Quali sono le cause dell’Oligomenorrea? In molti casi potrebbe essere legato all’utilizzo della pillola anticoncezionale, in altri casi potrebbe essere una problematica che dipende dalla giovane età delle donne che vengono colpite da questa problematica. In tal senso potrebbe essere la conseguenza del fatto che quando iniziano le mestruazioni, soprattutto nei primi tempi, il ciclo potrebbe essere non del tutto regolare.
Questo disturbo potrebbe anche manifestarsi in donne di età giovane che sono solite praticare uno sport in maniera intensa, da questo punto di vista come esempio si può citare la pratica di uno sport a livello agonistico. Tuttavia questa problematica potrebbe anche dipendere dall’assunzione di determinati farmaci quali:
- Farmaci definiti antipsicotici;
- Farmaci definiti antiepilettici.
Potrebbe essere una carenza che è legata ad un ormone che si chiama prolattina, potrebbe essere legato alla presenza di una serie di patologie quali:
- Potrebbe essere legato alla presenza di una patologia come l’anoressia nervosa;
- Potrebbe essere legato alla presenza di una patologia come la bulimia;
- Potrebbe essere legato alla presenza di una patologia come il diabete;
- Potrebbe essere legato alla presenza di una problematica come quella dei disturbi alla tiroide;
- Potrebbe essere legato alla presenza di una problematica come la sindrome dell’ovaio policistico.
Approfondiamo la problematica
Quando si parla di questa problematica ci si riferisce essenzialmente a una forma di irregolarità legata al ciclo mestruale, questa si manifesta con perdite di natura mestruale che hanno la caratteristica di avere un flusso minimo e poco abbondante con un ciclo che dura piuttosto a lungo.
Qual’è l’arco temporale specifico per una problematica del genere? Si parla di circa 35 giorni fino ad arrivare a un periodo non superiore ai 90 giorni. Se dovesse superare i 90 giorni, si dovrà allora parlare di una condizione diversa che prende il nome di amenorrea.
Sindrome ovaio policistico
Quando parliamo di sindrome dell’ovaio policistico a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di uno dei disordini maggiormente comuni a livello endocrino in donne che sono nella fase riproduttiva. Da cosa si caratterizza? La risposta corretta è che si parla di disfunzioni di natura ovulatoria, le ovaie se viene eseguita sulla paziente un’ecografia presentano una forma definita policistica. Ci sono delle conseguenze per le donne che hanno questa problematica? La risposta corretta è si, vediamo quali sono:
- Potrebbero esserci ripercussioni che interessano direttamente la capacità riproduttiva della donna;
- Potrebbero esserci ripercussioni che interessano direttamente il metabolismo della donna.
Cause
La medicina moderna è riuscita a determinare possibili cause legate a questa problematica? Ad oggi le cause non sono chiare, si parla di un’origine collegata a molteplici fattori, oltre a questo si pensa che alcuni soggetti che hanno un grado di suscettibilità maggiore a livello individuale, possono essere collegati a fattori di rischio da questo punto di vista multipli sia di natura genetica, sia di natura ambientale.
Sintomatologia
Quale potrebbe essere la sintomatologia legata a donne che soffrono di questa problematica? Per prima cosa chi soffre di sindrome dell’ovaio policistico potrebbe avere un ciclo mestruale che tende ad avere una certa irregolarità, da questo punto di vista di parla di:
- Un intervallo tra un flusso mestruale e l’altro con una tempistica maggiore di 35 giorni;
- Nel corso dell’anno la donna avrà sicuramente meno cicli mestruali;
- Il livello di infertilità potrebbe essere pari al quaranta per cento.
Da questo punto di vista, potrebbero esserci segni di uno stato definito con il termine iperandrogenismo ( si tratta di livelli elevati di androgeni nel flusso sanguigno, in conseguenza dei quali si potrebbe assistere a una crescita eccessiva di peli, acne, alopecia. Da questo punto di vista è anche bene sapere che potrebbero esserci segni di quella che viene definita insulino-resistenza. Quali possono essere le conseguenze in tal senso? Vediamo quali sono:
- La paziente potrebbe sviluppare segni di quella che viene definita insulino-resistenza;
- La paziente potrebbe avere delle difficoltà a perdere peso.
