Quando parliamo di un nodulo benigno al seno ci stiamo riferendo a un grumo o ad un mutamento nella consistenza del seno stesso. Potrebbe capitare di riscontrare questa anomalia durante un esame fatto al proprio seno. Tuttavia da questo punto di vista è bene dire che nella maggioranza dei casi questi noduli non sono formazioni con caratteristiche cancerogene. Si tratta di formazioni con caratteristiche specifiche? La risposta è dipende, in realtà potrebbero variare in termini di:
- Si parla di dimensioni;
- Si parla di velocità nella fase di crescita;
- Si parla in tal senso di sintomi.
Per quanto l’esame del seno possa essere utile, non è in grado di rilevare quale sia la causa specifica per la quale si è prodotto un nodulo al seno, per questo motivo, nel momento in cui attraverso la palpazione della mammella ci si dovesse accorgere che è presente un nodulo, sarà bene rivolgersi al medico per effettuare gli accertamenti del caso.
Motivo per il quale una volta che si è rivolti al medico, se fosse necessario stabilire se si tratta di un nodulo di natura benigna o maligna, si potrà in tal senso effettuare degli approfondimenti con esami quali:
- Si potrà sottoporre il paziente ad una mammografia;
- Si potrà sottoporre il paziente ad un’ecografia;
- Si potrà sottoporre il paziente a una risonanza magnetica per immagini;
- Si potrà sottoporre il paziente a una biopsia ( si tratta di una procedura che consente di esaminare un campione al microscopio).
Mutamenti nella struttura del seno
Un fattore molto importante del quale è bene tenere conto è il fatto che molto spesso i noduli al seno possono avere una struttura del tutto benigna e non tendono a evolvere in cancro. Tuttavia potrebbe capitare che possano dare sintomi quali il dolore o siano magari irritanti.
Parliamo di cisti al seno
Quando parliamo di cisti al seno ci stiamo riferendo a una sorta di sacco di natura benigna nel quale è presente un liquido nella zona del tessuto mammario. C’è un’età specifica nella quale si possono manifestare? Possiamo parlare di una condizione comune in donne che sono all’incirca sulla quarantina, tuttavia questo non esclude possano manifestarsi a qualsiasi età.
La caratteristica specifica di una cisti al seno è quella di muoversi e cambiare in termini di dimensioni durante il ciclo mestruale. In tal senso potrebbe in alcuni casi rendersi necessario procedere con:
- Si potrebbe procedere con un’ecografia;
- Si potrebbe procedere tramite un’aspirazione con un ago sottile.
Fibroadenoma al seno
Quando si parla di fibroadenomi al seno ci si riferisce essenzialmente a tumori che hanno una struttura benigna, tendono a manifestarsi in donne che hanno un’età compresa tra i 20 anni e i 30 anni. Potrebbe rendersi necessario sottoporre il paziente a una biopsia per poterlo diagnosticare in maniera corretta. In tal senso si potrà anche agire sottoponendo il paziente a procedure quali:
- Potrebbe rendersi necessario sottoporre il paziente a una Lumpectomia;
- Potrebbe rendersi necessario sottoporre il paziente alla radiofrequenza.
Parliamo di adenosi
Quando si parla di adenosi ci si riferisce a una condizione del tutto benigna nella quale si assiste ad un allargamento di quelli che vengono definiti lobuli del seno. L’adenosi da questo punto di vista potrebbe produrre un nodulo che sembra una cisti o un tumore.
Mastite
Quando parliamo di mastite ci stiamo riferendo a un processo di natura infiammatoria che come tale è accompagnata da sintomi quali l’arrossamento, il gonfiore e una sindrome dolorosa.
Parliamo di duct ectasia
Quando si parla di duct ectasia ci riferiamo a una condizione del tutto benigna nella quale i dotti del latte tendono a ostruirsi e a gonfiarsi. Questo potrebbe causare l’emissione di una secrezione di colore giallastro.
Parliamo di necrosi dei grassi
Se il seno dovesse essere danneggiato in seguito ad un intervento di natura chirurgica o a un trauma, potrebbe svilupparsi del tessuto definito cicatriziale.
Cisti dell’olio
Quando si parla di cisti dell’olio ci si riferisce a sacche che sono piene di liquido che solitamente vengono rilevate tramite la:
- Mammografia;
- Un’ecografia;
- Una risonanza magnetica al seno.
Parliamo di noduli al seno pre-cancerosi
Ci sono differenti tipologie di noduli al seno che come tali non hanno una struttura cancerogena, in tal senso tuttavia è bene dire che potrebbero essere associati a un rischio che è decisamente aumentato di sviluppare il cancro.
Parliamo di papillomi intraduttali
Quando si parla di papillomi intraduttali ci stiamo riferendo a tumori che come tali si manifestano nella zona dei dotti lattiferi del capezzolo. Pur trattandosi di tumori del tutto benigni, questi sono collegati ad un aumento nel rischio di cancro.
Parliamo di cicatrici radiali
Quando si parla di cicatrici radiali ci stiamo riferendo in tal senso a una condizione piuttosto rara e del tutto benigna, in tal senso potrebbe essere precancerosa e cancerosa.
Parliamo di tumori in situ
Si tratta di un tumore canceroso, non si parla di una forma considerata invasiva, in tal senso è bene dire che non hanno ancora penetrato quella che viene definita membrana basale.
Parliamo di tumori di Phyllodes
Quando parliamo di una forma di tumore come questo è bene specificare che si tratta di una forma rara, potrebbe essere maligna o benigna. Tuttavia è anche bene dire che trattantosi di forme tumorali in quanto tali che nella forma benigna possono evolvere in forma maligna, di fatto vengono trattati tutti nella medesima maniera.
Tumore al seno
Quando si parla di cancro al seno ci stiamo riferendo a una patologia tumorale legata e cellule del tessuto mammario che hanno una struttura anormale. La patologia tumorale potrebbe crescere in forma del tutto incontrollata e in tal senso diffondersi a tutto il seno, alla zona dei linfonodi o agli organi in zone distanti del corpo.
Quando si parla di tumori maligni al seno questi potrebbero includere:
- La malattia di Paget del capezzolo;
- Un cancro al seno di natura infiammatoria;
- Un carcinoma midollare;
- Un carcinoma mammario definito metaplastico;
- Un carcinoma definito tubulare.
Approccio diagnostico
Quali sono gli step corretti da questo punto di vista? Si potrà procedere con un esame di natura clinica e una mammografia che potrebbero in tal senso aiutare nel processo di diagnosi. Da questo punto di vista potrebbero essere utili esami quali:
- L’ecografia;
- La risonanza magnetica.
Tuttavia è bene dire che la mammografia quale esame potrebbe perdere fino a un quindici per cento delle patologie tumorali presenti al seno, in maniera particolare che hanno un seno con una certa densità. Per questo motivo è bene dire che l’unica metodologia valida per poter effettuare una distinzione corretta tra un cancro e una condizione non cangerosa è quella di effettuare una biospia.
Considerazioni finali
Avere un nodulo al seno in forma benigna è una condizione piuttosto comune, motivo per il quale è importante effettuare dei controlli regolari al seno che consentano di verificare la presenza di eventuali noduli. Nel caso in cui il paziente dovesse notare in tal senso un nodulo, sarà necessario rivolgersi al medico per effettuare i dovuti controlli del caso.