Quando parliamo di morbo di Raynaud e dei sintomi a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una problematica che coinvolge delle arterie chiamate piccole arterie che si trovano nella zona delle dita delle mani o in quelle dei piedi. Cosa accade esattamente? Queste arterie subiscono un restringimento anomalo in conseguenza di un certo stimolo. Qual’è la condizione esatta? In presenza di un freddo molto intenso, avviene questo restringimento. Quali sono le conseguenze alle quali va incontro il soggetto che soffre di questa sindrome? Vediamole insieme:
- Il restringimento di queste piccole arterie provoca di fatto un cambio nel colore naturale della zona delle mani. Il colore potrebbe diventare pallido oppure di una tonalità bluastra.
- Un’altra conseguenza che il soggetto avvertirà è una diminuita sensibilità nella zona degli arti interessati al fenomeno, quindi dita delle mani e dita dei piedi
Qual’è il corretto iter di natura diagnostica al quale si dovrà sottoporre il paziente? In linea generale la diagnosi viene formulata sulla base della sintomatologia lamentata dal paziente. Quali possono essere delle accortezze che risultano utili ai fini della problematica che lamenta il paziente? Vediamole insieme:
- Potrebbe essere di una certa utilità limitare la propria esposizione al freddo
- Potrebbe essere di una certa utilità evitare di fumare
- In alcuni casi il paziente potrà sottoporsi a una terapia a base farmacologica
Parliamo di una forma univoca o ci sono differenti varianti? La risposta corretta è che si possono essenzialmente avere due tipologie differenti di sindrome; andiamo a vedere quali:
- Potrebbe trattarsi di una forma primaria, in tal senso si parla di una sindrome della quale non si conosce il motivo o che non sembra avere una motivazione specifica.
- Potrebbe trattarsi di una forma secondaria, in tal senso si parla di una sindrome della quale si conosce quale possa essere la causa che l’ha innescata.
In ogni caso la medicina moderna in entrambe le forme tende a utilizzare lo stesso nome.
Parliamo della forma primaria
Per prima cosa è bene dire che la forma primaria ha un livello di diffusione molto più marcato della forma secondaria, infatti si riscontra nella magggior parte dei casi. Qual’è la fascia di popolazione che ne viene colpita? In linea generale tende a manifestarsi in donne che hanno un’età che parte dai 15 anni e arriva fino ai 40 anni.
Quali sono le condizioni specifiche che la possono innescare? Vediamole insieme:
- La condizione per eccellenza che scatena una forma del genere è un freddo piuttosto intenso
- Un’altra condizione che in quanto tale scatenza una forma del genere è una persona che improvvisamente percepisce un’emozione molto intensa
Le condizioni appena viste innescano il classico fenomeno di restringimento anomalo delle piccole arterie.
Parliamo della forma secondaria
La forma secondaria da cosa può invece essere prodotta ? Vediamo insieme le varie motivazioni:
- La forma secondaria potrebbe essere la conseguenza di una patologia come l’aterosclerosi.
- La forma secondaria potrebbe essere la conseguenza di una patologia chiamata crioglobulinemia.
- La forma secondaria potrebbe essere la conseguenza della presenza di una lesione.
- La forma secondaria potrebbe essere la conseguenza di una sensibilità a specifici farmaci quali i beta-bloccanti, la clonidina.
- La forma secondaria potrebbe essere la conseguenza di una patologia chiamata artrite reumatoide.
- La forma secondaria potrebbe essere la conseguenza di una patologia chiamata sclerosi sistemica.
- La forma secondaria potrebbe essere la conseguenza di una problematica legata al corretto funzionamento della tiroide, definita anche ipotiroidismo.
Ci sono altre motivazioni in base alle quali potrebbe manifestarsi una sindrome del genere? Si, nel caso in cui il paziente utilizzi magari dei farmaci che hanno come effetto colletarale quello di causare il restringimento di queste piccole arterie. Si tratta di una sindrome che si manifesta da sola o può accompagnarsi ad altri tipi di patologie? La risposta corretta è che il paziente che ne è affetto, potrebbe avere ulteriori patologie quali:
- Il paziente potrebbe soffrire di una forma di emicrania.
- Il paziente potrebbe soffrire di una patologia chiamata angina variante. In questo caso la sindrome dolorosa che interessa la zona del torace, tende a manifestarsi quando il paziente è in completo riposo.
- Il paziente potrebbe soffrire di una patologia chiamata ipertensione polmonare.
Parliamo di sintomi
Quali possono essere i sintomi ai quali va incontro il soggetto che soffre di questa sindrome? Per prima cosa un freddo piuttosto intenso causa il fenomeno di restringimento delle piccole arterie presenti nelle dita delle mani e dei piedi. La colorazione di queste zone del corpo tende a cambiare assumendo una sfumatura bluastra.
Il paziente quando manifesta questa sindrome tende a provare dolore? No, tuttavia ci sono altri sintomi che percepisce tra questi abbiamo:
- Nelle zone interessate il livello di sensibilità tende a ridursi.
- Nelle zone interessate il paziente potrebbe andare incontro a una sensazione di intorpidimento.
- Nella zone interessate il paziente potrebbe andare incontro a una sensazione di bruciore.
- Nelle zone interessate il paziente potrebbe andare incontro a una sensazione come quella di una puntura.
Ci sono delle piccole astuzie che in quanto tali consentono di ridurre il fastidio nelle zone interessate? Si, mettere le mani vicino a fonti di calore consente di recuperare la sensibilità e di ristabilire il colorito presente in precedenza.
Processo diagnostico
Il processo di diagnosi di questa sindrome, nella maggior parte dei casi prevede semplicemente una valutazione attenta dei sintomi da parte del medico. In tal senso non si eseguono esami ulteriori se non in alcuni casi quali:
- Il medico ha il sospetto fondato che potrebbe essersi creato un processo ostruttivo a livello di arterie.
- In questo caso si ricorrerà all’eco-Doppler. In quali momenti specifici viene eseguito l’esame? Verrà effettuato prima che il paziente si esponga a un freddo molto intenso e successivamente dopo essersi esposto. Ci sono altre tipologie di esami che potrebbero essere prescritte in tal senso? Si, il medico potrebbe anche decidere di sottoporre il paziente a esami del sangue.
Approccio terapeutico
Quali sono gli approcci di natura terapeutica che possono aiutare il paziente a ridurre i sintomi del morbo di Raynaud? Per prima cosa è bene cercare di evitare o ridurre le occasioni nelli il paziente potrebbe essere esposto a stimoli quali:
- Cercare di ridurre al minimo le occasioni nelle quali il paziente potrebbe essere esposto a un freddo molto intenso. Se si tratta di una reazione legata a un fattore di emotività, si potranno utilizzare dei farmaci calmanti. Un’abitudine che il soggetto dovrà cercare di abbandonare nel minor tempo possibile è quella di fumare. Infatti in questo caso è bene sapere che tra gli effetti della nicotina c’è anche quello di portare a un restringimento dei vasi sanguigni.
- Se si tratta della forma primaria, il paziente potrà essere curato con farmaci quali la nifepidina o l’amlopidina.
Quale altre procedure ci sono a disposizione del paziente? Si potrebbe intervenire con la simpatectomia che consiste nell’inibizione temporanea di una serie di nervi simpatici tramite iniezione di lidocaina. In caso di disturbo molto accentuato, si potrebbe intervenire con la chirurgia e l’eradicazione di alcuni di questi nervi.