Noduli tiroidei sintomi

491

I noduli tiroidei non sono necessariamente una condizione che deve preoccupare un soggetto che si accorge di averne. Quali sono da questo punto di vista gli esami che sono necessari per effettuare una diagnosi in tal senso? Si tratta di una condizione della quale si parla in maniera frequente, convinti che questa ghiandola sia direttamente responsabile della possibile insorgenza di una moltitudine di patologie. Oltre a questo si è portati a pensare che la tiroide causi innumerevoli disfunzioni che vanno da una condizione di obesità a fattori di stress. Nei soggetti nei quali il livello di ansia è molto alto, parlare di noduli che coinvolgono la zona della tiroide, il più delle volte vuol dire associarli a forme tumorali. Tuttavia questo modo di pensare è completamente errato ed è basato su convinzioni prive di qualsiasi fondamento.

Parliamo della tiroide

La tiroide è a tutti gli effetti una ghiandola dalla forma un pochino particolare. Potremmo paragonarla infatti a una farfalla. Dove si trova esattamente? La tiroide è localizzata nella zona del collo, più precisamente nella zona anteriore. Se parliamo di conformazione maschile possiamo dire che la tiroide è localizzata subito sotto a quello che viene definito pomo di Adamo. Quando la tiroide presenta delle condizioni assolutamente normali, si tratta di una ghiandola che una persona non riesce a percepire se con le mani cerca di localizzarla.

La sua funzione specifica è quella di emettere degli ormoni che vengono immessi nel flusso sanguigno e possono raggiungere tutti i tessuti presenti nell’organismo di una persona. Qual’è la funzione specifica di questi ormoni? In reatà vengono utilizzati per una serie di funzioni, andiamo a vedere insieme quali sono:

  • La produzione di questi ormoni serve a sfruttare l’energia
  • La produzione di questi ormoni è utile per riscaldarsi
  • Hanno la funzione di mantenere ottimale il funzionamento del cervello
  • Hanno la funzione di mantenere ottimale il funzionamento dei muscoli

Un altro compito molto importante della tiroide è quello di produrre due ormoni specifici chiamati T3 e T4 che hanno la funzione di regolare il modo in cui l’energia viene immessa nel nostro organismo e anche di come viene immagazzinata. Queste due funzioni specifiche delle quali abbiamo parlato si riferiscono essenzialmente al funzionamento del metabolismo.

Tiroide e ipofisi

Tiroide e ipofisi sono strettamente collegate o per meglio dire per garantire un ottimale funzionamento della tiroide serve un’altra ghiandola chiamata ipofisi che si trova nella zona del cervello. Di fatto il funzionamento dell’ipofisi è quello di essere una sorta di regolatore della tiroide, segnalando a questa ghiandola quando è necessario attivarsi oppure no in base ai cambiamenti presenti nella temperatura del corpo.

Da questo punto di vista possiamo capire meglio come una persona che ha problemi di funzionamento della tiroide, possa percepire maggiormente il freddo o il caldo. Se la tiroide non funziona a dovere e tende quindi a non produrre questi ormoni molto importanti, il soggetto percepisce un senso di stanchezza diffuso e generalizzato. In questo caso si parla a tutti gli effetti di ipotiroidismo. Se invece il soggetto sperimenta una condizione contraria che è quella di un’eccessiva produzione di questi ormoni, allora si troverà in una condizione nella quale si sentirà eccessivamente energico.

Un’altra condizione che può interessare un soggetto, riguarda una fase di eccessiva espansione del volume effettivo della tiroide che tende a diventare più grande. Questa condizione viene anche chiamata gozzo ed è la spia di una serie di patologie che possono interessare il soggetto tra le quali:

  • Una problematica che potrebbe riguardare il paziente è collegata alla carenza di iodio
  • Un’altra condizione che potrebbe interessare il soggetto è chiamata tiroidite di Hashimoto
  • Un altro problema che si potrebbe manifestare è la presenza di cisti
  • Potremmo trovarci in presenza di noduli
  • Potrebbe trattarsi di una forma di tumore alla tiroide

Parliamo di noduli

Quando parliamo di noduli ci stiamo sostanzialmente riferendo a crescite fuori dai valori normali di cellule tiroidee causano la formazione di noduli interni alla tiroide stessa. Nella maggior parte dei casi è bene parlare di noduli che hanno una struttura del tutto benigna e non devono destare preoccupazione, in alcuni casi invece è bene dire che potrebbero diventare forme neoplastiche.

