Se non vi è mai capitato di sentir parlare dell’odontoma, si tratta di una patologia tumorale piuttosto rara. Colpisce la zona dei denti e non si tratta di una neolplasia tumorale di facile individuazione e semplice da diagnosticare. Abbiamo detto che si tratta di una forma tumorale piuttosto rara ma colpisce in prevalenza più uomini o donne? Ci sono degli approcci di natura terapeutica che siano efficaci e riescano a curare in maniera definitiva questo tumore? Si tratta di una forma con manifestazione di natura benigna o con una manifestazione di natura maligna? Esiste una precisa sintomatologia in base alla quale la forma tumorale si manifesta? Si tratta di sintomi chiari e evidenti?
Per prima cosa è bene dire che si tratta di un tumore raro e poco diffuso. Il problema della diagnosi è legato al fatto che non è semplice da individuare perchè presenta delle caratteristiche specifiche. Si tratta di una neolplasia che in molti casi è priva di sintomi o percezioni dolorose associabili allo stato del paziente.
Non sempre è asintomatico, può anche avere una sintomatologia piuttosto chiara e evidente. In linea generale quello che accade è che venga diagnosticato solo in seguito a una visita specialistica da un odontoiatra. Magari dopo aver effettuati degli esami specifici come ad esempio una radiografia.
Specifiche sulla forma tumorale
Se dovessimo specificare meglio di quale forma tumorale stiamo parlando, potremmo dire che si tratta di una neolplasia che coinvolge la zona dei denti. Si tratta di una patologia per fortuna dal decorso benigno. In precedenza il termine non identificava una patologia tumorale specifica, ma veniva utilizzato nel segmento medico odontoiatrico per identificare tutte quelle patologie identificabili come forme tumorali o lesioni.
Volendo dare qualche dettaglio in più su questa forma tumorale, possiamo dire che si tratta una neoplasia di natura benigna, e in termini puramente percentuali questa è rilevabile all’incirca nel 20 per cento dei tumori relativi allo sviluppo dei denti.
Diagnosi del tumore
La diagnosi di questa forma tumorale interessa una fascia di popolazione specifica? Si, in linea generale si tratta di una patologia che si manifesta in un arco temporale compreso tra i 15 e i 20 anni. Nella maggior parte dei casi colpisce le donne rispetto agli uomini. Esiste una classificazione specifica di questi tumori in base alla quale è posssibile orientarsi? Si, si sono susseguiti vari studi che hanno originato classificazioni differenti, in ogni caso quella che viene universalmente riconosciuta è la seguente:
- Quando si parla di odontoma possiamo trovare la forma composta. In questo caso è caratterizzata da tutti i tessuti che interessano lo sviluppo dei denti
- Nella seconda forma si parla di odontomi complessi
Questi tumori da cosa sono formati? Gli elementi che formano queste specifiche neolplasie sono lo smalto e la dentina. Tuttavia in alcuni casi sono riscontrabili anche quantità di cemento e polpa dentaria. Quali sono le differenze sostanziali che possiamo trovare tra la forma composta e quella complessa? In termini di manifestazione tumorale, quello complesso tende a formarsi in percentuale minore. Nella maggior parte dei casi, queste neoplasie nelle strutture osse che delimitano la bocca ( mascelle), sono di natura composta nella zona anteriore della mascella.
Se incece di riferiamo alla zona posteriore della mascella, si tratta nella maggior parte dei casi di tumori complessi. Una particolarità specifica di queste neoplasie è legata alla zona specifica dove fanno la loro comparsa. Nella maggioranza dei casi sono più diffusi nella zona destra della mascella.
Processo diagnostico
Come abbiamo detto in precedenza, si tratta di tumori che hanno nella maggior parte dei casi un decorso del tutto asintomatico (privi di sintomi), sono benigni e possono avere delle manifestazioni specifiche che andiamo a vedere:
- Esaminando l’arcata dentale di un soggetto, potremmo riscontrare un’anomalia legata ai denti. Potrebbero non essere completamente usciti dalla gengiva
- Potremmo trovarci in presenza di un’arcata dentale nella quale un soggetto adulto ha ancora dei denti da latte. Nello sviluppo normale dell’arcata dentale, riferendoci ad un soggetto adulto, non dovremmo trovare denti da latte
- Il soggetto presenta un gonfiore e un’infezione
- Esaminando l’arcata dei denti potremmo rilevare una struttura irregolare, notando che non sono collocati in maniera corretta
- Possono anche causare una sorta di crescita ossea anomala con un livello di espansione pronunciato o lieve
Purtroppo se il decorso è del tutto privo di sintomi (asintomatico) è molto difficile accorgersi della presenza di un tumore del genere, questo di fatto rende molto difficile e complessa la diagnosi. Proprio per questo motivo, l’unico modo per determinare se siamo in presenza di un tumore è eseguire una radiografia dell’arcata dentale.
Scoperta casuale del tumore
Proprio per le caratteristiche specifiche del tumore e il suo decorso del tutto asintomatico, nella maggior parte dei casi la sua scoperta è dovuta esclusivamente a una radiografia che viene eseguita per effettuare differenti tipologie di interventi di natura odontoiatrica. Possiamo quindi affermare che rilevare questa forma tumorale è spesso un evento del tutto fortuito e casuale.
Curare la forma tumorale
Come si cura una forma tumorale del genere? Quali sono gli interventi di natura medica che si possono mettere in atto per cercare di curare in maniera radicale il tumore e riuscire a estirparlo? La prima cosa che è necessario mettere in luce è che questo tumore presenta una caratteristica specifica: ha un livello di crescita poco accentuato.
Tuttavia il fatto che abbia un decorso asintomatico, cresca poco e si tratti di una forma benigna, non vuol dire debba essere del tutto sottovalutato. Infatti potrebbe essere correlato alla formazione di patologie specifiche o cisti.
Proprio per la tipologia specifica di neoplasia, per le caratteristiche che ha, visto il decorso del tutto benigno si interviene in maniera chirurgica provvedendo a rimuovere la massa tumorale. L’intervento non presenta una grado di complessità accentuato, quindi l’approccio chirurgico e la sua rimozione sono abbastanza semplici.
Al di là della procedura chirurgica, è bene prestare particolare attenzione in fase di rimozione, per fare in modo da eliminarne ogni traccia, questo per evitare che in futuro possa riformarsi nuovamente ( recidivia). L’intervento chirurgico, se fatto nella maniera corretta e ponendo l’attenzione dovuta è risolutivo, oltre a questo non comporta eventuali danni ai denti in prossimità della massa tumorale.