo prodursi sul loro futuro.
Questi pensieri che la persona coltiva, tendono ad avere un certo grado di frequenza, sono stressanti al punto tale che possono incidere sulla vita quotidiana della persona. Questa problematica potrebbe anche essere una sintomatologia legata ad un disturbo di natura mentale che genera a sua volta:
- Il disturbo di natura psicologica potrebbe generare a sua volta stress;
- Il disturbo di natura psicologica potrebbe generare a sua volta una forma di ansia;
- Il disturbo di natura psicologica potrebbe generare a sua volta una forma di depressione;
- Il disturbo di natura psicologica potrebbe generare a sua volta altre tipologie di problematiche.
Parliamo di cause
Quali possono essere le cause che possono portare ai sintomi dell’overthinking? La risposta corretta è che questa condizione potrebbe anche essere causata da altre tipologie di fattori, vediamo quali:
- Ci potrebbero essere casi in cui questa condizione si produce a causa di un evento molto traumatico e stressante;
- In altre casistiche questo evento potrebbe essere causato da una forma di ansia generalizzata;
- Un’altra casistica in tal senso collegata a questa problematica potrebbe essere legata ad un eccessivo perfezionismo;
- Un’altra casistica in tal senso collegata a questa problematica potrebbe essere legata ad un’eccessiva ipercriticità del soggetto.
Ci sono studi recenti che hanno indagato questo fenomeno e hanno compreso quali potrebbero essere le motivazioni in tal senso? Si, in tal senso si ipotizza che soffrire di questa condizione potrebbe essere legata ad una difficoltà presente nel cervello nel momento in cui deve fare un processo di elaborazione delle informazioni. Sembra proprio in tal senso che le persone che presentano questa problematica, abbiano una zona del cervello che si attiva con maggiore frequenza chiamata amidgala.
Tuttavia non si può escludere del tutto a priori che questa forma di pensiero o pensieri che risulta essere a tutti gli effetti ossessiva, potrebbe anche essere in tal senso collegata ad altre tipologie di disturbi di natura mentale, vediamo quali:
- Potrebbe essere legata a disturbi definiti dell’umore;
- Potrebbe essere legata a disturbi definiti d’ansia;
- Potrebbe essere legata a disturbi e traumi collegati.
Pensieri ossessivi
Quali sono i pensieri tipici di una persona che soffre di questa problematica? Per prima cosa è bene sapere che i pensieri potrebbero riguardare sia accadimenti che si sono prodotti nel passato, sia preoccupazioni che sono legate al futuro. Potrebbero in tal senso interessare esperienze passate che hanno avuto un corso che non è stato quello previsto, potrebbe invece riguardare esperienze future che proprio in virtù del grado di incertezza che portano, innescano nel soggetto paura. Se si parla di pensieri che riguardano il passato, si parla in maniera frequente di ruminazione.
In cosa consiste questo termine? La risposta corretta è che si tratta di pensare in maniera costante e ossessiva ad un evento del passato che risulta essere ripetitivo. Da questo punto di vista è bene sapere che la ruminazione è un meccanismo che in quanto tale tende al pensiero fisso su un evento del passato oltre a riflettere su tutti gli elementi di contorno che sono collegati a questo.
Quando invece si parla di rimuginio è bene sapere che la persona ha un pensiero fisso e ossessivo che riguarda un evento futuro che nella sua mente è percepito come pericoloso. Questa problematica impedisce di fatto alla persona di vivere il tempo presente, motivo per il quale risulta più opportuno cercare di affrontare questi sintomi avvalendosi di un terapista.
Approcci terapeutici
Quali sono da questo punto di vista gli approcci di natura terapeutica che come tali potrebbero aiutare la persona se soffre dei sintomi dell’overthinking? Bisogna rieducare il paziente a vivere il qui e l’adesso, avvalendosi di un percorso di natura terapeutica. Una tecnica che si potrebbe utilizzare viene definita defusione. Cosa si fa esattamente? La risposta corretta è che risulta esserci un depotenziamento dei propri pensieri, cercando di fare in maniera tale che vengano visti alla giusta distanza.