Odinofagia sintomi

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Quando parliamo dei sintomi dell’odinofagia a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una sensazione di natura dolorosa che si percepisce nel momento in cui avviene la deglutizione. Questa sensazione di fastidio tende ad accompagnarsi ad una percezione di bruciore che potrebbe estendersi fino alla zona del collo, prolungandosi fino alla zona dietro allo sterno. Qual’è la sintomatologia che è collegata a questa sensazione di bruciore? Come sintomi associati abbiamo:

  • Un sintomo collegato a questa sensazione è la pesantezza;
  • Un altro sintomo collegato a questa sensazione è una sindrome dolorosa nella zona del petto;
  • Un altro sintomo collegato a questa sensazione è una pressione che si avverte nella zona del petto;
  • Una pressione che si avverte nella zona del collo;
  • Una sensazione che il cibo sia bloccato nella zona della gola.

Questi disturbi da cosa potrebbero essere causati? Vediamolo insieme:

  • Questi disturbi potrebbero essere causati da problemi collegati all’esofago;
  • In tal senso si parla di processi di natura infiammatoria come l’Acalasia;
  • Potrebbe essere collegato a processi di natura infettiva quali l’Hiv;
  • Potrebbe essere collegato a problematiche come la Candida;
  • Potrebbe essere collegato a problematiche come il Citomegalovirus;
  • Potrebbe essere collegato a problematiche come l’Herpes Simplex;
  • Potrebbe essere collegato a una forma di Ulcera;
  • Potrebbe essere collegato ad Ascessi ai denti;

Malattie e Onicofagia

Quali possono essere le malattie associate a questo stato? Vediamole insieme:

  • Questa problematica potrebbe essere associata all’Acalasia;
  • Questa problematica potrebbe essere associata a un Ascesso Dentale;
  • Questa problematica potrebbe essere associata alla Candida;
  • Questa problematica potrebbe essere associata all’Esofagite;
  • Questa problematica potrebbe essere associata alla Faringite;
  • Questa problematica potrebbe essere associata alla Gengivite;
  • Questa problematica potrebbe essere associata al Gozzo;
  • Questa problematica potrebbe essere associata al Raffreddore;
  • Questa problematica potrebbe essere associata al Reflusso gastroesofageo;
  • Questa problematica potrebbe essere associata alla Tonsillite;
  • Questa problematica potrebbe essere associata a un Tumore all’esofago;
  • Questa problematica potrebbe essere associata a Ulcere ( queste potrebbero prodursi nella gola, protrebbero prodursi nel cavo orale, potrebbero prodursi nell’esofago)

Gozzo

Quando parliamo di Gozzo a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di un aumento in quello che risulta essere il volume della tiroide, si tratta di una ghiandola che ha una forma a farfalla ed è posizionata alla base del collo. Qual’è la funzione della tiroide? La risposta corretta è che si tratta di una ghiandola che come tale una serie di funzioni legate all’organismo quali:

  • Per il controllo dell’attività del cuore;
  • Per quello che viene definito metabolismo di base;
  • Per l’utilizzo dei glucidi;
  • Per l’utilizzo dei lipidi;
  • Per il metabolismo dello scheletro.

L’aumento di volume che interessa la tiroide, potrebbe essere definito come:

  • Di natura endemica quando è legato alla carenza di iodio;
  • Generalmente è maggiormente diffuso nella popolazione femminile piuttosto che in quella maschile;
  • Si tratta di una problematica legata all’andamento familiare.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause che portano un paziente ad avere il gozzo? Parlando della forma endemica è bene dire che l’aumento nel volume della tiroide è legato a una carenza di iodio. Questa carenza porta ad avere un aumento nella produzione di un ormone chiamato Ths ( si tratta di un ormone che viene prodotto dalla ghiandola ipofisaria e tende a regolare il corretto funzionamento della tiroide). Questo a sua volta causa il progressivo ingrandimento della ghiandola.

