Nistagmo sintomi

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Quali sono i sintomi del nistagmo? Vediamoli insieme:

  • Il paziente potrebbe sviluppare una certa sensibilità alla luce;
  • Il paziente potrebbe soffrire di vertigini;
  • Il paziente potrebbe avere delle problematiche che riguardano l’equilibrio;
  • Il paziente potrebbe avere delle difficoltà nel momento in cui deve cercare di vedere in un contesto buio;
  • Il paziente potrebbe manifestare delle problematiche che riguardano il modo in cui vede;
  • Il paziente potrebbe andare incontro a una posizione del tutto anomala per quanto riguarda la testa;
  • Il paziente potrebbe andare incontro a una problematica definita oscillopsia. Cosa vuol dire esattamente? In pratica il percepito che ha il paziente del proprio campo visivo potrebbe risultare caratterizzato da una forma di instabilità.

Quanto è seria questa problematica? La risposta corretta è di dipende. Molto è legato a dove lo sguardo si dirige, in tal senso magari una visione periferica o che è in movimento, può decisamente rendere più marcata la problematica. Proprio per queste problematiche, le persone che soffrono di questa condizione tendono a inclinare il capo, a girare la testa per cercare di avere una visione migliore.

Tuttavia questo sforzo che viene messo in campo per cercare di avere una visione migliore, innesca dei dolori che possono interessare la fascia dei muscoli nella zona del collo e quella delle spalle. Tra i sintomi dei quali è bene parlare quello più importante è caratterizzato da un movimento di natura involontaria che potrebbe interessare:

  • Potrebbe essere un movimento involontario che caratterizza un occhio;
  • Potrebbe essere un movimento involontario che caratterizza entrambi gli occhi.

Parlando invece di quelle che possono essere le traiettorie che vengono messe in atto dall’occhio nel corso di questo movimento involontario abbiamo:

  • Il movimento oculare potrebbe andare da un lato ad un altro;
  • Il movimento oculare potrebbe andare dall’alto verso il basso;
  • Potrebbe trattarsi di un movimento circolare.

In tal senso i movimenti messi in atto potrebbero essere sia veloci che lenti. 

Parliamo della problematica

Per quale motivo gli occhi tendono a eseguire dei movimenti che sono di natura involontaria? Essenzialmente si tratta di un disturbo che è causato da un non corretto funzionamento di alcune aree cerebrali adibite al controllo di quelli che sono i movimenti oculari.

Si tratta di una problematica che in quanto tale tende a manifestarsi nel soggetto in forma del tutto standard e univoca o varia da persona a persona? La risposta corretta è che varia da persona a persona. Quali potrebbero essere le cause? Vediamole insieme:

  1. Potrebbe trattarsi di una problematica di natura neurologica già presente;
  2. Potrebbe essere la conseguenza di una forma di disorientamento di natura momentanea;
  3. Potrebbe essere la conseguenza dell’assunzione da parte del paziente di farmaci di natura antidepressiva;
  4. Potrebbe essere la conseguenza dell’assunzione da parte del paziente di farmaci di natura antiepilettica;

La persona che ne soffre si rende conto del problema? Non è detto che il soggetto interessato sia consapevole di questi movimenti oculari del tutto non volontari. Si tratta di problematiche che hanno una manifestazione del tutto univoca o possiamo parlare di varie forme di nistagmo? La risposta corretta è che potremmo trovarci in presenza di differenti forme.

Nistagmo e sue manifestazioni

  • Potrebbe trattarsi di una forma di nistagmo congenito che si manifesta in un soggetto già al momento della nascita. Si tratta in ogni caso di una forma non particolarmente marcata e si può intervenire con l’applicazione di lenti correttive o tramite un approccio chirurgico;
  • Potrebbe trattarsi di una forma acquisita che può verificarsi in seguito ed è il risultato di problematiche di salute piuttosto serie;
  • Potrebbe trattarsi di una forma di nistagmo fisiologico che si produce in un paziente che risulta essere del tutto sano. In tal senso  bene fare un’ulteriore divisione in:
  1. Potrebbe essere la forma optocinetica che dipende proprio dall’occhio;
  2. Potrebbe essere la forma vestibolare che dipende invece dall’orecchio al suo interno.

Parliamo di cause

Quali possono essere la cause di questo disturbo? Potrebbe essere la conseguenza di una serie di eventi di natura patologica che in quanto tali si manifestano nella zona del labirinto. Non si può escludere del tutto che questo disturbo possa essere collegato a una serie di patologie oculari quali:

  1. Potrebbe essere collegato a un problema come la cataratta;
  2. Potrebbe essere collegato a un problema come lo strabismo;
  3. Potrebbe essere collegato a un problema come il glaucoma;
  4. Potrebbe essere collegato a un problema come l’albinismo.

Quali potrebbero essere invece le cause che portano un paziente ad avere un controllo di natura oculare non adeguato? Potrebbe essere la conseguenza di una forma di ipoplasia bilaterale. Potrebbe essere il risultato di malattie che interessano l’occhio quali l’ambliopia, lo strabismo e il coloboma. Potrebbe trattarsi di patologie che in quanto tali interessano l’orecchio interno quali processi infettivi, vertigini, processi infiammatori.

Nistagmo e visione

Qual’ è la problematica più marcata e diffusa per quelle persone che sviluppano questa condizione? Essenzialmente il soggetto ha una minore visibilità relativa al campo visivo. Se si tratta di una forma di nistagmo a precoce o congenito, si tratta di una condizione che permane nel soggetto ma tende a mantenersi stabile, senza in tal senso aggravarsi. Ci sono dei fattori che in tal senso possono acuire la problematica? Si vediamo quali:

  1. Un fattore che influenza fortemente questa problematica è il livello di stress;
  2. Un altro fattore che influenza fortemente questa problematica è la stanchezza;
  3. Un altro fattore che può influenzare fortemente questa problematica è una forma di nervosismo;
  4. Il fatto di dover continuamente mettere sotto sforzo la propria capacità di focalizzare delle immagini che si stanno osservando, può di fatto causare una grande stanchezza nella persona affetta da nistagmo.

Processo diagnostico

Qual’ è il corretto iter diagnostico per una problematica del genere? In tal senso il paziente dovrà essere sottoposto a una visita oculistica e una visita dal medico di base. Il medico specialista utilizzerà un oftalmoscopio per esaminare le strutture oculari all’interno dell’occhio. Una metodologia che viene utilizzata è quella di far girare il paziente, poi digli di fermarsi e di fissare un oggetto. In presenza di questo disturbo, gli occhi si muoveranno in maniera lenta prima in un senso e poi nell’altro.

Ci sono ulteriori esami che possono essere utilizzati in tal senso? Si, vediamo quali:

  1. Si esaminerà l’udito del paziente;
  2. Lo si sottoporrà a un esame di natura neurologica;
  3. Lo si sottoporrà a un elettroculografia;
  4. Potrà essere sottoposto a una risonanza magnetica e a una tomografia computerizzata della zona dell’encefalo.

Approcci terapeutici

Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a trovare una cura specifica. In tal senso si può ridurre i sintomi del nistagmo che il paziente percepisce tramite:

  • Occhiali dotati di lenti a contatto che aiutano il paziente nel vedere;
  • Ausili legati a ipovedenti;
  • In alcuni casi si potrebbe intervenire attraverso intervento chirurgico volto a modificare la posizione dei muscoli che consentono di ridurre la problematica.
  • Ultimo rimedio ma deve essere valutato con attenzione è l’inoculazione di tossina botulinica per soggetti che hanno una forma di instabilità oculare piuttosto marcata.

Attacco ischemico transitorio