Quando parliamo di Onissi a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un processo infiammatorio che interessa l’unghia e che è innescata da funghi ( per fare un esempio citiamo la candida), in maniera meno frequente potrebbe essere innescata da batteri quali lo pseudomonas, lo streptococco, lo stafilococco. Quali sono le zone del corpo che potrebbero essere maggiormente colpite da questa problematica? Nella maggior parte dei casi e in maniera più frequente una delle zone maggiormente colpite è quella dei piedi. Qual’è la causa? Si tratta di una zona dove è favorita la comparsa di questa problematica a causa dell’umidità.
Proprio alla luce di queste specifiche caratteristiche, tendono ad avere un maggior livello di diffusione in zone quali:
- Si diffondono in maniera maggiormente frequente nelle docce;
- Si diffondono in maniera maggiormente frequente negli spogliatoi delle palestre;
- In linea generale si parla di luoghi dove risulta essere più facile che i piedi nudi possano entrare in contatto con superfici che hanno la caratteristica di essere umide o bagnate.
Oltre alle caratteristiche già citate la loro comparsa potrebbe essere stimolata dall’utilizzo di calzature che da questo punto di vista non sono adatte. Il motivo è legato alla scarsa capacità di avere un buon livello di traspirazione. In base a quella che potrebbe essere la causa scatenante, questa problematica potrebbe portare a una deformazione che interessa l’unghia. Ci sono altri cambiamenti ai quali va incontro l’unghia? La risposta è si, infatti potrebbe decisamente mutare la colorazione, con l’assunzione di tonalità in prima battuta giallognole, fino a diventare in un secondo momento di colore grigio.
Potrebbe esserci una fase peggiorativa? La risposta è si, se la problematica non dovesse essere trattata nella maniera più opportuna, potrebbe andare incontro a un peggioramento.
Patologie associate
Quali possono essere le patologie associate a una problematica del genere? Vediamole insieme:
- Questa problematica in generale è associata alla Candida.
Candida
Quando parliamo di Candida a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un processo di natura infettiva che è causato da funghi, in linea generale di solito è a carico di una mucosa specifica. Sebbene in tal senso sia bene dire che potrebbero essercene di differenti tipologie, citiamo in tal senso quella in forma orale conosciuta come mughetto, la forma vaginale è sicuramente quella maggiormente conosciuta ed è una condizione che in termini percentuali si presenta in donne in età fertile pari al 75 per cento.
Tuttavia non è solo il sesso femminile ad essere colpito da una forma del genere, potrebbe anche esserci quello maschile. Si tratta di una condizione comune o una forma rara? La risposta corretta è che si tratta di una condizione comune in molte donne che sono in quella che viene definita età fertile.
Ci sono soggetti che da questo punto di vista potrebbero essere maggiormente interessati da questa forma? La risposta è si, vediamo quali:
- Si parla di pazienti che vengono definiti immunodepressi ( con un sistema immunitario da questo punto di vista che non funziona come dovrebbe);
- Si parla di pazienti che sono magari in cura antibiotica;
- Si parla di pazienti definiti oncologici che si stanno sottoponendo a cicli di chemioterapia e radioterapia;
- Donne che sono in menopausa, sono maggiormente a rischio;
- Si parla di donne che sono in uno stato di gravidanza. Il motivo è legato ai processi di variazione ormonale che tendono a favorire il replicarsi della candida;
- Si parla di bambine/ragazze in età adolescenziale che non hanno ancora avuto il menarca;
- Si parla di pazienti che soffrono di diabete;
- Si parla di donne che sono solite utilizzare lavande vaginali con Ph neutro o alcalino;
- Si parla di pazienti, sia di sesso maschile che femminile che stanno vivendo una condizione di stress in tal senso.
Parliamo di cause
Quali sono le cause in base alle quali potrebbe svilupparsi una problematica del genere? Potrebbe svilupparsi per un processo infettivo causato da germi definiti endogeni. In tal senso è bene dire che la zona della vagina ha una propria flora batterica costituita da lattobacilli. Nel caso in cui si tendono a utilizzare antibiotici, la flora presente in questa zona viene minacciata, causando in tal senso l’eliminazione del lattobacilli e lo sviluppo di colonie di germi e di batteri differenti.
La presenza di questi germi e batteri di fatto causa la comparsa di patologie quali le vaginiti o vulvo-vaginiti, per fortuna la candida non ha un processo di espansione che può interessare zone più interne rispetto alla vagina e non colpisce in tal senso:
- Non interessa la zona dell’utero;
- Non interessa in tal senso la zona delle ovaie.
Ci sono in tal senso ulteriori fattori di rischio che potrebbero in tal senso stimolare l’insorgenza della candida? La risposta è si, vediamo quali sono:
- Uno dei fattori di rischio potrebbe essere collegato al consumo di alimenti troppo ricchi di zucchero;
- Un altro fattore di rischio potrebbe essere collegato all’avere rapporti sessuali con partner differenti che presentano l’infezione.
Sintomatologia
Quali sono i sintomi relativi alla candida nella zona vaginale? Vediamoli insieme:
- Uno dei sintomi è l’arrossamento dei genitali esterni;
- Un altro sintomo potrebbe essere un processo irritativo che riguarda i genitali esterni;
- La paziente potrebbe avere un prurito molto marcato;
- La paziente potrebbe avere delle perdite di color bianco e un senso di bruciore.
Quando si parla di candidosi potrebbero essere colpiti anche soggetti di sesso maschile? La risposta è si, in tal senso l’arrossamento potrebbe interessare i genitali maschili. Nonostante sia una problematica meno frequente rispetto alla candida femminile, quella maschile non deve essere sottovalutata.
Quali sono i sintomi? Nell’uomo questa problematica tende a manifestarsi con:
- Un arrossamento nella zona del glande;
- Potrebbe manifestarsi con un’uretrite;
- Potrebbe manifestarsi con alcuni disturbi presenti durante la minzione.
Qual’è il corretto iter di natura terapeutica? Vediamolo insieme:
- In tal senso si parte da una visita clinica fatta da uno specialista;
- L’anamnesi del paziente;
- Un altro approfondimento che potrebbe rendersi necessario si chiama tampone vaginale e consente di arrivare alla terapia maggiormente efficace in tal senso.
La cura prevede il ripristino della flora batterica nella zona della vagina. In tal senso si procederà attraverso una terapia che dura circa sette giorni tramite candelette vaginali. Se il paziente dovesse andare incontro a delle recidive, si procederà con una terapia antimicotica.
Considerazioni finali
Nel caso in cui il paziente dovesse soffrire di Onissi molto dipende dalla causa. In tal senso i trattamenti di natura topica a base di creme e unguenti non bastano per eradicare il fungo, per questo motivo si renderà necessario assumere farmaci per via orale.