Ulteriori cause legate alla presenza del gozzo sono per esempio le malattie autoimmuni della tiroide. Se parliamo ad esempio della tiroidite di Hashimoto, la presenza di anticorpi definiti anti tiroide, causa nel corso del tempo un’infiltrazione progressiva nella zona della tiroide da parte di linfociti, questo come conseguenza porta a un ingrandimento della tiroide stessa.

Se si tratta invece di ipertiroidismo definita anche patologia di Graves, in questo caso il gozzo è una naturale conseguenza di una produzione in quantità eccessiva di ormoni di natura tiroidea, questo a sua volta tende a indurre un aumento nella dimensione medesima della tiroide.

Possono esserci ulteriori cause legate alla presenza del Gozzo? La risposta è si, da questo punto di vista potrebbe essere legato a:

  • Utilizzo di farmaci specifici;
  • Consumo molto marcato di alimenti in tal senso definiti gozzigeni quali cavoli, rape, broccoli, cavolfiori.

Sintomi

I sintomi del gozzo da cosa dipendono? La risposta corretta è che potrebbero dipendere dalle dimensioni effettive della ghiandola, dalla presenza di alterazioni nella funzione della tiroide definite in tal senso come:

  • Si parla di ipertiroidismo;
  • Si parla di ipotiroidismo.

Se il gozzo dovesse avere delle dimensioni piuttosto marcate, il paziente potrebbe avere difficoltà quali:

  • Il paziente potrebbe avere delle difficoltà in fase di deglutizione ( definita disfagia);
  • Il paziente potrebbe avere delle difficoltà in fase di respirazione ( definita dispnea).

Approcci preventivi

Quali possono essere in tal senso gli approcci di natura preventiva? La fase preventiva si attua tramite uno stile alimentare adeguato e corretto, integrando nell’organismo la corretta quantità di iodio.

Diagnosi

Qual’è il corretto iter diagnostico in tal senso? La diagnosi viene effettuata tramite esplorazione e palpazione la zona del collo del paziente. In fase successiva seguiranno:

  • Un prelievo legato a Tsh, Ft4, Ft3, se dovesse rendersi necessario verrà effettuato anche un prelievo per anticorpi definiti anti-tiroide;
  • Potrà essere effettuata un’ecografia della tiroide per valutare il volume della stessa e per idenficare la presenza di eventuali noduli;
  • Potrà essere effettuata una scintigrafia tiroidea ( questa però viene fatta solo se il paziente soffre di ipertiroidismo);
  • Si potrà utilizzare una tecnica come l’agoaspirato tiroideo che potrà essere eseguita in presenza di noduli sospetti.

Approcci terapeutici

Se si tratta della presenza di un gozzo definito eutiroideo e in tal senso non collegabile alla presenza di sintomi quali la disfagia o la dispnea, non è indicata in tal senso alcun tipo di terapia ma conviene sottoporre il paziente a un monitoraggio ecografico con cadenza annuale.

Se ci dovesse essere la presenza di un gozzo di dimensioni marcate, si potrà intervenire con un approccio chirurgico tramite tidoidectomia. Se il paziente dovesse soffrire di una forma come l’ipotiroidismo, si potrà intervenire con una terapia sostitutiva ormonale, invece se il paziente dovesse soffrire di ipertiroidismo, si potrà in tal senso procedere con una terapia di natura medica, con un intervento chirurgico chiamato tiroidectomia, con un trattamento iodio radioattivo ( definito anche radio metabolico).

Considerazioni finali

Se si hanno i sintomi dell’odinofagia, quindi una sindrome dolorosa, si dovrà mangiare masticando in maniera lenta, magari frullando il cibo e assumendo alimenti frullati in maniera tale che siano maggiormente morbili. Da questo punto di vista sarà bene evitare pietanze che siano troppo calde o siano troppo fredde.

Se il paziente unitamente all’odinofagia dovesse avere problematiche quali:

  • Problematiche in fase di defecazione;
  • Feci scure;
  • Capogiri;
  • Fiato corto.

Si dovrà rivolgere a un medico il prima possibile.

Sensazione di nodo in gola