Quali sono i sintomi dell’otalgia? Per prima cosa è bene dire che questa condizione non è di per sè un sintomo ma molto dipende dallo specifico disturbo e dall’età anagrafica della persona. Parlando per esempio dell’otite media in una persona adulta, oltre alla sindrome dolorosa presente nella zona interna dell’orecchio, potrebbe portare a una riduzione dell’udito del paziente, oltre in alcuni casi alla fuoriuscita di pus verso il condotto uditivo esterno. Nel momento in cui c’è una fuoriuscita di materiale, generalmente il mal d’orecchio è destinato a diminuire o scomparire.
Se invece parliamo di un processo infiammatorio molto forte presente nella zona dell’orecchio medio, potrebbero fare la loro comparsa anche le vertigini. Parlando invece di bambini è bene dire che l’otite media in forma acuta, tende ad acuirsi nel momento in cui assumono una posizione da sdraiati ed in tal senso potrebbe anche essere accompagnata da:
- Difficoltà legate al sonno;
- La febbre;
- Mal di testa;
- Disturbi legati all’equilibrio.
Potrebbero esserci ulteriori segnali in tal senso? La risposta è si, vediamo quali sono:
- Oltre ai sintomi appena descritti potrebbe manifestarsi irritabilità;
- Oltre ai sintomi appena descritti potrebbe manifestarsi una forma di nervosismo;
- Oltre ai sintomi appena descritti potrebbe manifestarsi una forma di pianto inconsolabile;
- Oltre ai sintomi appena descritti potrebbe manifestarsi una sorta di rifiuto legato al cibo;
- Oltre ai sintomi appena descritti potrebbe manifestarsi la tentazione di toccare in maniera continua l’orecchio che duole.
Otite esterna
Parlando invece di otite esterna la sintomatologia potrebbe comprendere:
- Un dolore nella zona dell’orecchio piuttosto intenso;
- Gonfiore;
- Il prurito;
- Una sensazione di testa ovattata;
- Una riduzione nella capacità di percepire il suono;
- In alcuni casi la fuoriuscita di pus;
- La sindrome dolorosa potrebbe irradiarsi fino alla zona della guancia;
Definiamo la problematica
Quando utilizziamo il termine otalgia ci stiamo riferendo a una condizione nella quale è presente quello che viene definito “mal d’orecchio”. Si tratta in tal senso di un disturbo che ha un livello di diffusione marcato, colpisce fasce specifica della popolazione? La risposta corretta è che potrebbe riguardare persone di qualsiasi età, per ragioni in tal senso differenti.
Quali sono le persone che ne soffrono con maggiore frequenza? Vediamo insieme le fasce della popolazione:
- Per prima cosa i bambini nei primi anni di vita;
- Poi gli adolescenti;
- Giovani adulti che sono soliti dedicarsi al nuoto, ai tuffi, alle immersioni o a sport acquatici di altro genere;
- Può interessare in tal senso anche persone al di sopra dei 50 anni di età, la causa principale è legata a tappi di cerume o a problemi già esistenti all’orecchio.
Parliamo di cause
Quali sono le cause in base alle quali potrebbe prodursi una problematica del genere? La risposta corretta è che le cause potrebbero essere differenti e molteplici, se parliamo di adolescenti, giovani adulti, si parla in generale di condizioni legate a un processo infiammatorio.
Potrebbe essere legato alla presenza di lesioni, irritazioni, traumi legati al condotto uditivo esterno, in alternativa potrebbe essere legata a processi occlusivi legate all’accumulo di secrezioni che potrebbero essere:
- Sierose;
- Mucose.
Nel caso in cui ci si riferisca ad anziani o adulti, il mal di orecchi potrebbe rientrare tra i sintomi di un disturbo che ha in tal senso origine e potrebbe essere collegato a:
- Un processo irritativo di un nervo cranico;
- Un processo infiammatorio di un nervo cranico;
- Ad una sindrome temporo-mandibolare;
- A una patologia come quella da reflusso gastroesofageo;
- Potrebbe essere collegata a una faringite;
Forma primaria
Quali potrebbero essere le cause legate alla forma primaria? Vediamole insieme:
- Potrebbe trattarsi di un accumulo di cerume che si trova nel condotto uditivo esterno;
- Potrebbe essere legata a disturbi di natura uditiva legati all’orecchio esterno;
- Potrebbe essere legata alla presenza di corpi estranei presenti nel canale uditivo;
- Potrebbe essere legata a lesioni del canale uditivo;
- Potrebbe essere legata alla presenza di ascessi nel canale uditivo;
- Potrebbe essere legata a un danno acustico;
- Potrebbe essere legata a sbalzi di pressione (barotrauma).
Approcci terapeutici
Parlare di trattamenti vuol dire per prima cosa confrontarsi con le cause specifiche che sono legate al disturbo, il dolore invece potrà essere alleviato con farmaci di natura antinfiammatoria, analgesica che verranno somministrati in maniera locale, sotto forma di gocce che vengono instillate nel canale uditivo.
Per cercare di lenire il dolore e ridurre il processo infiammatorio, si potrà ricorrere a farmaci in gocce. Se si tratta di otiti acute, medie o esterne, un fattore molto importante è quello di toccarsi l’orecchio il meno possibile e di non inserire nella zona del canale uditivo acqua o oggetti quali:
- Bastoncini;
- Spatoline;
Otalgia riflessa: le cause
Quali possono essere invece le cause legate all’otalgia riflessa? Vediamole insieme:
- Potrebbero essere legate a lesioni del cavo orale;
- Potrebbero essere legate a danni che sono legati alla zona della laringe e della faringe;
- Potrebbero essere legati a una nevralgia del nervo trigemino;
- Potrebbero essere legati a una nevralgia del nervo glossofaringeo;
- Potrebbero essere legate a patologie legate all’articolazione temporo-mandibolare.
Terapia per otalgia riflessa
Quando si parla di otalgia riflessa, ci si riferisce a una problematica che in quanto tale è collegata ad un disturbo che l’ha provocata. Nel caso in cui sia presente un processo infiammatorio che coinvolge l’orecchio medio o esterno, per cercare di alleviare il dolore si potrebbero utilizzare le gocce definite otologiche che contengono al loro interno due principi attivi, vediamo quali sono:
- Un principio di natura antinfiammatoria;
- Un principio di natura analgesica.
Otalgia nei bambini
Quando si parla di sintomi dell’otalgia ed è magari legata ai bambini, nella maggior parte dei casi è legata a un’otite in forma acuta che si è prodotta in seguito all’accumulo di muco o catarro nella zona del rinofaringe. Sul fronte della prevenzione si può fare qualcosa? La risposta è no, il raffreddore non è una problematica che si può prevenire in maniera particolare per se il bambino frequenta un asilo. Si può però intervenire con un’attenta detersione del naso tramite lavaggi con soluzione fisiologica.
Nel caso in cui il bambino dovesse soffrire di rinite allergica, bisogna cercare il più possibile di evitare l’esposizione a sostanze che in tal senso possono scatenare queste problematiche, parliamo in tal senso di:
- Polveri;
- Muffe;
- Pollini.
Se l’otalgia dovesse essere legata all’accumulo di cerume nella zona del condotto uditivo esterno, l’approccio preventivo si baserà sulla detersione in forma regolare con un batuffolo di cotone che viene poi inumidito con acqua tiepida.