Nicturia cause

230

Quali possono essere le cause di nicturia? Potrebbe essere legata alla poliuria nelle 24 ore ( si parla in tal senso di diabete, polidipsia primitiva, patologie di natura psichiatrica). La poliuria notturna è essenzialmente un aumento nel volume dell’urina che si verifica durante le ore notturne e potrebbe essere legata a uno scompenso di natura cardiaco. Altre problematiche in tal senso potrebbero essere collegate a alterazioni in quella che risulta essere la funzionalità della vescica che potrebbero verificarsi nel caso in cui:

  • Si possano creare dei processi di natura ostruttiva;
  • Potrebbero verificarsi nel caso in cui ci sia una problematica come quella della vescica iperattiva;
  • Potrebbe verificarsi nel caso in cui siano presenti delle neuropatie;
  • Potrebbe verificarsi nel caso in cui siano presenti dei processi di natura infettiva;
  • Potrebbe verificarsi nel caso in cui siano presenti patologie quali la cistite interstiziale;
  • Potrebbe verificarsi nel caso in cui siano presenti delle neoplasie;
  • Potrebbe verificarsi nel caso in cui siano presenti delle malattie cardiopolmonari;
  • Potrebbe verificarsi nel caso in cui siano presenti malattie quali il Parkinson;
  • Potrebbe verificarsi nel caso in cui sia presente un abuso di sostanze di natura alcolica.

Definiamo la problematica

Si tratta di una problematica nella quale il soggetto avverte la necessità di urinare con una certa frequenza durante la fase notturna, al punto tale che il paziente si deve svegliare in maniera frequente durante la notte per urinare. Si tratta di una condizione rara o comune? La risposta corretta è che si tratta di una condizione comune, in maniera fequente è collegata alla poliuria e ha la tendenza ad aumentare con l’età.

Si tratta per prima cosa di un disturbo che in quanto tale viene definito multifattoriale ed è presente in numerosi condizioni. In molti casi il paziente accetta questa condizione e magari pur svegliandosi nel cuore della notte riesce a riprendere sonno. In altri casi potrebbe creare un disturbo piuttosto marcato nelle condizioni di vita del paziente, al punto tale da costringerlo a rivolgersi a un medico.

In alcune casistiche nelle quali il paziente soffre di questa problematica in realtà la funzione a livello di vescica e la stessa diuresi risultano essere del tutto normali, motivo per il quale basta variare quelle che sono le abitudini nell’assunzione di liquidi e in tal modo si può ovviare facilmente al disturbo.

In fase di accertamento da parte del paziente potrebbero essere riferiti disturbi legati alla fase del sonno che potrebbero essere legati a cause differenti, vediamo quali:

  • Disturbi di natura psichica;
  • Assunzione eccessiva di liquidi durante le ore notturne;
  • Problematiche come l’insufficienza cardiaca congestizia;
  • Una problematica come il prolasso ginecologico nelle donne.

Utilizzare un diario

In tal senso potrebbe essere utile consigliare il paziente nell’utilizzo di un diario che tenga conto del volume dei liquidi che vengono introdotti e le modalità stesse di assunzione dei liquidi. Qual’è lo scopo principale per il quale tenere un diario del genere? Serve per valutare le abitudini relative al paziente inerenti la fase di assunzione dei liquidi.

Serve a valutare quale sia la capacità di funzionamento della vescica che potrebbe essere del tutto ridotta nel caso in cui la problematica fosse legata a poliuria, per determinare anche se sia un fenomeno notturno o sia invece risulta essere presente nelle 24 ore. Visto e considerato che questa problematica potrebbe avere un impatto notevole sulla qualità della vita di una persona, da questo punto di vista è importante fare una diagnosi accurata che sia in grado di comprendere la causa e intervenire in maniera efficace.

Valutazioni da fare sul paziente

  • Per prima cosa parlare con il paziente per cercare di capire cosa lui consideri normale in termini di funzione della vescica;
  • Capire quali siano le abitudini del paziente riguardanti l’assunzione di liquidi e il consumo di alcol e bevande che contengono a loro volta della caffeina;
  • Cambiare le proprie abitudini cercando di evitare un’assunzione in quantità marcate di liquidi nelle ore precedenti al sonno;
  • Rieducare il paziente facendo in modo che avvenga lo svuotamento della vescica prima di dormire;
  • Se si devono assumere diuretici, consigliabile farlo nel tardo pomeriggio;
  • Si renderà necessario mettere in pratica misure che come tali stimolino il sonno;

 Diuretici

Quando parliamo di farmaci diuretici a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di farmaci che sono utilizzati per stimolare la secrezione di acqua ed elettroliti nella zona dei reni, cercando in tal modo di far aumentare la produzione di urina.

In quale modalità devono essere assunti? Si trovano in commercio con compresse o capsule che dovranno essere assunte per via orale o in alternativa tramite iniezioni. Si parla in ogni caso di farmaci che in quanto tali dovranno sempre essere utilizzati con relativa prescrizione medica e seguendo in tal senso indicazioni inerenti alla posologia e relativa alle modalità di assunzione. Non si possono assumere diuretici con il “fai da te”, altrimenti il rischio è quello di ridurre l’assorbimento del farmaco o rendere del tutto inutile il trattamento.

Possibili effetti collaterali

Quali sono i possibili effetti collaterali legati all’assunzione di diuretici? Parlando di effetti collaterali minori abbiamo:

  • Il paziente potrebbe soffrire di cefalea;
  • Il paziente potrebbe avere la vista offuscata;
  • Il paziente potrebbe avere la diarrea;
  • Il paziente potrebbe avere le vertigini;
  • Il paziente potrebbe avere l’ipotensione ortostatica.

Potrebbero esserci anche effetti collaterali in tal senso con un livello di gravità più marcato? La risposta è si, vediamo quali:

  • Il paziente potrebbe avere la nausea;
  • Il paziente potrebbe avere il vomito;
  • Il paziente potrebbe manifestare una certa debolezza;
  • Il paziente potrebbe manifestare una certa stanchezza;
  • Il paziente potrebbe avere il polso debole;
  • Il paziente potrebbe avere il polso irregolare;
  • Il paziente potrebbe avere una sete che è aumentata;
  • Il paziente potrebbe avere la bocca secca;
  • Il paziente potrebbe avere crampi di natura muscolare;
  • Il paziente potrebbe andare incontro ad alterazioni umorali;
  • Il paziente potrebbe avere uno stato di confusione mentale.

Quali sono i diuretici che come tali potrebbero essere prescritti al paziente? Vediamoli insieme:

  • L’Acetazolamide;
  • L’Acido etacrinico;
  • L’Amiloride;
  • Il Bumetanide;
  • Il Clortalidone;
  • Il Conivaptan;
  • L’Eplerenone;
  • Il Furosemide;
  • Il Mannitolo;
  • Il Metolazone;
  • Il Piretanide;
  • Il Probenecid;
  • Lo Spironolattone;
  • Il Tolvaptan;
  • Il Torsemide.

Considerazioni finali

Le cause della Nicturia vanno individuate tramite consulto medico, successivamente si potrà intervenire con una terapia adeguata volta ad attenuare la sintomatologia della quale soffre il paziente.

Vescica iperattiva

Articolo precedenteNictalopia
Articolo successivoNodo alla gola e ansia
Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.