Diagnosi
Come viene effettuata la diagnosi? Il processo diagnostico terrà conto di 2/3 criteri specifici, vediamo quali sono:
- Il primo criterio del quale si dovrà tenere conto la presenza di una disfunzione di natura ovulatoria;
- Un altro fattore del quale si dovrà tenere conto è l’iperandrogenismo;
- Un altro fattore del quale si dovrà tenere conto è la presenza di ovaie policistiche nel momento in cui verrà effettuata un’ecografia di natura pelvica.
Quali sono in tal senso le procedure utili? Vediamole insieme:
- Per prima cosa effettuare una visita ginecologica durante la quale si potrà valutare quali sono le caratteristice del ciclo mestruale della donna, sulla storia a livello riproduttivo, sull’esame obiettivo per capire se siano presenti segni di iperandrogenismo;
- La paziente potrà essere sottoposta a un’ecografia transvaginale che consentirà di valutare quale sia l’aspetto delle ovaie e le dimensioni effettive;
- La paziente verrà sottoposta a dosaggi di natura ormonale che verranno eseguiti tramite un prelievo di sangue. Questo consentirà di valutare quali siano i livelli degli androgeni che risultano essere presenti nel sangue.
Per riuscire a intervenire in maniera efficace, molto dipende da quanto risulta essere precoce la diagnosi, prima si interviene e maggiori saranno le probabilità di evitare conseguenze a lungo termine quali:
- Una conseguenza e lungo termine potrebbe essere l’iperplasia endometriale;
- Una conseguenza a lungo termine potrebbe essere il tumore dell’endometrio;
- Una conseguenza a lungo termine potrebbe essere l’ipertensione;
- Una conseguenza a lungo termine potrebbe essere l’iperlipidemia;
- Una conseguenza a lungo termine potrebbe essere quella legata allo sviluppo di una forma di insulino-resistenza;
- Una conseguenza e lungo termine potrebbe essere quella legata allo sviluppo del diabete mellito di tipo 2;
Approcci terapeutici
Quali possono essere in tal senso gli approcci di natura terapeutica che si possono utilizzare? La risposta corretta è che la sindrome dell’ovaio policistico tende a variare a seconda di quello che risulta essere il quadro clinico relativo alla paziente e al suo desiderio di diventare madre.
Se si tratta di mestruazioni che hanno carattere irregolare, se si tratta di acne, se si tratta di irsutismo (una crescita eccessivamente marcata di peli), potrebbe essere utile in tal senso prescrivere alla paziente l’assunzione della pillola anticoncezionale che contiene a sua volta estrogeni e progesterone.
Se la paziente vuole diventare madre, verranno sottoposte in tal senso a terapie specifiche che siano in grado di ripristinare una corretta ovulazione in maniera del tutto spontanea o migliorare da questo punto di vista il quadro di natura metabolica.
Se si tratta di pazienti in forte stato di sovrappeso, da questo punto di vista è consigliabile sottoporsi a una dieta equilibrata che consenta di ridurre il peso corporeo, unendo alla dieta anche esercizio fisico che si mantenga costante nel tempo.
Considerazioni finali
Quando si parla dell’Oligomenorrea e di cause è importante sapere che se si tratta di forma non collegata a patologie specifiche, in maniera frequente si può arrivare a una soluzione sottoponendo la paziente a una terapia di natura ormonale che consiste nel prescrivere la pillola anticoncezionale.
Se questa condizione è legata ad una specifica patologia, si renderà necessario un trattamento che sia il più mirato possibile. Si renderà necessario sottoporre la paziente a un trattamento di natura psicologica se si tratta di:
- Anoressia nervosa;
- Bulimia.
La paziente dovrà essere sottoposta a un trattamento di natura ginecologica se si è in presenza di una sindrome definita dell’ovaio policistico.