Neurotecnologie : come cambiano la vita

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Se immaginiamo il futuro e pensiamo alle neurotecnologie, possiamo sicuramente affermare che negli anni futuri, ci saranno differenti tecnologie con la caratteristiche di non avere un livello invasivo che potranno portare un miglioramento in termini di salute mentale. Saranno quindi in grado di migliorare:

  • Un’area come quella della memoria.
  • Potranno migliorare la vita di persone che sono affette da patologie di natura cerebrale.

In realtà, riflettendo alla situazione attuale che stiamo vivendo è bene dire che siamo nell’epoca dell’intelligenza artificiale, sono infatti arrivate delle tecnologie a supporto del lavoro come Chat Gpt. Questo nel corso del tempo ha fatto in modo tale che il modo di approcciarsi al lavoro, la modalità con cui si facevano le cose, sia progressivamente cambiata. Possiamo citare in tal senso una realtà come quella di Neuralink, in grado di impiantare nel cervello di una persona un chip e ridargli delle funzionalità perdute. Oggi stiamo assistendo ad un autentico connubio di analisi computazionale, modellazione, intelligenza artificiale. Queste sono decisamente in grado di cambiare molte cose. Qual’ è lo scopo principale legato alle neurotecnologie? La risposta corretta è che sono in grado di migliorare la salute di una persona, esplorando anche le potenzialità legate al cervello di una persona.

Intelligenza artificiale

Il potersi avvalere dell’intelligenza artificiale insieme alla elettroencefalografia, potrebbe dare una decisa svolta nel riuscire ad avere delle diagnosi maggiormente precise e perfezionate. Per esempio l’Università di Monaco sta sviluppando un progetto chiamato Neurotech in base al quale si cerca di fornire una cura decisamente migliorativa nell’ambito della salute mentale.

Forme depressive giovanili e stimolazione profonda

Parlando di nuove tecnologie, sicuramente è bene citare quelle legate alla stimolazione cerebrale per giovani che hanno un’età compresa tra i 16 anni e i 24 anni. Si parla di problematiche in tal senso quali la depressione e comportamenti di natura suicidaria.

Parliamo di dispositivi cerebrali

Attualmente ci sono una serie di aziende quali Medtronic, Neurospace che stanno studiando e sviluppando delle tecnologie in grado di migliorare la qualità della vita di una persona. Tra i progetti attualmente in corso, c’è anche quello di poter creare dei dispositivi di natura cerebrale che possano avere un’azione preventiva nei riguardi eventuali attacchi di natura epilettica. Ci sono poi altre tipologie di tecnologie che hanno la capacità di monitorare in maniera costante la somministrazione di farmaci specifici.

Parliamo di realtà virtuale

La realtà virtuale per esempio si è rivelata utile nel trattare patologie legate a fobie, demenze, per bambini che soffrono di autismo. Negli anni successivi, verrà sviluppata una tecnologia molto utile nel riuscire a trattare il disturbo post traumatico da stress avvalendosi di realtà virtuale e stimolazione cerebrale.

Parliamo di videogiochi

Non bisogna dimenticare poi il settore dei videogiochi, pensando un attimo a quanti hanno utilizzato i cellulari per riuscire a stimolare la memoria e ad esercitarla. Si tratta sicuramente di risorse utili anche per persone anziane che consentono di facilitare una stimolazione cognitiva. In futuro si potrebbe avere una risorsa come l’allenamento cognitivo che consentirà di migliorare l’intelligenza definita fluida.

Stress e realtà multitasking

Se pensiamo un attimo al mondo che stiamo vivendo attualmente, sicuramente ci renderemo conto del fatto che stiamo vivendo una realtà che risulta essere sempre più multitasking e eccessivamente stimolante. Per questo motivo, nel mondo moderno risulta difficile mantenere l’attenzione per un determinato periodo. La concentrazione che abbiamo tende ad esaurirsi, le mente fugge e questa dinamica accresce il nostro livello di stress oltre che di scadente produttività.

Si parla in tal senso di dispositivi che si potranno indossare e avranno uno scopo specifico. Saranno progettati e pensati per migliorare il livello di attenzione espresso, stimolare la calma, oltre che a fornire un supporto in termini di autoregolazione emotiva.

Interfacce tra il computer e il cervello

Ci sono già delle interfacce che consentono di collegare il cervello ad un computer, in modo tale da tradurre i pensieri e riuscire a trasferirli su un dispositivo elettronico. Oggi le nuove tecnologie sono in grado di riuscire a rilevare l’attività di natura elettrica dei neuroni. In questo modo è possibile inoltrare ad un dispositivo specifico segnali che potranno fare un’azione precisa.

Si parla in tal senso di interfacce tra il cervello del paziente e un computer, queste potranno agire nell’ambito della riabilitazione di funzioni che sono state nel corso del tempo perdute o compromesse. Si parla di persone che hanno magari avuto un ictus o una lesione midollare.

Rischi e intelligenza artificiale

Sicuramente una rivoluzione in atto come quella dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie, non è sicuramente priva di rischi, in ogni caso è importante mettere in evidenza come spesso questi rischi, siano legati all’utilizzo che ne fa una persona, come sempre molto dipende dall’uomo e da come si approccia alle cose. Non si può certo negare che nel mondo di oggi siano già presenti delle neurotecnologie che sono integrate in contesti di natura terapeutica e medica.

Il futuro per certe dinamiche è chiaro, ci saranno delle tecnologie in grado di arrivare ad uno scopo specifico; quello di migliorare la qualità della vita in molti aspetti del nostro vivere. L’obiettivo più interessante e direi comune a molte persone è quello di poter utilizzare la tecnologia e quella che verrà in futuro, per cercare di arrivare all’obiettivo primario di migliorare la qualità della vita di una persona in ambiti differenti. Questo non vuol dire non aprire a livello etico una riflessione sui potenziali rischi che le nuove tecnologie possono arrecare.

Serve infatti delineare un quadro di regole che come tali siano in grado di limitare l’abuso di queste evoluzioni in ambito tecnologico in aspetti della vita umana dove non dovrebbero entrare. Tuttavia è importante conoscere a fondo lo strumento, fare in modo tale che una specifica tecnologia, non sia vista e percepita nel modo sbagliato e quindi non venga utilizzata.

Come sempre la differenza in questo senso la fa l’uomo, il modo in cui si approccia al mondo in cui si trova, come decide di utilizzare uno strumento nuovo e rivoluzionario. In questo senso l’intelligenza artificiale e non solo, nell’ambito medico è una tecnologia molto importante, viene utilizzata anche oggi per magari migliorare il processo diagnostico di alcune malattie.