Se parliamo di ovariectomia a cosa ci stiamo riferendo? Sostanzialmente si tratta di un intervento di natura chirurgica che prevede la rimozione o di una delle ovaie o di entrambe. Quali sono i motivi, le cause e le ragioni per le quali si interviene in questo modo sulle ovaie di una donna? I motivi per i quali chirurgicamente si procede in tal senso possono essere molteplici, andiamo a vedere insieme quali sono i principali e l’eventuale patologia correlata :
- Potrebbe trattarsi di un intervento necessario se nella donna è presente una endometriosi piuttosto seria. Di cosa si tratta esattamente? Stiamo parlando di una patologia che colpisce le donne nella quale le cellule endometriali invece di avere un naturale accumulo nella zona interna all’utero, si accumulano in maniera anomala fuori dall’utero. Questo meccanismo causa nell’organismo della donna un processo infiammatorio con caratteristiche croniche. Quali sono i sintomi specifici che lamenta una donna che presenta questi problemi? Sicuramente può avere una sindrome dolorosa che colpisce la zona intestinale associata a forti sofferenze. In quale periodo specifico nel corpo della donna si manifestano questi dolori? La sindrome dolorosa è molto prounciata durante il ciclo mestruale, prima del ciclo mestruale. Tuttavia le problematiche alle quali può andare incontro una donna non si esauriscono in questi sintomi appena citati. I dolori la donna li potrebbe percepire anche durante un rapporto di natura sessuale, potrebbe avere un senso di stanchezza diffuso e generalizzato. Tuttavia è anche bene dire che in alcuni casi questo tipo di patologia può anche avere un decorso del tutto asintomatico ( privo quindi di sintomi). Per poter arrivare a una diagnosi certa di una patologia del genere la paziente dovrà essere sottoposta a una serie di esami, vediamo quali sono:
- La prima visita alla quale la paziente dovrà essere sottoposta a una visita ginecologica
- Il medico potrà valutare di procedere con una fase esplorativa della zona rettale
- Il medico potrà decidere di sottoporre la paziente a risonanza magnetica
- Potrebbe sottoporre la paziente a una ecografia pelvica
- Potrebbe decidere di sottoporre la paziente a una serie di esami del sangue mirati
Per quanto concerne gli approcci di natura curativa ad oggi quello più utilizzato è l’intervento chirurgico nel quale viene asportato l’endometrico attraverso una procedura laparoscopica.
Cancro ovarico
Si tratta di una neoplasia tumorale che si origina nel momento in cui avviene una proliferazione incontrollata delle cellule che sono nell’ovaio. C’è una precisa sintomatologia in base alla quale si manifesta questo tipo di tumore? Si, vediamo insieme quali sono:
- La paziente donna potrebbe percepire un certo gonfiore localizzato nella zona addominale
- La paziente potrebbe avere lo stimolo e la necessità di urinare con una certa frequenza
- La paziente potrebbe avere una sindrome dolorosa che riguarda la zona dell’addome
Esistono altri sintomi che si possono associare a questa specifica patologia tumorale? Si, tuttavia è bene specificare che si tratta di una sintomatologia non comune vediamo comunque quali sono:
- La paziente potrebbe avere scarso appetito (inappetenza)
- Potrebbero esserci perdite di sangue dalla zona della vagina
- Potrebbero intervenire delle modificazioni nella motilità intestinale
Quali sono gli approcci di natura diagnostica che è bene fare per arrivare a una diagnosi certa di tumore alle ovaie? Alla paziente potrebbe essere prescritta un’ecografia nella zona pelvica. Potrebbe venirgli prescritta una tac addominale. Per quanto riguarda le potenziali cure che potrebbero essere messe in campo per curare questo tumore, di dovranno tenere conto di una serie di variabili quali:
- Quanto è evoluto il tumore, se in stadio iniziale o più avanzato
- Un fattore importante del quale tenere conto è l’età specifica del paziente
- Quali sono le condizioni del paziente
Per cercare di eliminare con successo questo tumore, partendo dal presupposto che molto dipende a che livello di sviluppo si trova l’approccio chirurgico è ad oggi una delle opzioni più utilizzate. Unitamente al trattamento chirurgico, si può utilizzare la chemioterapia che resta una valida alternativa sia prima di operare il paziente sia come prassi successiva all’intervento.
Cisti alle ovaie
Un altro motivo per il quale si potrebbe valutare un intervento del genere è se nella paziente donna sono presenti delle cisti ovariche. Si tratta di formazioni che si sviluppano nella zona delle ovaie. Si tratta di una problematica legata al fatto che c’è un processo di espansione e crescita eccessiva di un follicolo.
In linea generale possiamo dire che le cisti ovariche se di dimensioni contenute sono del tutto asintomatiche e non producono alcun tipo di fastidio sulla donna. Al contrario in presenza di cisti di grandi dimensioni potrebbe prodursi una sintomatologia associata, vediamo quale:
- La donna potrebbe percepire una sindrome dolorosa localizzata nella zona pelvica
- Potrebbe avere dei dolori che si manifestano durante i rapporti sessuali
- Potrebbe avere stimoli a urinare in maniera frequente
- Potrebbe avere dei dolori che interessano la zona dell’intestino
- In alcuni casi potrebbe avere febbre
- Potrebbe esserci un volume addominale che aumenta
Un modo per ridurre i rischi di avere delle cisti alle ovaie è sicuramente sottoporsi a visite ginecologiche con cadenza almeno annuale. Gli esami per diagnosticare questo tipo di problema sono la visita ginecologica, un’ecografia pelvica, tac.
In molti casi queste cisti non causano alcun tipo di dolore alle donne, tuttavia ci sono anche i casi in cui a causa delle dimensioni piuttosto grandi, si deve intervenire magari con la chirurgia. In questo caso si procederà a rimuovere le cisti, le ovaie o l’utero se le cisti dovessero avere un decorso maligno.
Rimuovere l’utero
Quando invece si rende necessario un intervento chirurgico che andrà nella direzione di rimuovere l’utero? Vediamo insieme i casi specifici:
- Si tratta di una tipologia di intervento che viene consigliata se è presente un cancro alle ovaie o all’utero
- Se siamo in presenza di un cancro all’endrometrio
- Endometriosi pronunciata
Tuttavia l’intervento richiede comunque una fase di preparazione dove si farà una visita alla paziente e si porranno delle domande che riguarderanno l’iter familiare, la situazione personale, se sono presenti patologie. Chiaramente le valutazioni di carattere medico dovranno anche comprendere se la paziente è allergica a sostanze, se ha patologie, se sta già facendo terapie.
Tecniche chirurgiche
Le tecniche chirurgiche che si potranno mettere in campo prevedono un intervento tramite la zona addominale o tramite laparoscopia. L’applicazione di una delle tecniche sarà a discrezione del ginecologo che indicherà quella più idonea in base a quelle che sono le condizioni generali di salute del paziente.
Entrambe le tecniche prevedono l’utilizzo dell’anestesia generale. La laparotomia si esegue in presenza di cisti ovariche di grandi dimensioni e si effettua un’incisione verticale nella zona addominale. Chiaramente come ogni intervento chirurgico ha pro e contro. Come contro possiamo indicare:
- Più giorni di degenza in ospedale
- Maggior rischio di complicazioni post operatorie
- Una ripresa più lenta in seguito all’intervento
L’ovariectomia o qualsiasi altra tecnica chirurgica prevede dei rischi minimi post operatori.