Sintomatologia

Nella maggior parte dei casi i noduli che interessano la zona della tiroide, sono del tutto asintomatici e non causano alcun fastidio al paziente. Motivo per il quale in molti casi il paziente non è neanche a conoscenza di averne, salvo da questo punto di vista sottoporsi a una serie di accertamenti quali un’ecrografia o una tomografia computerizzata per altri motivi.

In alcuni casi piuttosto rari, i noduli potrebbero causare nel paziente sintomi quali:

  • Il paziente potrebbe avere una sindrome dolorosa che interessa la zona del collo
  • Il paziente potrebbe avere una sindrome dolorosa che interessa la zona della mascella
  • Il paziente potrebbe avere una sindrome dolorosa che interessa la zona dell’orecchio

In presenza di noduli di grandi dimensioni, in grado di creare una compressione sulla trachea o sull’esofago, il paziente potrebbe avere delle problematiche in fase di respirazione e in fase di deglutizione. Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire quali possano essere le cause che portano alla formazione di questi noduli.

C’è un’età precisa rispetto ad un’altra nella quale si possono manifestare? In tal senso possiamo dire che circa le metà delle persone potrebbe avere un nodulo che interessa la zona della tiroide. Per poterlo stabilire con certezza si dovranno fare esami e test.

Cisti e nodulo quali differenze

Quali sono le principali differenze che vanno messe in evidenza tra un nodulo e una cisti? Possiamo dire che le cisti tiroidee hanno al loro interno del materiale liquido. Al contrario quando parliamo di noduli ci riferiamo a delle masse che hanno una determinata consistenza e solidità. Le cisti in generale hanno una struttura del tutto benigna e basandosi su dati percentuali,  possiamo affermare che nel novantacinque per cento dei casi sono del tutto benigni. Questo chiaramente non esclude che possano degenerare in neoplase maligne.

Processo diagnostico

Come ci si approccia quando si scopre un nodulo nella zona della tiroide? Per prima cosa il compito del medico sarà quello di stabilire se la funzionalità della tiroide non è stata compromessa. In questo ultimo caso potremmo trovarci in presenza di casi di ipertiroidismo o ipotiroidismo.

In tal senso il paziente verrà sottoposto a una serie di esami tra questi abbiamo:

  • Per prima cosa avvalendosi di test di laboratorio si stabilirà quale sia il valore dell’ormone tiroideo chiamato T4 o tiroxina e del relativo ormone che lo stimola chiamato Ths. Questo consentirà di stabilire e comprendere se la tiroide sta funzionando in maniera normale o presenta delle anomalie
  • Infatti i noduli tiroidei possono causare una produzione in quantità eccessive di ormone tiroideo causano una condizione anomala chiamata ipertiroidismo.

Gli esami dei dosaggi relativi agli ormoni consentono di capire quale sia l’attuale funzionamento della tiroide. Per poter analizzare la struttura di un nodulo si dovraè sottoporre il paziente a esami di natura differente, vediamo quali sono:

  •  Il paziente potrebbe essere sottoposto a un esame chiamato ecografia della tiroide. Si tratta di un esame assolutamente sicuro e che non richiede alcun tipo di preparazione al paziente. Come si svolge? Il paziente verrà fatto sdraiare e nella zona del collo verrà spalmato del gel. Successivamente tramite una sona ecografica si potranno vedere le immagini che verranno esaminate dal medico specialista su un monitor.
  • Se l’esame dovesse rilevare delle anomalie nella struttura del nodulo e si renderà quindi necessario un ulteriore approfondimento, si procederà ad effettuare una biopsia alla tiroide con agoaspirato. In cosa consiste questa procedura? Tramite un ago sottile, si prelevano delle cellule che verranno poi sottoposte a esame citologico per analizzare la struttura del nodulo e determinare se sia di origine bengina o di origine maligna

Come attuare una forma di prevenzione efficace del cancro alla tiroide? Purtroppo si tratta di una forma tumorale spesso asintomatica, tende ad avere un processo di crescita molto lento e non ha un livello di invasività molto elevato. Tuttavia sarebbe bene con cadenza almeno biennale, sottoporsi a un’ecografia della tiroide.